Alfabeta - anno X - n. 105 - febbraio 1988

Il pendolo Con Il canto del pendolo la casa editrice Adelphi ha completato la traduzione del volume di saggi di Iosif Brodskij, Less Than One (Farrar, Strauss & Giroux, New York, 1986). L'altro volume, Fuga da Bisanzio era uscito nel 1986. Sono tutti scritti in inglese (e il traduttore è l'ottimo Gilberto Forti) salvo Nota in calce a una poesia, tradotto da Serena Vitale dal russo. II problema del bilinguismo di Brodskij dopo l'esilio (vive fuori dalla Russia dal 1972) è già stato parzialmente affrontato. Il canto del pendolo ci permette di approfondirlo soprattutto leggendo un saggio magistrale, Su 1° settembre 1939, di W.H. Auden, lezioni tenute alla Columbia University, nel 1984, nell'ambito di un corso sulla poesia lirica moderna. Questa analisi minuziosa (sono 108 pagine nell'edizione italiana) è essenziale per capire fino in fondo il «genio» linguistico di Brodskij, il suo movimento «da pendolo» tra russo e inglese-americano (nel caso di Auden tra inglese e americano). Se torniamo un attimo a Fuga da Bisanzio, possiamo leggere, Pier Aldo Rovatti 1. Martin Heidegger Segnavia A cura di Franco Volpi Milano, Adelphi, 1987 pp. 522, lire 60.000 2. Vladimir Jankélévitch Cfr evidenziatore nel saggio Per compiacere un'ombra, questa confessione sull'inglese: «... nell'estate del 1977, quando vivevo in America già da cinque anni, entrai in una piccola bottega di Sixth Avenue a New York, mi comprai una Lettera 22 portatile e mi accinsi a scrivere in inglese (saggi, traduzioni, ogni tanto una poesia) per un motivo che aveva ben poco a che fare con quelli che ho elencato. II mio unico intento era, allora come adesso, di ritrovarmi più vicino all'uomo che consideravo la più grande mente del ventesimo secolo: Wystan Hugh Auden». Ecco, dalla lingua alla mente, seguendo il formarsi di un pensiero: i saggi di Brodskij sono quasi tutti sulla letteratura ma è una «letteratura» che fonda il mondo. Un passaggio vertiginoso ma praticabile, come Brodskij ci dimostra. Qualcuno si è chiesto, dopo aver letto i saggi di Brodskij, se sia più persuasivo come poeta o come saggista. È una curiosità legittima, dato il livello di questi scritti, il loro raggio d'azione a tutto campo in territorio di scoperta; ma è anche un tipico «falso problema», almeno per chi sa quanto prosa e Aldo Colonetti Le mostre 1. Pino Pascali, poesia siano complementari (basti pensare al nostro Leopardi ma anche a Manzoni, per fare solo due illustrissimi esempi). ... Antonio Porta Lessico della politica La cultura politica moderna si fonda in larga misura su coppie oppositive di termini (pubblico/privato, società politica/società civile, stato/individuo) e sulla interpretazione delle «leggi» di sviluppo della società a partire dalla funzione privilegiata attribuita, di volta in volta, ad un determinato sistema (economico, giuridico, politico). Nell'introdurre il Lessico della politica da lui curato (Edizioni Lavoro, Roma, 1987) Giuseppe Zaccaria si interroga sulla possibilità - ora che la società complessa sembra aver irreversibilmente logorato questi approcci - di procedere a una più rigorosa e approfondita determinazione del linguaggio politico. Scopo dell'impresa è quello di offrire alla sinistra gli strumenti per restituire pregnanza ad alcune delle sue idee-forza: democrazia, progresso, partecipazione, libertà, uguaglianza ... Ma in questa ampia e impegnativa (68 voci, quasi 700 pagine) opera di consultazione convergono punti di vista politici, disciplinari e di scuola differenti, con un risultato che si muove nel senso di una maggiore complessificazione più che verso una più precisa delimitazione di campi semantici. Paradossalmente, questa caratteristica, che contraddice un eccessivo «ottimismo» progettuale, costituisce forse il maggior