Alfabeta - anno VII - n. 70 - marzo 1985

di memoria elettronica e artificiale (ad essi ha sostituito le Reverende Madri, gli Altri Ricordi, i ricordi ancestrali della stirpe). L'universo herbertiano vive l'eterno presente della coesistenza estetica neo-barocca di tutti gli stili legati all'islamismo in tutte le sue sfumature: dalle origini gloriose ai cascami della decadenza, dall'ascetica mistica del sufismo all'Impero Ottomano. Eterno presente neo-barocco che vive soprattutto attraverso gli Altri Ricordi delle Bene Gesserit per mezzo del «mélange». La storia umana è affidata più che alle trascrizioni, che continuano a funzionare (anche se segnano il passo), alla sua visione passata ( quella delle Reverende .Madri) e futura (quella della prescienza: Paul Muad'Ib e il figlio Leto II). Nel quinto romanzo del serial Dune i discendenti dei protagonisti ricoprono ruoli, ·ed esplicano funzioni narrative, differenti da quelle avute nel primo romanzo. Il ghola Duncan Idaho (forse il quarantesimo!), un tempo comandante-guerriero e istruttore di Paul Muad'lb il Profeta, diviene . ora discepolo di Teg (discendente genetico e simulacro/maschera di Leto I, il padre di Paul nel primo romanzo) da cui riceve istruzione e allen-amento. Il ghola diventa, per gran parte del narrato, la figura dominante nella riscrittura del complesso seriale. II suo «risveglio» non è casuale: avviene esattamente a metà romanzo. Poi il ruolo di protagonista passa a Teg, che sviluppa nuovi poteri mentali e fisici collegati alla prescienza e al movimento (una sorta di ultravelocità, basata sulla precognizione, alla Superman). Lo scettro di protagonista «torna» quindi a Leto I. Lucilla, figlia di Teg e Reverenda Madre, ha Ìe sembianze di Lady Jessica (madre di Paul). In odor di amor incestuoso o filiale si éolora quindi il rapporto tra l'Atreides e la Reverenda Madre nel primo romanzo. Duncan Idaho inoltre dovrà accoppiarsi, secondo i progetti del Bene Gesserit, con Lucilla. Così il ghola (già figlio mancato di Leto I nel primo romanzo), cicisbeo e cavalier servente di Lady Jessica, potrà finalmente aspirare a ciò che gli è stato sempre negato: l'amore della Reverenda Madre (e al sogno incestuoso, nei panni del figlio mancato, della coppia ducale). Non abbiamo, come in Farmer, l'esibizione di un inconscio simulato dell'autore bensì è la lettura psicanalitica ad offrirsi come terreno di gioco aleatorio per la fruizione. È il trionfo della banalità interpretativa, la sconfitta del «messaggio» classicamente inteso. I grandi assenti che creano tutte queste nemesi narrative e interpretative sono Paul e suo figlio Leto II, che con la prescienza avevano predisposto tutto il corso della storia umana. Ennesima metafora dello scrittore che programma tutta la narrazione del proprio serial. Stavolta non c'è più alcun «Profeta» a tracciare il cammino dell'umanità, è lo scrittore in prima persona - al calcolatore - ad assumersi il compito. R ag~onamenti_difficili da segmre per chi non ha devotamente letto i precedenti capitoli dell'epopea, ma necessari, addirittura indispensabili, per en- •. ~ <::s trare nella logica pr-ofon-da--del i.: pubblico del serial: alla ricerca -~ ì5.. gratificante dell'iteratività, stavo!