I. Le tre figlie della cont~ssa Sparayieri erano convenute insien:ie a passare qualche giorno nell'l villa materna prima di partire per Roma. Era un ottobre grigio, umido e giallo, pieno di pioggia e di vento, e nella vastissima sala a pianterreno del . vecchio palazzotto sperduto fra le praterie si accendeva già il fu9co· e si chiaccherava intorno ai ceppi. C, era una visita: in anticamera si vedeva un cappello· a tre punte col cordone violetto. - Dunque, se ne vanno proprio ·tutte e_tre? ... Lasciano il Friuli? - chiese Monsignore. accostando alle labbra un bicchierino di Cipro. - Se ne vanno davvero? . -· Mi abbandonano - sorrise la vecchia contessa Sparavieri dal fondo della sua poltrona, e g_uardò le figliole sedute accanto a lei intorno al éaminetto. - E lei non si lagna? non protesta? - Non può protestare! - esclamò ridendo la vedova marchesa Ottavia, la maggiore delle figlie. - Del resto mammà lo farebbe .... e come!. .. Ma abbiamo tutte dei troppo buoni motivi .... Non è vero, mammà? BibliotecaGino Bianco
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