- 305 IL BUCINTORO DI VENEZIA. (~1odello in legno). (Fotogr. Naya). il capitano Bartolomeo Crescenzio, romano, e il capitano Pantéro Pantéra comasco, ma al servigio dei Pontefici: essi sono gli autori dei due libri La nautica mediterran,ea e L'armata navale. · Marinaveneziana. I b~rbari del V secolo desolando l' Insubria e Attila specialmente che incendiò Aquileia, ne forzarono gli abitatori. a rifugiarsi nel fondo dell'Adriatico oYe alcune isole deserte cospargevano la lagun:1. Il luogo era cosl povero che non suscitò cupidigie; e i tapini che vi dimorarono, si elessero forma repubblic:1na di municipiQ. La necessità li costrinse a trafficare sui fossi della Pa<iusa (oggi Polesine), sul Po e sul mare propinquo. Il commercio del sale coll'entroterra, da cui traevano in. cambio pietra e legname, fruttò ai Veneti lagunari la prima elementare ricchezza. Chiunque comprende il significato della locuzione possanza ma1'ittima consideri attentamente i loro progressi sino a che si mantennero navigatori. Si seppero avYantaggiare cautamente della debolezza dei popoli dell'Adriatico orientale immiseriti da quasi continue scorrerie di bande slave ancor barbare; si avvantaggiarono eziandio dell' interramento di Ravenna, di Rimini, di Siponto, di Otranto e di Brindisi. Unica rivale pericolosa per Venezia fanciulla, Ancona. Ma essa la percosse giovandosi di alleanze: prima ,eoll' Impero greco, poi col germanico (1174) e poi con Pisa (1183). 1 :,i 1 · Dell'amicizia pisana. si giovò nel 1253 anche ' 1 ,~i''. 1 • contro i genovesi. Ma qui già siamo giunti ~•ii!<l 1l! al pei-iodo della gioventù di Venezia. Qualche • 1 i,~:rt parola. adesso intorno alla sua infanzia la \~1,1 quale trascors<=' dan· anno de-Ila fondazion·e ~ 1\,i: che fu il 452 al 697 in cui \l popolo si arrogò \pl diritto di adunarsi in Parlamentu/}/. L' adole- . 118 j1· .~cenza s,i dichiara nell'anno 809 in cui il Doge 1 '!~\P~,1,0 Angiqlo Partecipazio incendia molte navi,del• ,1 11,.ti J'armat~ di Pipiço re.d'Ital,ia. Ven~~~anp,è ~-\~ 1 ,i· il _y0c11,_b0lo,Arzanà 1 degenerazione di arx nac~il tv•i' valis latino, il che prova che Venezia sino :i,rf,· I ..., ,...., '-"' J,,. -•'--""''.....,..,._,. dal 1104, in cui edificò l'arsenale, seguì al. pari di Roma la tradizione impe:r-iale. Nel 1177 Venezia già si s&nte così guerriera che, auspice Papa Alessandro III, si -disposa col mare; e la cerimonia. consiste nell'anello di oro che il Doge dal!' alto del Bucintoro lancia. nei flutti ogni anno il giorno dell'Ascensione. Non tacerò che Yenezia si offre mediatriee della pace tra Federico Barbarossa ed i Comuni insubri stretti dal patto di Pontida. Ma quasi un secolo innanzi erasi rivel~ta la possanza politica della Repubblica, possanza fondata sul razionale sviluppo navale. Scopplata la prima guerra crociata (1096), Venezia aveva armato 200 navi, non già per parteciparvi, ma piuttosto per proteggereeventualmente l'imperatore Alessio Comnt'ilO cqntro gli arroganti suoi alleati c;i.valieri accorsi dall'occideute. D.ue anni dopo, Veneziani e Pisani venivano a bar.taglia dent:·o il porto di Rodi colla peggio di questi ultimi. Volle fortuna che fra Genova e Pisa germogliasse allora un odio inestinguibile il q 11ale diede agio ai'Veneziani di acquistare influenza in Levante e farsi cedere dagl' imperatori di Costantinopoli parecchi monopoli commerciali ed indu::;triali i quali recarono pro,;perità siffatta al Comune che esso fonda nel 1171 la prim,t banca di Stato e nel 1288 cnni~ il famoso zecchino. L'esercizio spietato di codesti privilegi, rendendo i Veneziani odiosi ai. Greci, tl'Oncò una amicizia durata intorno a. 400 anni; condusse alla cacciata dei Veneziani da Costantinopoli a furor di popç>lo nel 1172, ed alla guerra che a Venezia riuscì favorevole. Tutti casi che contribuirono a che 111'1 1201 il Comune di Venezia ascoltassd una. proposta di baroni fiamminghi, francesi e lombardi, c.:he meditavano la- oonquist,i,d1::l· l'Egi:tto .. Contro 95 mila marchi di al'geuto §ìtipu,larono che Venezia trasportasse oltrewàr.e 4500 cavalieri e 20,000 fanti e allestissù navi e racèogliesse. vettovaglie in nove. mesi. Lo spazio mi vieta 11arr1:tre partieolann.e.lte come ·n senno di Venezia mutasse i pt·0posi'ti d.ei baroni. Col costoro aiuto oonq ui.-;tò Zara di cui il re d'Ungheria si era impadro- • 20
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