Alfabeta - anno IX - n. 102 - novembre 1987

., pagina XIV alfa bis. 1 Alfabeta 102 Traduzione inedita L'inconscioe lo scriba Moustapha Safouan . S iede immobile, a gambe incrociate, il calamo in mano e un foglio di papiro spiegato sulle ginoccliia (pensiamo soprattutto allo scriba del museo del Cairo): è interamente concentrato sul foglio. Il ritmo della scultura segue dei contorni che, scendendo da ciascun lato, convergono verso la superficie del papiro per poi risalire verso il punto di partenza, rafforzando l'impressione di concentrazione. L'espressione del viso dà senso alla concentrazione e all'immobilità: lo scriba attende. Che cosa? Il momento della dettatura. Il momento e non l'ordine della dettatura. Nella rappresentazione non c'è alcuna traccia di intersoggettività ed è appunto questo che conferisce uno straordinario impatto. Lo scriba è solo. È solo davanti a una scienza lontana; lontana come il senso imprendibile del suo sguardo, eppure già lì, sulla superficie bianca del papiro. Il calamo, al momento voluto, lascerà apparire questo sapere. stesso tempo è chiaro che lo scriba non è soltanto l'uomo trucco per ritrovare la «parola ampia, lirica delle grandi frasi. [... ] Dovevo ritrovare la parola ampia: allora l'ho fatto ricorrendo alla parola tagliata» (Alberto Folin, Da Leopardi all'eresia, p. 164). Jabès aggiunge che il primo taglio che ha operato è stato sulla parola commentaire scomposta in comment-taire, come tacere. La scomposizione della parola rivela tutto il problema del commento del testo che è quello di «sapere come si può tacere di fronte al testo lasciandolo parlare da solo: come si può parlare di un testo senza violarlo; dunque come parlare senza parlare» (Ibidem). Jabès parla del testo letterario, ma si potrebbe dire altrettanto del testo freudiano - quanti sono in grado di farlo parlare senza violarlo? Quanto è stato fatto tacere? - e del testo del sogno che Freud sa lasciar parlare. I I sogno è una scrittura. Una scrittura, direi, proprio nel senso indicato da Jabès quando il suo intervistatore (op. cit.) lo sollecita a precisare perché la distingua dallo scritto. La scrittura, risponde Jabès, apre continuamente la chiusura dello «scritto». Allo stesso modo la scrittura del sogno apre la chiusura dell'interpretazione. L'interpretazione del sogno sta al suo testo come, nella distinzione di Jabès, lo scritto sta alla scrittura. Un sogno non si finisce mai d'interpretarlo. Non a casò !'analilligliclli dàvisita Al servizio si accedt per abbonamtnto annuale. Da un minimo di 6 inserzioni a un massimo di 33 inserzioni. I moduli disponibili sono: semplice cm. 5,/XJ,4 Lire 30.()()(J doppio cm. 5,Ix3 Lire 50.000. Per informa~ zioni più dtttagliate scrivere o telefonare a: Cooperativa Intrapresa, via Caposile 2, 20137 Milano. Telefoni (02) 5451254 - 5451692. Ufficio Pubblicità, servizio Biglietti da 'Visita. Riviste mini la pià piccola rivista del mondo a cura di Franco Beltrametti scorribanda productions pobox 3 - 6826 Riva s.v. - Svizzera Paroln. 3 dirtttore N. Menetti Su il vtnante agon(ist)ico dtlla critica: Bloom, Pozzati, Raimondi, Tagliaferri e altri su B. Pinto: Calabrese, C.erritelli, Vicinelli, Vetri (poesia),Mizzau (microracconti) e altri, L. 12.000 + sp. pos. - C.P. 223. BO Il sogno è un dettato: una scrittura che viene da altrove. Freud, riprendendo l'espressione di Fechner, la chiama «Altra scena». Essa non proviene da chi, risvegliandosi, si ritrova in compagnia di tutto l'universo delle significazioni «ripetibili», né di un altro cui potrebbe rapportarsi come schiavo o come padrone. L'Altro viene oggettivato sotto la forma del divino e ci si applica a «leggerne» il messaggio come un presagio. Quest'oggettivazione è però errata. L'Altro si sottrae tanto alla differenza quanto alla rassomiglianza. Non c'è modo di concepirlo in maniera diversa da Freud: come un luogo, diverso da quello in cui si svolge la vita dello scriba, fatta di relazioni con i propri simili. Nello ingaggiato nelle relazioni con i suoi simili che, va sottolineato, avvengono tramite la parola. Allora, come definirlo? La cosa più semplice è definirlo proprio attraverso il suo rapporto con l'Altro. Siccome il rapporto con l'Altro consiste in un dettato, in