Alfabeta - anno VII - n. 78 - novembre 1985

Glistudiosimalinconici A ddentrarsi nei fitti e non semplici rapporti fra la letteratura e il male costituisce un terreno infido per il critico che debba confrontarsi con il lato oscuro della scrittura. I bagliori che questa promana nella sua eterna condizione d'eclissi costituiscono l'estremo richiamo a ciò che le parole non dicono. Senza comunque addentrarsi nelle panie sottili dei pareri sul senso della letteratura, c'è un modo di parlare della letteratura badando a ciò che essa esclude, un modo che conduce al terreno su cui le parole nascono come meraviglie del male e del silenzio. Baudelaire, Bataille, Barthes assieme ad altri hanno vissuto e illustrato lo stretto legame che unisce la letteratura alla trasgressione e all'eccesso e proprio nel dar voce alla malattia hanno individuato il destino dello scrivere. Ma se in questo senso il male in questione è una costante di riferimento di una condizione esistenziale labile e imprecisa, è estremamente più difficile cogliere i legami, stabilire la contiguità fisica fra malattia e letteratura, senza fermarsi alle pure e semplici alterazioni fisiologiche di chi compie un lavoro anche se intellettuale. Si è discusso a lungo fino dal basso Medio Evo sulla liceità o meno di dare una ricompensa a chi facesse dei propri otia un mestiere e c'è voluto molto tempo perché si "I Segni"' GEORGEs-LoursLECLERCDE BuFFON, Teoria della natura. Introduzione e cura di Giulio Barsanti pp. 216 lire 25.000 Gli scritti metodologici e sistematici di uno dei maggiori naturalisti dell'era moderna. PAOLOFRISI, Elogi. Galilei, Newton, d'Alembert. Introduzione e cura di Paolo Casini pp. 232 lire 35.000 La testimonianza di un grande matematico illuminista sulla vita e l'opera dei tre celebri uomini di scienza. RoBERTBoYLE, Il chimico scettico. Introduzione e cura di Mariangela Chiapparelli Sbrana pp. 304 lire 35.000 Il testo che segna la definitiva annessione della chimica al terreno della scienza. CARLOLINNEO, I fondamenti della botanica. Introduzione e cura di Giulio Barsanti pp. 208 lire 28.000 Il libro che ha trasformato la botanica in un sapere sistematico; l'edizione è corredata da una vasta bibliografia. CLARAREEVE, Il vecchio barone inglese. Introduzione e cura di Sergio Marconi pp. 160 lire 16.000 Il romanza gotico in versione riveduta, addomesticata e profondamente borghese. Prima edizione italiana. • affermasse la mentalità che attribuiva al sapere un suo corrispettivo economico. La concezione per cui il sapere, la dottrina, erano esclusivo dono e patrimonio di Dio e sua esclusiva e maggior gloria, rendeva impossibile l'equiparazione del lavoro intellettuale a quello manuale (poieo VS ergazomai) per cui al «dotto» non era· concesso di mercanteggiare le proprie prestazioni. Non vi era possibilità d'uscita all'alternativa fra il lavorare con le mani e il lavorare con la testa perché il lavoro era riconosciuto come tale solo in quanto su di esso pesava la maledizione biblica che portò Adamo e i suoi sfortunati discendenti a sudare per vivere. La mancanza di sudorazione che invece caratterizzava il lavoro intellettuale lo escluse dall'adeguata monetizzazione fino a quando l'Umanesimo laicizzò il sapere per approssimarlo alle arti meccaniche. Quando il Ramazzini scrive nel 1713 il suo De morbiis artificum diatriba sono già trascorsi alcuni secoli da quando era stato sancito il diritto alla retribuzione da parte di letterati, poeti e uomini di dottrina, ma è comunque assai singolare il posto che il medico emiliano attribuisce a questi