Cfr. • Schede Il «Cfr.» (confronta) è la sigla dei rimandi nella ricerca teorica, cr-i: tica e saggistica. In questo giornale la -sezione indicata «Cfr.» è la sola serie d[ recensioni in senso proprio, • e raccoglie dunque le scelte di lettura dei direttori e collaboratori frequenti del giornale. Noi non ci fidiamo più della sistematica delle varie discipline, e usiamo qui, riproponendo più fitto e continuo il nostro «Cfr. » bibliografico, vari modi di approccio (recensioni e notizie, soggetti, veline delle riviste, ·stato dell'arte, pagine degli editori, ecc.). Un racconto epico Antonio Attisani Davanti a un grande boccascena di teatro all'italiana, chiuso da un sipario di velluto rosso, non c'è una altrettanto grande platea ma una scalinata che ospita un centinaio di spettatori i quali si troveranno molto vicini agli attori in una prospettiva più simile all'aula di anatomia che al teatro. Quando si apre il primo sipario si vede il fondo della scena chiuso da un altro, di stoffa dorata. Al centro una piscina di otto metri per quattro, sul cui bordo si svolgerà la maggior parte dell'azione. Un lampadario a gocce cade quasi al centro, a _sinistra dello. spettatore. c'è un'alta palma finta. Una piscina in scena rappresenta una piscina, ovviamente, ma è anche l'unico modo per avere una consistente presenza di acqua: è dunque nello stesso tempo un segno elegante e mondano, associato a t:tnimmaginario divistico, e un luogo mentale per via dei suoi colori e riflessi, per i suoni che produce, per ciò che in essa affonda o che emerge. Le mille suggestioni di questo luogo mentale servono però a uno scopo preciso, così come il testo e l'interpretazione di uno spettacolo che possiamo intendere come esegesi della difficoltà di essere attori di teatro oggi. Ritratto dell'attore da giovane è titolo che parafrasa sia Thomas Bernhard (Minetti. Ritratto del- /' artista da vecchio) che Dylan Thomas (Ritratto del/'artista da cucciolo) e rimanda proprio a una ricerca di identità, individuale e artistica al tempo stesso. I Magazzini Criminali propongono questo spettacolo come secondo tratto di una trilogia dedicata alla «perdita di memoria», che comprende il Genet a Tangeri della scorsa stagione e che si concluderà con una Morte di Paolo Uccello l'autunno prossimo. Elemento comune ai tre spettacoli è l'evocazione di Antonio Artaud, inteso come culmine di una maledizione nei confronti della «falsità» di quasi tutto il teatro occidentale e come simbolo di una ricerca radicale di nuova lingua teatrale. La perdita di memoria sta per l'effettiva inconoscibilità e l'impraticabilità di qualsiasi modello precedente, mentre il riferimento dei Magazzini a fram-· menti culturali della classicità denota piuttosto una sensibilità di matrice romantica ed è implicitamente polemico con l'attuale restaurazione di modelli figurativi e narrativi del passato. Tiezzi ha scritto in prima battuta due monologhi verseggiati, ricalcati sulle mitologie d'attore e sulle personalità di Marion D' Amburga e di Sandro Lombardi, al punto che i personaggi portano i loro nomi. È una lingua d'ispirazione gaddiana - una sorta di espressionismo fantastico che gioca anche con Carducci e con Genet, con Joyce e Warhol e quant'altri. Marion D'Amburgo si presenta con soprabito e gran cappello nero, è un'attrice che nell'attesa dei Rivoluzionari Cazzinfronte ri- . guarda il panopticon dei suoi miti. Con straordinaria mimesi vocale, la D'Amburgo cita la Swanson, la Magnani, la Garbo, la Loreo e altre figure; si è tolta il soprabito, indossa un vestito di lamé dorato su scarpe rosse, si è tolta il cappello, ha una grande testa calva con una ferita rossa. L'Attrice