- ~ ta aleatoria, l'unica possibile per 2; rinnovare il genere e la serialità. o Strano paradosso di divergenza tra ~ medium e messaggio. In un mont: do dove sono al bando computers ~ ed elettronica l'unico modo di rapt: presentarsi (impersonalmente: lo ~ scrittore è un ingegnere dei pro- l grammi) è proprio quello dell'in- ~ terscambiabilità dei ruoli narrativi. Stavolta però è la scriHura a -predisporre il tracciato interpretativo, volta per volta; alla fruizione non resta altro che percorrerlo. Rivendicazione autoriale nel più elaborato e complesso serial fantascientifico contemporaneo. Serialità d'autore, insomma. Possibile solo con l'uso del word processor. La serialità infatti «( ... ) riguarda una fase dello sviluppo della società innanzi tutto; ma si è articolata storicamente lungo il pro- i solito risolve tutti i problemi osservando lo scarto fra repetitio e innovatio. Diventa poi addirittura aleatoria l'altra coppia, identità-differenza, suggerita da Omar Calabrese nell'analisi del telefilm («I replicanti», in Cinema & Cinema, n. 35-36, 1983). La serialità d'autore, basata sull'uso del word processor e dei modelli di simulazione in larga scala, si collega alla serialità del consumo, della fruizione già tracciata a Lima 101, 1975 cesso evolutivo delle tecnologie della comunicazione e della rappresentazione. Per serialità s'intende, dunque, lo strutturarsi di funzioni e di relazioni tra il territorio e i linguaggi espressivi (sia nelle loro forme di produzione ch_e. nelle loro forme di consumo) su basi seriali. Vale a dire che per serialità s'intende l'estensione della standardizzazione industriale dal- !' organizzazione della fabbrica e della società all'organizzazione livello poli-interptetativo, al completo esaurimento-esplicazione del soggetto-modello tematico. E se di ripetizione si deve parlare non può che essere culturale: «cioè deliberatamente prescelta come accrescimento rituale del testo» (Abruzzese, op. cit. ). Ma la ricchezza di Dune World, che ha venduto trentacinque milioni di copie nei soli paesi di lingua inglese, ed oggi apparso anche - strano a dirsi - nella nostra asfitLima 99, 1975 delle forme di comunicazione e di rappresentazione» (A. Abruzzese, «Introduzione alla serialità», in Ai confini della serialità, Napoli, S.E.N., 1984). Nell',<intreccio elettronico» di Herbert (cfr. M. Crichton, Congo, Milano, Vallardi-Garzanti, 1981) troviamo la fabbrica, il suo modello produttivo, ma al posto dell'operaio c'è il robot e il ciclo produttivo è comandato dal computer. Saltano quindi le classiche opposizioni duali della critica che di tica hit-parade libraria, non si esaurisce qui. Dicevamo del raddoppiamento/duplicazione delle forze/personaggi in campo. Lo scenario si arricchisce ulteriormente. I figli della dispersione, di chi ha seguito la Via Aurea del Tiranno Leto II (la frontiera) e dell'espansione economica, sono tornati. Le Bene Gesserit, come del resto il Bene Tleilaxu, hanno partorito il loro doppio. Le streghe si trovano a fronteggiare le Matres-Onorate, le puttane, come vengono chiamate con disprezzo dalle Reverende Madri per le loro tecniche di dominio della volontà - di origine tantrica - attraverso il sex-appeal. Anche qui unà duplicazione nel narrato: le Reverende Madri per controllare un maschio fanno l'amore con esso ed usano la locuzione «dare l'impronta». Il panorama ideologico-religioso si evolve ulteriormente. Si cita il sufismo-zen, il Satori (S'tori), l'illuminazione, senza più alcuna remora, come fonte diretta, collegandolo alla religione scientifico-iniziatica della corporazione degli scienziati del Bene Tleilaxu. Si allarga ulteriormente l'orizzonte con la fine del monopolio della spezia di Rakis (un tempo Arrakis o Dune). Essa infatti può essere prodotta - pare - artificialmente, dal Bene Tleilaxu. Gli equilibri si sono di nuovo spostati. Le Matres Onorate fanno a meno della spezia o - addirittura - anch'esse usano un sostituto del mélange. Altre forze minacciano il vecchio impero con le non-navi: astronavi che possono distruggere un intero pianeta. In questo caso Herbert non ha potuto far a meno di aggiornarsi, prender lezione da Guerre Stellari. La simulazione storica continua: Leto I, i suoi detti, le frasi-cloux del primo