particolari lavoratori. Ad essi egli dedica nel suo trattato una dissertazione a parte, come fa anche per le vergini religiose e questo perché in fondo se il letterato è un lavoratore lo è Valerio Dehò sempre in un modo singolare e i suoi mali non sono assimilabili a quelli dei domatori di cavalli, dei vasai e dei lacchè. Esemplare il Ramazzini introduce: «A questo mio trattato sulle malattie dei lavoratori ho ritenuto opportuno aggiungere questa dissertazione sulle malattie dei letterati, ai quali succede la stessa cosa dei lavoratori manuali, cioè la fonte di molti beni è per loro causa di molte malattie». Lo sguardo medicale del Ramazzini fa piazza pulita delle fisime di un mestiere ormai sconsacrato. «Assai pochi, io credo, sono quelli che si dedicano alle lettere per il solo amore della virtù e che non aspirino anche ad onori, cariche, grandi guadagni che essi nobilitano chiamandoli onorari». Come a dire che la pratica scrittoria non concede attenuanti al letterato che cerca nobiltà nel disprezzo del gergo mercantile mentre ha le stesse aspirazioni di un dettagliante. I guasti che però procura al corpo una professione socialmente rilevante come quella del letterato, sono quelli che si accompagnano a chi svolge il proprio lavoro con il corpo inerte. Ed e anche vero che gli intellettuali trascorrono lunghe ore in piedi a rovistare fra gli scartafacci per cui ad essi devono ascriversi anche le malattie di chi lavora in piedi. Per sovrapprezzo essi soffrono di stomaco perché hanno la mente rivolta ad altro che non alle proprie funzioni (Kant sconsigliava di mangiare con la sola compagnia dei propri pensieri), mentre organi come lo stomaco necessitano di collaborazione da parte del cervello. L'attività cerebrale distrae gli spiriti animali, assorbe i succhi benefici, devia il corpo dal retto governo di sé, precipitando nella discordia le funzioni corporali. Esile e plumbeo il letterato tende così alla malinconia «perché la parte più ricca del sangue viene consumata dal lavoro intellettuale» e il suo sangue trabocca e brunisce favorendo il dilagare dell'atrabile. Comunque il medico emiliano non spende molte parole sulla malinconia dei letterati che vi~ne vista come un fatto ovvio, acquisito. I volti pallidi dei poeti che riflettono il colore della luna ispiratrice, il genio di Pico della Mirandola interrotto dalla morte appena passati i trent'anni sono sintomi di un comportamento che non ha più senso definire malinconico senza essere imprecisi e vaghi. Quanto il Ramazzini sia lontano dal Burton è subito evidente. La malinconia per Burton diventa il simbolo di un male diffuso e universale che non risparmia nessuno nella onnicomprensività della sua sintomatologia. Burton non è un medico in senso moderno e la sua è una cultura esclusivamente libraria: egli legge e non ausculta, non NOVITA' 1985 MoNTAGUERHODESJAMES, Tutti i racconti - volume II. A cura di Malcolm Skey pp. 272 lire 19.500 In questo secondo volume di racconti, quasi tutti sconosciuti al pubblico italiano, ]ames si rivela davvero il piu raffinato, eccentrico creatore di incubi della letteratura moderna. "Riflessi'' CHARLESNoornR, I nfernaliana. A cura di Elisabetta Cocanari pp. 208 lire 8.000 Un album di brevi racconti ·del terrore e del soprannaturale; protagonista: il diavolo. ALEKSEJ K. TOLSTOJ, La famiglia del V urdalak. A cura di Anna Zanetello pp. 80 lire 4.500 Un aristocratico e una contadinella sono i protagonisti di una raffinata leggenda vampiresca. FRANClSScoTT FITZGERALD, Festa da ba/lo. A cura di Sandra Petri~ gnani pp. 64 lire 4.000 Uno