una parola che lo scriba riferisce come parola del!'Altro in lui, è necessario che il rapporto con l'Altro sia un rapporto di Linguaggio: Freud specifica che questo rapporto si svolge secondo un regime di «processi primari». si «esemplare» con cui si apre la Traumdeutung, quella del sogno detto «di Irma», è accompagnata da una nota: «[... ] Ogni sogno ha perlomeno un punto in cui esso è insondabile, quasi un ombelico attraverso il quale esso è congiunto all'ignoto» (Freud, Opere, voi. III, p. 111, nota). L'affermazione di Jabès applicata alla scoperta freudiana, appare straordinariamente utile a definire il testo onirico come scrittura. Una scrittura aperta, multiforme: come definirla? A cosa paragonarla ? Chi la produce? Da dove viene? Il sogno, ci dice Freud, è il soggetto di questa scrittura che viene da un altro luogo, un'altra logica, un altro tempo. Il sogno ha dei pensieri che si esprimono per immagini: «Il sogno dunque pensa prevalentemente, ma non esclusivamente, per immagini visive. Si serve anche di immagini uditive e, in misura minore, di impressioni degli altri sensi. Esattamente come nello stato vigile, molte cose vengono semplicemente pensate o rappresentate (quindi probabilmente espresse con residui di rappresentazioni verbali). Caratteristici del sogno tuttavia sono solo gli elementi del contenuto che si comportano come immagini, vale a dire che somigliano più alle percezioni che alle rappresentazioni mnestiche» (ibidem, p. 55). Per similitudine è accostato ad altre forme di scrittura per immagine: al rebus, prima di tutto, defiIl piccolo Hans diretto da Sergio Finzi Verso una definizione di ''nevrosi di guerra" Sul trauma: Sergio Finzi. Sul gioco: Sigmund Pfeifer. E saggi di F. Ferro, M. Ranchetti, M. Spinella, G. Gramigna, F. Rella Anno XIV, N° 55, pp. 240, L. 10.000 Electronk: massmedia AGE mtnsile per il media people dtlle agenzie e dtgli utenti di pubblicità. Systems editoriale, V.le Famagosta, 75 - 20142Milano aut aut 217-218 Gennaio-Aprile 1987 Margini dell'Ermeneutica Vattimo - Ermtneutica comt koiné Gadamtr - Sul circolo ermtneutico Habtrmas - Urbanizzazione della provincia hejdeggeriana Gadamtr - Ttsto e interpretazione Ricoeur - «Logica ermtntutica»? Rorty - Di là dal realismo e anti-realismo Fish - Anti-proftssionismo Geertz - «Thick dtscription» Derrida - Firma evento contesto Starle - Reiterando le differenze Vattimo - Ermtneutica e socittà dtl/a comunicaziont Dal Lago - Ermeneutica e scitnze umane Ferraris - Ermtntutica e epistemologia a cura di Maurizio Ferraris Quindidnalt S:::::-- conuuticazione pubblicilaria/Agtnzit/Utenti/Mezzi. Abbonamento annuo L. 55.000 Pola Edllrb. nito «indovinello a figure», alla scrittura geroglifica egiziana e agli ideogrammi cinesi. Il secondo paragone deve sembrare a Freud il più pertinente perché vi tornerà successivamente: nel 1909 analizzando il «sogno d'infanzia di Leonardo da Vinci», nel 1910nell'articolo li significato opposto delle parole primitive; nel 1916, infine, Tango, particolare nelle conferenze di introduzione alla psicoanalisi, aggiungerà il paragone con gli ideogrammi cinesi. I tre paragoni sono accomunati dalla caratteristica di essere scrittura portatrice di un messaggio intenzionale, anche se nel sogno appare camuffato al punto da potersi A N T E R E M Rivista di ricercaletterariadirettada f1avio Ermini e Silvano Martini via Cantarane 10, 37129 Verona Babilonia Mensi/e di cultura e seduzione gay, in t'dicolaa L. 3.500 Babilonia Edizioni n..11 Art La Prima Rivista d'Arte d'Europa Ogni copia Lire 5.000 Abbonamento per 8 numeri Lire 30.000 Glucarlo Politi Editore D Cobold 16 diretto da Ettore Bonessio di Terzet C.P. 707 - 16100 GENOVA Abbonamentoannuo lire20.000 Coboldprima: Bonessio & Perrotta CoUoldoccasiont: Agosti, Bonessio, Perrotta Coboldimpero: Belleli, Frisa, poeti brasiliani Coboldarte: Beckman, Menegon Ibis: Bonessio, Collins, Cavallo, Consoli Milazzo, Perrotta Fogli di lnfonnuloae Documtnti e ricercheper l'elaborazione di pratiche a/ternatfv~ in.campo psichiatrico e tstltuz,onale Nuova Serie n° 116 Abbonamento annuo L. 25.000; abbonamento sostenitore L. 50.000; abbonamento enti, associazioni, estero L. 35.000, da versare sul ccp 12386512 intestato alla