sa che i Rivoluzionari, se mai arriveranno, l'ammazzeranno, ma li attende con una certa voluttà. Il problema di Marion semmai è un altro: sente la precarietà del teatro rispetto alla sua volontà di essere «diva», nello stesso tempo mostra di poter essere una grande attrice (proprio nel confronto con le altre) epperò scivola in un delirio cui s'aggiunge una rabbia e una consunzione di modelli che l'allontanano dalla tradizione. Marion ha un doppio, in scena, una Muta, una specie di f ool shakespeariano e animale che rappresenta una parte di sé: pottebbe accettarlo e con ciò forse stabilire un'impossibilità di essere attrice, oppure eliminarlo e tentare un rientro nella normalità. La sua scelta finale non è univoca, poiché uccide la Muta e ne mangia il cuore, celebra cioè un'eucarestia di cui vedremo l'esito nei prossimi spettacoli. Mentre Marion mette in scena un proprio Viale del tramonto, Sandro è piuttosto un attore di varietà; anche lui ha un doppio, un Muto questa volta scimmiesco e vitale, vestito come _lui n doppiogenerale gli attori di oggi, sono «senza patria e senza lingua propria» (dal programma di sala). Ma Ritratto dell'attore da giovane è spettacolo dei più riusciti del gruppo toscano perché non si limita a mettere in scena un di-· scorso, ma lo incarna in una felice convergenza di personalità e di poetiche, e va rilevato che la sintesi rappresentativa dello spettacolo consiste in un racconto epico capace di riprdporre all'interesse generale una coscienza, necessariamente frammentaria, della contemporaneità, con cui un gruppo di attori si congeda da una «giovinezza» teatrale. Con la guida e la regia di Tiezzi (rigorosissima e perciò ricca di tanti livelli di lettura) il gruppo ha realizzato uno spettacolo che spiazza molte mode, un esempio di ascolto e di composizione che non chiede di essere imitato ma visto e tenuto presente. Magazzini Criminali Ritratto dell'attore da giovane di Federico Tiezzi Interpreti: M. D'Amburgo, S. Lombardi, J. Anzillotti, R. Mugnai, F. Tiezzi Regia: Federico Tiezzi Colonna sonora: S. Lombardi Scenografia: M. Casale e A. Bacci Abiti di scena: L. Mugnai Luci: G. Calabrò Fonica: P. Mari Organizzazione: O. Liuzzi (Teatro di Scandicci, 27 aprile-31 maggio 1985) Il Camus di Lottman Paolo Bertetto Come scrivere la biografia di uno scrittore è un tema ampiamente dibattuto, e, sicuramente, è del tutto legittimo il sospetto di molti •-~"Quadrimestrale del Centrodi Ricerca sulla Tradizione Manoscrittadi Autori Contemporanei. Universitàdi Pavia Nel quinto numero: Maria Vittoria Molinari: Il «dono di Odino» Maria Antonietta Grignani: Varianti di Saba Massimo B<;>cchiola: R. Baldini, la coazione QOeticain un labirinto Gino Rizzo: im1nagini delia Russia sovietica in Italia Fenoglio traduttore di Eliot. Un libello 1943 di Delfini ln libreria a lire 8.000 Abbonamento per Ùnanno (3 numeri)°Lire 22.00U Inviare l'importo a Cooperativa Intrapresa Via Caposile 2, 20137Milano çonto Corrente Postale 1-543\208 petto dorato. La sua ricerca adopera il bisturi della lucidità, anche lui ripercorre un panorama di pensieri e modi d'essere attore che termina molto diversamente dall'atto interpretato dalle due donne, dall'Attrice. Mentre nel primo atto l'acqua forniva membra dilaniate e strane protesi, nonché leggeri sciacquii d'interno mentale, adesso nella piscina galleggia un canotto e giace il Naufragio della Speranza, quadro di C.D. Friedrich del 1824 che rappresenta un v~liero affon~_Jltoin un mare di ghiaccio. Il soliloquio di Sandro e del Muto è interrotto da un'apparizione di Simon Mago (in omaggio a Simone Carella), musa vegetale, sorta di mediazione culturale della