romanzo, vengono citate a piene mani nei 'cappelli' che precedono i vari capitoli degli Eretici di Dune. Un non-globo degli Harkonnen, base d'imboscamento-sopravvivenza-rifugio e sabotaggio millenni prima, si offre di fatto come archivio, museo e registrazione del passato. Le sue armi sono ancora utilizzabili e verranno adoperate: nulla è cambiato, il primo romanzo torna a vivere - a funzionare - anche negli ultimi residui, ancora attivi, della vecchia civiltà imperiale. Leto II, il tiranno, l'ImperatoreDio di Dune, esplodendo ha fe- - condato la terra con la sua pelle composta da migliaia di trote della sabbia. Le ceneri sparse al vento come nelle tradizioni orientali. Tornano i vermi dopo la quasi estinzione, e torna il deserto. I vermi sono mutati. I creatori non sono più gli stessi; sono i discendenti del tiranno. In molti sospettano che abbiano acquisito poteri sconosciuti. Il tiranno controlla ancora la Storia e disegna la sua Via Aurea al riparo da attentati e «attenzioni» altrui? L'umano soccombe all'extraumaQO nel coniugarsi con esso. Nasce il Dio Diviso, la Sacra Metamorfosi. Alla fine Dune viene distrutto, tutti i vermi muoiono, tranne uno che viene trasportato e trapiantato - _pare con successo - sul pianeta-base segreto delle Reverende Madri Bene Gesserit. Dune è scomparso sotto i bombardamenti delle atomiche, tanto osteggiate dall'ecologo Herbert e dagli abitanti del suo universo, con una sorta di trattato tacito non scritto ma da tutte le potenze in gioco «approvato». Le radiazioni nucleari, più che uccidere, rendono impossibile qualsiasi programmazione genetica. I tempi cambiano: in onore forse alla reaganiana logica dei conflitti atomici localizzati e delle «guerre stellari». La sabbia si è trasformata in cenere. E chissà che qualcosa non covi sotto di essa. Magari dei vermi mutanti, la cui spezia ha nuove caratteristiche e fornisce nuovi e strabilianti poteri. Lo scenario quindi è stato letteralmente disintegrato. L'azione si sposta dal pianeta Dune e salvo sorprese - di un riutilizzo completamente nuovo del vecchio scenario azzeratosi con le bombe atomiche (il ciclo Dune assomiglia sempre più •a un videogame nel suo funzionamento!) - assisteremo ad un nuovo ciclo, il cui primo (sesto) romanzo (finale?) è annunciato imminente sul mercato americano. LaTartaruga @ edizioni. Barbara Pym -Donne eccellenti romanzo I ( J,~c- ~'t;..,-,. .-~ ·{... ._ ~,---~-•~:>, r Donne eccellenti è un'ottima introduzione alla conoscenza di questa deliziosa scrittrice. MASOLINO D'AMICO ® La Tartaruganera Patricia Highsmith PICCOLI RACCONTI DIMISOGINIA Fiorella Cagnoni QUESTIONE DI TEMPO È in libreria TRANSIZIONE bimestrale di cultura e politica n. 1/'85 della nuova serie di Problemi della Transizione Sommario: Giorgio Ghezzi, Sindacati e partiti della sinistra di fronte al decreto I Francesco Galgano, Riforma dell'impresa e partecipazione dei lavoratori I Giuseppe Campos Venuti, Casa e urbanistica: deregulation o riformismo I Lucio Montanaro, Efficienza del sistema sanitario nazionale e formazione degli operatori I Gianfranco Pasquino, Le riforme istituzionali come precondizione della giustizia sociale I Salvatore Veca, Socialismo e liberalismo I Paolo Trombetti, Le recenti leggi sulla nuova disciplina della custodia cautelare e sulle nuove competenze penali I Giuseppe Berta, Azione collettiva e cittadinanza sociale: la prospettiva del movimento operaio I Giuseppe Ferrara, Scuola statale e scuola privata I Giuseppe Campos Venuti, Rinnovamento e continuità nella.politica urbanistica bolognese Un fascicolo L. 8.000 Abbonamento annuo (6 fascicoli L. 40.000 - Versamento su c.c.p·. 11036407intestato a Nuova Casa Editrice L. 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