pregio del libro: l'impossibilità di consolidare linee di tendenza univoche conferma, se mai ve ne fosse stato bisogno, l'urgenza di un pensiero di sinistra capace di convivere col pluralismo dei paradigmi. Fra le voci che mi sono parse destabilizzanti nei confronti di consolidati luoghi comuni segnalo: Lavoro (Salvatore Natoli mette in luce come la valorizzazione simbolica del termine - che affonda le radici nel cristianesimo ben prima che nel marxismo - debba fare i conti con una radicale secolarizzazione nella nostra epoca «neopagana»); Proprietà (Niklas Luhmann delinea la crisi della centralità della categoria nella società complessa e funzionalmente diffe- -renziata, in cui l'unità del sistema sociale si sottrae tanto al controllo che all'osservazione); Progresso (Agostino Carino parla della valenza violenta di un mito che, sopravissuto alla propria autodissoIuzione critica, si prolunga come «destino dell'Occidente»; Destra/sinistra (F. Ferraresi e A.E. Galeotti sottolineano le ascendenze archetipico-simboliche prima che storico-politiche di questa coppia oppositiva). Fra le altre voci (non tutte dello stesso livello, e a volte un po' arbitrarie nella scelta di nuove tematizzazioni) segnalo l'interesse di Consenso/dissenso (F.M. De Santis), Contratto sociale (G. Zaccaria), Decisione (A. Catania), Democrazia (N. Bobbio), Pace/guerra (U. Curi, A. Stragà), Rappresentanza (G. Duso), Sacrificio (S. Natoli), Sovranità (G. Marramao). Carlo Formenli La materialità del libro Il libro, come oggetto fisico, è sempre un testo e una scrittura che Alessandro Dal Lago 1. J. Brodskij Gilio Dorfles Fuga da Bisanzio 1. Musiche di Donatoni Concerto di Musica retrospettiva dal 1965 al 1968 A cura di Fabrizio D'Amico Milano, Adelphi, 1987 pp. 243, lire 20.000 nel nostro tempo Mrlano, 1987 e Simonetta Lux Milano, Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC) 2. V. Nabokov 2. Artaud «Magazzini» Il non-so-che e il quasi-nulla trad. di Carlo Alberto Bonadies Genova, Marietti, 1987 2. Tano Festa, antologica A cura di Achille Bonito Oliva Roma, Stabilimenti Comunali ex Peroni Lezioni di letteratura russa Milano, Garzanti, 1987 pp. 364, lire 28.000 CRT, Teatro dell'Arte autunno-inverno 1987 pp. 336, lire 47.000 3. Gilles Deleuze, Félix Guattari Mille piani A cura di Giorgio Passerone Roma, Enciclopedia Italiana, 1987 4. Hannah Arendt, La vita della mente A cura di Alessandro Dal Lago Bologna, II Mulino, 1987 pp. 618, lire 50.000 5. Emmanuel Lévinas li Tempo e l'Altro A cura di Francesco Paolo Ciglia Genova, II Melangolo, 1987 pp. 66, lire 12.000 6. Remo Bodei Scomposizioni Forme dell'individuo moderno Torino, Einaudi, 1987 pp. 270, lire 28.000 3. Astrazione povera Gianni Asdrubali, Antonio Capaccio, Annibel-Cunoldi, Mimmo Grillo, Bruno Querci, Lucia Romualdi, Mariano Rossanu, Rocco Salvia A cura di Filiberto Menna e Fulvio Abbate Milano, Studio Marconi 4. L'aventure, Le Corbusier Disegni originali, foto d'epoca, dipinti, sculture Parigi, Centre Pompidou. 5. Manner & Morais, Hogart and British Painting 1700/1760 Londra, Tate Gallery. 6. Mario Botta: Teatro a Chambery-Le-Bas Disegni, plastici, fotografie del1 'ultima opera dell'architetto svizzero, Milano, Centro Domus 3. S.T. Coleridge La ballata del vecchio marinaio e altre poesie Milano, Mondadori, 1987 pp. 159, lire 7.000 4. V. Nabokov L'incantatore Parma, Guanda, 1987 pp. 106, lire 15.000 5. li canto della perla (Acta Thomae 108-113) A cura di C. Angelino Genova, II Melangolo, 1987 pp. 55, lire 10.000 3. Aldo Busi La delfina bizantina Milano, Mondadori, 1986 pp. 399, lire 22.000 4. Paul Virilio L'orizzonte negativo Genova, Costa e Nolan, 1987 pp. 186, lire 25.000 5. Ezio Manzini La materia dell'invenzione Milano, Arcadia, 1987 pp. 245, s.i.p.

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