Alfabeta - anno VI - n. 61 - giugno 1984

~, -:., N on credo che il problema più importante, oggi, sia quello di superare l'emergenza, ma di riuscire a pensarla; non si tratta di rimediare alle lacerazioni indotte dal persistere dello stato di eccezione, ma al contrario di essere finalmente capaci di ricomprendere in una visione organica le trasformazioni verificatesi nella costituzione materiale di questo paese, interpretando i mutamenti che si sono registrati come ingredienti che concorrono a definire la stabilità strutturale del siLedevastazioni dell'en,~1,1enza buiti. Ciò che la legge valorizza non è la ((conversione»del reo o la manifestazione di un proponimento di redenzione, quanto piuttosto la capacità del pentito di offrire un ((bene», suscettibile di una contropartita, in termini di misure graduate di clemenza, oltre che, in molti casi, di vere e proprie elargizioni; il tutto indipendentemente dalla «buona fede» o dall'effettivo ravvedimento di colui che attiva il procesM>dello scambio. ga, la quale prevedeva un com- sostituiti con un orientame,ito in interlocutori dello Stato, istituire Da questo punto di vista, il sterna politico, le sue condizioni di plesso di misure tendenti a rende- cui all'intervento punitivo si abbi- con esso un rapporto transattivo provvedimento in questione non equilibrio, le regole del suo_fun- re più efficace la lotta contro il ter- na- e spesso addirittura si sostitui- bilaterale, non già non ostante, ha affatto il carattere di un gesto zionamento. rorismo; m_ail richiamo a questo sce - un intervento remunerativo e ma proprio per mezzo di un crimi- unilaterale da parte dello Stato L'enfasi sul carattere extra-ordì- provvedimento rischia di essere premiale, mediante il quale all'au- ne commesso; da questo punto di (come lo sono, ad esempio, l'am- •nario, deviante, eccezionale della situazione che si è prodotta soprattutto nell'ultimo decennio allontana indefinitamente il raggiungimento di quello che dovrebbe essere invece l'obiettivo primario: la maturazione di un orientamento in grado di pensare l'emergenza come stato, anziché come squilibrio, come forma, e non come deformazione, come assetto governato da regole, anziché come anarchico dominio dell'anomalia, come norma, infine, e non come eccezione. Ciò di cui vi è bisogno è, insomma, una teoria della forma del sistema politico caratterizzato - come da principio che ne spiega la costituzione e l'interna organizzazione - dall'emergenza istituzionalizzata. A una direttiva di analisi quale quella ora indicata, possono essere ricondotte le riflessioni che seguono intorno alla cosiddetta legislazione premiale. fuorviante, se non si coglie la spe- tore di un crimine viene ricono- vista, si può assumere che l'esi- nistia e l'indulto), di un atto di cificità delle norme di cui hanno sciuta la disponibilità di un «bene» stenza di misure premiali può per- «grazia» mirante al reinserimento beneficiato, fra gli altri, Peci e suscettibile di uno «scambio», nei fino configurarsi come un'implici- sociale di alcuni cittadini che hanBarbone. termini di misure graduate di cle- ta istigazione a delinquere, sia per- no «sbagliato»; si tratta, piuttosto, Tali misure,.infatti, se viste nel- menza. ché rende assai più incerta la san- della stipulazione formale di una la loro organica connessione con le In altre parole: mentre la con- zione, sia perché introduce la pos- sorta di transazione, mediante la leggi contemporaneamente appro- cessione di «attenuanti», prevista sibilità di valutazioni che rendono quale l'entità dei privilegi concessi vate in tema di condono fiscale e dall'art. 4, o anche le agevolazioni infine utilitaristicamente più van- ai pentiti è direttamente propordi condono edilizio e con la loro fiscali e creditizie accordate anche taggiosa davanti alla legge la con- zionale alla consistenza dei «servitacita estensione a imputati di ap- in passato, non alterano la fisiono- dizione di «reo» rispetto a quella / zi» che costoro sono in grado di partenenza alla mafia o alla ca- mia generale dell'ordinamento di ((innocente». fornire in cambio; ove manchi, morra, non funzionano soltanto giuridico, in quanto agiscono o perciò, la disponibilità di «beni» come «incentivo» alla dissociazio- «indebolendo» la gravità del reato N on vi è dubbio che, tra tutti, con i quali tali benefici possano esne dalla lotta armata, ma concor- (e della pena volta a retribuirlo) o il provvedimento che più sere commutati - ove, cioè, l'imrono piuttosto a delineare un «incentivando» positivamente ta- esemplarmente incarna la putato non sia in possesso di infororientamento generale di politica luni comportamenti, la legislazio- filosofia perversa potenzialmente mazioni convenientemente utilizdel diritto capace di snaturare pro- ne premiale trasforma la devianza attiva nella legislazione premiale è zabili da parte degli organismi infondamente il nostro ordinamen- dalla legge - che andrebbe, in la legge in favore dei pentiti. Co- quirenti o repressivi, ovvero se to. Con il progressivo consolida- quanto tale, sempre