Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

.- 272 - turpe Fouché governa la 11'rancia, mentre il ·suo benefatto1 e, pitllido, convulso, si affaccia al martirio. Fouché, il YHissimo servo dei giorni fa. stosi delr impero: il sott.ilJ ea1un11iatore che rode n•·l trono imperiale t•o111e il verme; la si,ia astuti..;sima, C'he ~i p1epa.r::i, nlla grnt:tnd•ne del Borbone, governa la Francia, Egli surrirte ag·li alleati, mentre il Grande si avvia ali' ultima tappa! Il generale conte Gcrarcl. (Litografia,, 1846). Tutto era perduto, dunque? Forse no; e se al gt'nio di Na.poleone fosse stato concesso, d 1i politica-;tri delle due Camere, di riunire le furze spar-::e, avrebbe potnto impedire, e forse infliggere, una grave sconfitta ag'i alleati. Ma politi<'a:,tri, avversari e traditori erano legali a doppio filo pel' fa,r c-1dere - e per sempre - e0lni che feee, per quindici anni, la Fr,rncia arbitra d'Europa. Napoleone $Ostò a G,rnrnpµe, attrav€'rsò Pbilippeville ed eutrò il 20 a Lao11, ove in• giunse a Soult di fiss·tre il Qmtrtier Generale, e riunil'vi quante truppe are,se··o passata la Sambra. Fu quest.t c!e!ermin.tzione il fatale ri mltat0 di nn Consiglio di guerr<1., tenuto appunto a Laon. Come ~empre Napoleone, adereudo ai suggerimenti de' suoi generali, conseg-uiva le più gravi sventure. L:t sera del 21 egli Pra a Parigi. Errore, che pagò cou la se<.:unda. abdicazione. Le trnppe aduna~e sotto J:lnr1gf ,·n 1·<'n\tnr10 gli so,0·10 uomini; ai quali, a buon d1·,tro, si doyeyano aggiun~ere i 34,000 solria'·i di Gro11chy. Il che f11ru1aYa un tohtle di 120,000 vnlictissimi soldati, con circa mezzo migìiaio di Cl11lllOJli. Ln. pi:-1zza era stnta posta in magnifico ordine di dife$a, con n noYe opr.re e con Of'P H'- tuni r'a tamenti cl( lle veed1ie. Le provridenze, sia nlle mura di Parigi, sia lung > la Seuna, g.aran•ivano di una o;tinata e, forse, fortu11ata difesa; rna il tiadimento so,·vertl, qu:1ndo .1.101d1istru:;se, l' efficacia de:le previdc~nze stesse. Con tnnta sottigliezza e s~nd:o er:1no s'ate lct,vo1·ate le rlue Camere, che allo1·qua11do r Imperatore rientrò in Parigi, gi~ ::;erpeggiava la rib€'1lione al suo guverno. Il 22. i sol.ti non desiderati consiglieri gli suggerh":•no di nuovamente abdicare. Egli si ritirò alla Malmaison. oye 1:imnse. sino al 2~, nella fragilè spe1:anza che le <3a-: mere rito1 nassero sni loro deLùerati, e lo rnette~set·11. nlme110, alla te-;ta degli eserciti. Ma gli aVYersari ·s,rni rontinuanrno più che mai nella loro satanica operfl. Bliicher aveva al:nngate le unghie a p(?cbe miglia dalla Malnrni::-on. Il f,roc<➔ prussiano, so~pinto ali' inseguim€'nto di Na,poleoue anvlle dà odio persona'e, aveva varc,lta _la S2n 1rn presso Sèn·es, seuza attendere rinforzi da {li alleati. Il passo era dei più. perieolosi, e Napoleone se 11eaccorse subito; ed nl generale Becker di:;;se, concitatamente: Ot·enetemi il , omando dell' e-~e1Acito. perchè io (l:s11·u.1.nail uem-ico; pose a p1·os ,q11frò V(f.l'SO l'esilio. Becker er,t stato me.3sO al fianco di Napoleone, dal giorno della abdieazione. Ciò malgrado. e ;se11do troppo evidente il -buon calcolo dell' ex-:imp<:>rature, ~i reeò a Parigi a comunica.re la co a alla giunta di governo, nella p0rso1:a del losco Fouché. Questi rispose: Si btt..Za ai noi? l'rla a q11est' orri egli è già pa1·tito ! Cnr11ot, che divinava il progetto di Nnpoleoue, proponeva, in,·e e, cii ridargli la direzione del!' e~e·•cito; ma Fouché, che per le OL'_cnltesue viste teo-1eva il ritorno di Napoleone, rin'"CÌ a far decid,ere i suoi col!eg-hi Qu:nette, Grenier, Vkenift·.e .Carnot secondo il suo modo di vejére. Tale rifiuto ac ·asciò -~iroleone, e gli tolse ogni speranza di s:tLvar~ la Francia dall' insulto straniero. Egli si avviò, pro;;;tra-to, all'esilio. L' 111·ghilt21Ta pot-é i[\-ghio. t rne il C)rfo, OLI() 1=>1~R A1-rro~1:0BILI --- ~- ------- e~ , r-.,.. -- ... ~~-~ ( ./ I ' .' -·-- . ~'?--... ., - ~ -- . I.I!}· ~ Soc. An. ERNESTO REINACH · MILANO. BibliotecaGino Bianco

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