natura rappresentata dai due personaggi muti, che ispira il secondo finale. Sandro tira fuori dall'acqua il Naufragio della Spetanza, compiendo così un gesto dal significato plurimo. I due attori, ma più in cntic1 verso l'utilizzazione degli aspetti del vissuto come chiave per la comprensione di un'opera letteraria. Lo scatto particolare della scrittura è sicuramente irriducibile alla dinamica del vissuto e implica processi e· qualità che nari hanno nulla in comune con l'orizzonte dell'agire. Se tuttavia quello che fa di uno scrivente uno scrittore non ha nulla a che vedere con il vissuto, perché scrivere biografie di scrittori? Certo la creazione letteraria si produce in un orizzonte di complessità e di enigmaticità, che si fa leggibile soltanto mediante l'azione combinata di una ermeneutica adeguatamente analitica e di un attraversamento dell'oscurità insieme magmatica e cifrata della mente creatrice. Ma l'area di significatività e di rilevanza culturale della letteratura va al di là del letterario e dell'estetico e investe la storicità medesima. La biografia di uno scrittore, se non è una ricognizione sulla spettralità della produzione mentale, può essere egualmente un utilissimo lavoro d[ storia della cultura, e insieme soddisfare la legittima curiosità del lettore nei confronti dei segreti .esistenziali, magari poveri, di uno scrittore. Il Camus di Lottman è uno splendido esempio di ricostruzione dell'itinerario di una vita, disegnato con la documentazione e la precisione di uno storico e il puntiglio e la puntualità del (bravo) cronista, e intenzionalmente. si guarda bene dall'avventurarsi nelle sabbie mobili del rapporto artevita. Erl~bnis-scrittura. La ~ua biografia di Camus è radicalmente diversa dalle tante biografie mediocri, gaglioffe e approssimative, che la moda editoriale ha rovesciato sul mercato negli ultimi anni. Non solo nella ricostruzione degli avvenimenti della vita di Camus Lottman ricorre sistematicamente a più fonti direttamente interpellate, vagliando attentamente eventuali versioni differenti, dèlinemido con grande ricchezza di dettagli tutta l'attività parigina del Camus ormai affermato; ma, soprattutto, egli riesce a ricomporre con grande ricchezza di informazioni il quadro della vita del Camus algerino, riuscendo a far rivivere il clima e lo stile di una civiltà coloniale drammaticamente cancellata dalla storia. Quando deve affrontare la vexata quaestio del rapporto vita-arte, Lottman lo fa con il distacco e la serietà dello storico che non avanza interpretazioni ma raccoglie elementi. Invece di studiare un germe psichico, un'ispirazione, accumula dati, senza porsi il problema della loro pregnanza letteraria. Raccoglie indizi, osservazioni di Camus, note del diario, ricordi degli amici dello scrittore. Se Camus ha scritto nel proprio diario: «in L' Entranger ci sono tre persone, Pierre Galindo, Christiane [Galindo] ed io», Lottman cerca di ricostruire, sulla base dei fatti e delle testimonianze, personalità e azioni dei personaggi indicati; e rintraccia alcuni episodi della vita di Camus e dei suoi amici che vengono ripresi e trasfigurati nel romanzo. Potrebbe sembrare un atteggiamento superficiale o rinunciatario. È invece segno di onestà intellettuale e di una considerazione giustamente complessa della letteratura: la trasformazione del materiale esistenziale in determinazione artistica è un processo troppo specifico ed enigmatico, perché l'orizzonte della biografia possa esaurirlo. È naturale poi che uno studioso della vita intellettuale della «rive gauche» come Lottman dedichi pagine molto precise e documentate al segmento parigino dell'esistenza di Camus. Sono