Cooperativa Centro di Documentazione, c.p. 347 51100 Pistoia. Tratto da L'incoscient et son scribe, Paris, Seui!, 1982, pp. 40-41. Traduzione di Marisa Fiumanò esprimere a contrario: il desiderio, ad esempio, con l'angoscia. «[...] Come molte Lettere cifrate, l'iscrizione onirica, se studiata attentamente, perde la sua primitiva apparenza di confusione e assume l'aspetto di un messaggio serio e intellegibile. Oppure, per mutare leggermente il paragone, possiamo dire che, come un palinsesto, il sogno rivela sotto i suoi insignificanti caratteri superficiali, le tracce di un'antica e preziosa comunicazione» (11 corsivo è di Freud, ibidem, p. 132, nota). L' «iscrizione onirica» è una formazione dell'inconscio, ma non la sola: Freud vi accosta il sintomo, l'atto mancato e il motto di spirito, espressioni «cifrate» del sapere inconscio. Certo, il sogno è leggermente privilegiato rispetto alle altre formazioni: «Ma l'interpretazione del sogno è la via regia che porta alla conoscenza dell'inconscio nella vita psichica. Seguendo l'analisi del sogno, raggiungiamo una conoscenza parziale della composizione di questo strumento quant'altri mai misterioso e stupendo; certo, una conoscenza parziale, ma con essa ha inizio un'analisi approfondita, condotta a partire da altre formazioni che si devono definire patologiche» (ibidem, p. 553), ma, allo stesso modo del sintomo, dell'atto mancato e del motto di spirito, chiede di essere decifrato. «Dire che l'inconscio cifra, significa che fa segno, segno da decifrare» sostiene Philippe Julien, «HM» laboratoriopouia (illustrazione e applicazione di tecniche poetiche contemporanee) con Fraòco Beltrametti, Corrado costa, Rita degli Esposti, John Gian ..Annando Paiàlicb e Tom Ra\\'.OI.th. a Cusigbe di Bclluoo: 18-27 ~ a Venezia: 1-10settembre per informazioni: Pozzi, Cannaregio, 4975 3(!121Venezia, tel. 041/89385 fine iscrizioni 30 aprile 1986 Sottotraccia arti visive, nuova danza, nuova scena trimestrale diretto da Marco Jannuzzi Abb. a 4 numeri L. 20.000, ccp 54692009 V.le Carlo Felice 95 00185Roma Il Patologo Dieci Annuario dello spettacolo 1987 Primo volume: Cinema+Tv e video Secondo volume: Teatro L'annuario che da dieci anni rubrica, cataloga, memorizza e tramanda tutti gli eventi di teatro, cinema, Tv, video. L'antienciclopedia dello spettacolo che segnala le tendenze, anticipa il gusto, precorre le mode. Ubullbrl Libri Jean François Lyotard D IINll'O del Padflco traduzione di Nanni Ba/estrini MllltlalplaEdlzloal psicoanalista formato alla scuola di Lacan (in «Littoral», n. 2, La vérité parie, le savoir écrit, p. 111). Una proposizione che mette in questione la modalità di decifra-- zione del sogno e delle altre formazioni dell'inconscio. Che presuppone innanzitutto l'intendersi su che cos'è decifrare. Una volta posta questa domanda, il rinvio all'insondabilità del sogno, all'impossibilità di una sua analisi completa, alle molteplici significazioni possibili, non basta più. Decifrare non è più, non è solo, produzione di significazioni, di senso. La nascita di senso si accompagna al suo mancarlo, al non senso, all'assen-- za di senso. È quello che· Freud definisce l' «ombelico» enigmatico del sogno. «Decifrare - propone Julien - è generare un vuoto. Invece di otturarlo lo rende distinto facendo bordo. L'effetto di bordo è (effetto) di scrittura. Decifrare non è solo leggere, ma scrivere, cifrare ancora» (Ibidem, p. 111). Così da un testo, il testo del sogno, sorge un altro testo, purché ci sia uno scriba ad attendere il momento della dettatura. Il momento, non l'ordine, precisa Safouan nel testo pubblicato in questo stesso numero. Al momento giusto, saper cifrare il messaggio, farne sorgere la parola, evidenziare il sapere testuale dell'inconscio; lungo un tracciato che la terminologia freudiana definisce dal testo manifesto al testo latente. Latente non perché nascosto, ma perché, piuttosto, in attesa di trascrizione. Corpo 10 Raccoglit alcune tra lt più significative tsperitnzt dtlla scrittura contemporanta Via Maroncelli 12, 20154Milano Telefono 654019 Ferdinando Grossetti Contra-Candca (pobit, sujet, lcriture) con epistola di Emilio Villa Lire 14.500 - lnform. Tel. 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