straordinario, dimenticato thriller dell'autore di Tenera è la notte. ERNSTTHEODORAMADEUSHOFF· MANN, L'automa. A cura di Maria Paola Arena pp. 80 lire 5.000 Una sconosciuta potenza demoniaca orchestra i rapporti fra un automa musicale e i protagomstz di una strana vicenda. HoNORÉDE BALZAC, Gobseck. A cura di Giuseppe Samonà pp. 144 lire 7 .ooo Il ricco usuraio, l'uomo che sembra fabbricato dall'inferno: è Gobseck, una delle figure piu memorabili della Comédie humaine. ORESTEDEL BuoNo, Amori neri. pp. 168 lire 8.000 Amore e morte nell'aprile del '45: Mussolini e Claretta Petacci, Pavolini e Doris Duranti nel racconto di un testimone attento e curioso. EDWARDG. BuLWER-LYTTON, La casa e il cervello. A cura di Malcolm Skey pp. u2 lire 5.000 « Uno dei migliori racconti mat scritti sulle case infestate dai fantasmi» (Lovecraft). STEPHENKING, Danse macabre. A cura di Emanuela Turchetti. Presentazione di Severino Cesari pp. 176 lire 8.000 Il maestro dell'incubo contemporaneo ci fa da guida nel museo dell'horror. ANTONIOCARONIA, Il cyborg. pp. 128 lire 7 .ooo Una meticolosa ricognizione dei mostri della fantascienza, dal robot all'organismo cibernetico. EdizioniTheoria Richiedete il catalogo alla casa editrice, inàiriziando a vza Fregene 9 - 00183 Roma conosce le malattie, ma ciò che è stato scritto su di esse, per questo scorge nella letteratura, anche in quella medica, le radici di un male insondabile. Lo stesso Burton si candida al ruolo di malinconico e fingendo di offrire agli altri i rimedi per arginare la bile nera, in effetti non fa che manifestare la propria impotenza a curarla. C'è un secolo di differenza fra i due autori, ma mentre Ramazzini ha esperienza medica e fonda la sua scienza sulla contiguità, paventata quanto esiziale, fra medico e malato, Burton accumula una sindrome aforistica di cui non riesce a venire a capo, annegando negli apoftegmi sempre disponibili a negare e ad affermare tutto e il suo contrario. Se l'interesse del Ramazzini è rivolto al corpo di chi esercita il mestiere di scrivere, quello dell'inglese è rivolto ad un corpus dottrinario eccessivo e debordante. La scienza medica, in lenta gestazione al tempo del medico di Carpi, definisce il corpo del letterato limitato da malanni plurimi derivanti dall'oppressione dello stomaco e del pancreas a causa della posizione seduta. O in piedi o comodamente seduto il corpo dell'intellettuale soffre comunque. È un corpo afflitto dalla vista debole, dalla nefrite e dall'artrite dovuta alla continua pressione sui reni, un corpo che riproduce e esemplifica i tortuosi percorsi della WALTERScoTT, Il racconto dello specchio misterioso. A cura di Daniela Ruotolo pp. 80 lire 4.500 Soprannaturale e magia in un racconto gotico del grande scrittore inglese. ADANZZYWWURATH, Il matrimonio del mare e dell'inferno po. 144 lire 6.500 La passione per il mare, l'incubo e l'avventura in uno straordinario racconto fantastico di un autore italiano. RoGERCAILLOIS, Dalla fiaba alla fantascienza. A cura di Paolo Repetti pp. 64 lire 4.500 Dal meraviglioso al fantastico al fantascientifico: istruzioni per l'uso. JoHANN WoLFGANGGoETHE, La nuova Melusina. A cura di Maria Paola Arena pp. 64 lire 4.500 Fantasia e realtà st intrecciano in un giocoso duetto fra un allegro vagabondo e una creatura soprannaturale. CHARLESDICKENS, La casa dei fantasmi. A cura di Malcolm Skey pp. 128 lire 6.000 Una magistrale parodia di quella « società del terrore » che occupa da piu di due secoli le spettrali dimore della letteratura fantastica.

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