forse pagine meno suggestive di quelle sulla giovinezza algerina ma, certamente, danno un quadro abbastanza aspro delle meschinità, delle violenze e delle gelosie che dominano il dibattito intellettuale. L'ambiente parigino non ne esce molto bene. E soprattutto Simone de Beauvoir - cui spesso è affidata un'importante funzione di testimone - rivela, dietro la maschera di intellettuale aperta, il profilo gretto di un'ipocrisia senza limiti. In questo quadro acquista anche maggiore consistenza la rivalutazione del Camus intellettuale: il suo rifiuto delle ideologie e la sua opposizione sistematica a tutte le violazioni dei diritti dell'uomo appaiono oggi meno illusori e semplicistici degli alambicchi filocomunisti di Sartre e compagni. Herbert R. Lottman Albert Camus Milano, Jaca Book, 1984 pp. 606, lire 29.000 _caesdaitrmicea·riét SAGGISTICA Enrico De Angeli~ DOPPIA VERITA Saggi su Kleist, Holderlin, George Pagine 140, lire 18.000 . Dopo gli anni di larga fiducia nella metodologie, Enrico De Angelis punta sull'attività critica come «saggismo», come sforzo interpretativo e scommessa ermeneutica. Olof Lagercrantz IL MIO PRIMO CERCHIO Pagine 136, lire 18.000 L'autobiografia della giovinezza. Un «romanzo familiare» nel profilo storico della Scandinavia moderna. FILOSOFIA IL DEMONE DELLA MEMORIA Simbolo e tempo storico in Warburg, Cassirer, Panofsky Pagine XIX+240, lire 23.000 Le differenze di pensiero e di intento storiografico di tre fra le maggiori figure del Novecento. I concetti di simbolo e tempo storico nell'impostazione dei problemi di storia della cultura. Bernhard Welte DAL NULLA AL MISTERO ASSOLUTO Trattato di filosofia della religione Presentazione di Antonio Balletto Pagine XV+234, lire 23.000 La fede religiosa a confronto con il pensiero contemporaneo. Le linee di fondo di una filosofia che è interrogazione «senza fine». ASCOLTA ISRAELE! Rashi di Troyes COMMENTO ALLA GENESI Prefazione di Paolo De Benedetti Introduzione di Luigi Cattani Pagine XXXIV+444, lire 40.000 L'affascinante personalità di Rashi e l'originalità della sua esegesi. Per la prima volta in italiano il Commento più impo'rtanteed autorevole di tutta la tradizione ebraica. Origene COMMENTO ALLA LETTERA AI ROMANI a cura di Francesca Cocchini Pagine XXXVIII +426, lire 40.000 L'analisi di un testo che segnerà le più importanti tappe della storia del cristianesimo. L'unica opera corr;pleta giunta sino a noi del grande teologo di lingua greca. TERZOMILLENNIO MASSIGNON E GANDHI Il contagio della verità Testi scelti e presentati da Camille Drevet Presentazione di Yuakim Mubarak Pagine 200, lire 17.000 Sui grandi temi della non-violenza, della pace e dei diritti della persona, l'incontro fra due straordinarie figure di intellettuali. La proposta di una rigenerazione etica e religiosadella convivenza civile. UNA NUOVA PACE COSTANTINIANA? Religione e politica negli anni '80 A cura di Giuseppe Ruggieri Pagine 164, lire 13.000 Il problema di una nuova fondazione etica della politica e il ruolo pubblico delle istituzioni religiose. FUORI COLLANA ORDINE INTERNAZIONALE, SOCIETÀ E POLITICA IN AMERICA LATINA Convegno internazionale di Bologna (2-4 dicembre 1982) Pagine 384, lire 25.000 Idee e proposte per la democrazia in un continente di vitale importanza per il nostro futuro. MINIMA MARIETTI Manfred E. Welti BREVE STORIA DELLA RJFORMA ITALIANA Presentazione di Adriano Prosperi Pagine XVI+ 172, lire 14.000 L'evangelismo pretridentino, la Riforma in Italia e fuori Italia in una sintesi che ancora mancava nel panorama dei nostri studi. Distribuzione: P.D.E., DIF.ED. (Roma), Magnanelli (To).
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