Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

., - 337 - nient, di isola, o di porto: sotto una forma qualunque. Ormai, esclusa la costa europea, tolta di n1ezzo Creta, occupata la Libia dal!: Italia, tutte le aspirazioni della Gern1ania 1nirano all'Asia Minore, e soprattuto all'Anatolia e alla Piccola Armenia, dove essa ha creato una rete d'interessi tedeschi che nè la_ Russia nè l'Inghilterra potranno i;nai spezzare. Centri d' espansione german 1ca in Asia Minore sono Alessandretta e Mersina. La potenza tedesca in Oriente si è formata in concorrenza con l' Inghilterra e con la Russia, 1na specialmente a danno della Francia. Malgrado i molti n1ili ardi che la :Francia ha ini- . piegati in Tur,,:',· ;.-. vace benchè ineguale e diRorganizzab concorrenza italiana; ha snbìto negli ultirni dieci anni una grave scossa, cui contribuì, oltre a tutto il resto, anc11e la politica. anticlericale dei Gabinètti che si succedettero a Parigi da CcH11 bes in poi. Come se questo non bastas.sJ, la Francia si trova oggi, in Asia ì\li• nore, pressochè isolata: cioè non può contare sull'aiuto volonteroso e sulln solidarietà incondizionata di nessuno. chia. che costituiscono più della 1netà del,- 1' intero credito europeo 1 n; Oriente, essa si trova politicamente, in Asia Minore, in condizioni di infe- ~ riorità di fronte a con1petitori vecchi e nuovi. E si spiega. I tre o quattro 1nil i ardi francesi rappresentano Chiesa armena di Aintab. (.-~uatolin). La diplomazia francese, con quella relatiYn continuità d' indirizzo che · le consente l'avvicendarsi dei partiti al Governo ài Parigi, ha naturalmente ce1·- cato di attentrnrc i pericoli deri • vanti da un simile stato di cose. Ila tentn to innanzi tutto di ottenere dalle altre potenze il riconoscimento esplicito dei suoi diritti in Asia Minore. I risultati di queste dl1narches non sono stati troppo favorevoli. se se ne escludono le dichiarazioni fatte l'anno passato da un ministro inglese il quale ha afferin 1nnssirna parte denaro liquido e non opere; una ricchezza che si è dispersa con non1e turco e non una ricchezza che si è trasformata in i1nprese industriali e co1nn1erciali, accu1nulandosi con nome francese. Soltanto sopra la n1età occidentale della Siria, e specialissimamente sulla piccola regione siriaca del Libano, per la quale la :Fran'3ia -0t-tenne dal Sultano un regin1e di favore, la nostra a1nica Repubblica può vantare interessi e diritti notevoli. Ma tali diritti sono più che altro di natura platonica: pri1na di tutto storici; in secondo luogo, politici; e infine, ma non in misura corrispondente, economici e con11nerciali. In realtà il traffico francese in Levante, di fronte alla tenace concorrenza tedesca e inglese, e alla viibl1otecaGino Bianco n1ato che l'Inghilterra non ha nè di- ~egni d'intervento nè aspirazioni politiche sulla Siria occidentale, e pi ìt speciahnente sul Libano. Se non che il diRinteressamento inglese da questo lato, in1plica il disinteressa1nento francese dall'altro: cioè la rinuncia da parte della Francia a qualunque iniziativa o rivendicazione in Palesti1in. su cui pure la Francia poteva vantnre diritti storici. Soltanto in questi ulti1ni mesi il Governo della Repubblica 1:nintensificato con qualche for.tuna In, propria politica asiatica, mediante i nÌ•· ziative di vario genere, fra cui l' espli-- cita dichil3,razione di -voler conservare. l' ap.tico pr~vilegio di protettrice dei cristiani d'Oriente. Ma più che altro la Francia ha rafforzata la propria po-

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