e comunque me è noto, l'obiettivo principale egli non intende comunque rivemento della legislazione premiale punita - in un atto che consente di della legge non è - diclaiaratamen- larle - la pura e semplice, anche se assistiamo, infatti, a una vera e accedere a un terreno di negozia- te - quello di favorire la dissocia- «sincera», volontà di pentimento propria svolta nel rapporto fra Sta- zione nel quale il responsabile di zione o ancor meno di agevolare il non è in grado di garantire benefito e cittadini, le cui potenziali con- un reato può ottenere che il delitto «recupero» di coloro che hanno ci di sorta. seguenze eccedono di gran lunga i commesso si converta in un «pre- scelto in questo decennio la via È evidente, allora, che ciò che limiti, e le finalità, della lotta con- mio», mediante l'indulto, piutto- della lotta armata; essa, infatti, caratterizza intimamente la legge tro il terrorismo o lo sforzo per su- sto che la sanzione, della colpa. non riconosce alcun valore intrin- sui pentiti è la costituzione di un I precedenti diretti della legge perare la crisi fiscale dello Stato. Sia pure per ora solo in linea di seco al pentimento in quanto tale, terreno di negoziazione nel quale in favore dei «pentiti» possono I caratteri di «obbligo» e di tendenza, un simile orientamento ove non si traduca in atti e com- si fronteggiano, entrambi nella essere individuati senza diffi- «sanzione», intrinseci alla natura lascia balenare uno scenario in cui portamenti meticolosamente clas- condizione di possessori di merci coltà nell'art. 4 della legge Cossi- stessa della legge, vengono cioè tutti i cittadini possono diventare. sificati e proporzionalmente retri- scambiabili, imputato e giudice. p••····································································~··, i • Centrodidocumentazione ! i sullalegislazionde'emergenza (6) i : L e preoccupazioni che aveva- aveva irrogato pesantissime pene carabinieri o sostituti procuratori. na qualche imputato, allora sta dintorni si è dispiegata non fram- ■ ■ mo espressoin unaprecedente nell'ormai famoso processo alle Albesano era presente al tentato mentendo e, se non passa guai, il mentata dai piccoli fatti o dalle ipo- ■ ■ scheda informativa (vedi Al- «Ucc». La dichiarazione di estra- omicidio di Lenci? A sentire lui sì, minimo che succede è che non se tesi di reato. Forme aggregativee ■ ■ fabeta n. 57) sul processo in corso neità a un'accusa è elemento fasti- perché così confermò al giudice ne tiene conto. rotture, e"ori e speranze, miti e ■ ■ a Roma e denominato «Formazio- dioso e in ogni caso irrilevante se istruttoredi Torino nel 1980. E tutti Terzo punto: il concorso mora- paure, hanno avuto lapossibilità di : ■ ni comuniste combattenti Prima altrimenti codificato nelle carte dentro Prima Linea si chiesero co- le. Ne sanno già qualcosagli impu- dispiegarsiper fornire a chi ne ha ■ ■ Linea», sono purtroppo risultate istruttorie. L'Accusa, quella con la me mai si era potuto addossare un tati delle Ucc, cheproprio in questo voglia, dentro quell'aula e fuori, il ■ ■ assolutamentefondate. maiuscola, quella rappresentata reato così grave visto che lui non mese vedono il loro processo alla quadro di un fenomeno sicuramen- ■ ■ Il dibattimento si svolge nelle dai pubblici ministeri o dai giudici c'era - come chiariràMutti, grande verificadell'appello- e ci si augura te drammatico ma le cui responsa- ■ : nuove aule limitrofe al carcere di istruttori che hanno appunto istruì- pentito di PI, autore materiale di che si abbia almeno su questo bilitàdifficilmente sono soltanto at- ■ ■ Rebibbia, in un'atmosfera di asetti- to il processo, è intoccabile. La ter- quell'assurda e feroce azione; così aspetto un'inversione di tendenza, tribuibili a quanti oggi si trovano ■ ■ ca separatezza dalla città e dove zietà delle corti è roba d'altri tempi; -~-..·, ., .'./,. .· cheper molti vorrebbe dire: assolu- dietro quelle gabbie. . ■ ■ raffinate tecnologie• di controllo, qui si bada al sodo e badareal sodo 'Jfl~~~~~~R!: zione. Ma qui, in quesio processo, . Così, la tematica della «dissocia- ■ ■ porte blindate e metal detector si vuol direpedissequa ratificadel già _. ··,,O è l'elemento di fondo. Appare evi- zione politica» ha riacquistatovoce ■ ■ coniugano al farraginoso meccani- detto e scritto. : •:_ ·/··· > dente, quotidiano, che laddove non con tutto lo spessoreche le viene da : ■ smo della ricopiatura, in libroni Secondo punto: i «pentiti».Sono •_.:'- - si raggiungeun imputato con prove quanto in questi anni ha determina- ■ ■ danteschi, degli estremi dei docu- guardati con una sorta di disprezzo )?/; ~ decisive, laddove c'è l'incertezza o to all'interno delle organizzazioni ■ ■ menti. Salvopoi restareintrappola- e diffidenza e, fin qui, transeat. Ci • •• • Z addirittura l'estraneità, si può esse- «combattenti»e nel carcerario.Re- ■ ■ ti, come è successo, nel grande re- è difficile difenderli da queste scar- •. ~ re tranquilliche c'è il concorso mo- sta l'inte"ogativo sul come e quan- ■ : cinto, il primo girone, perché ma- se espressioni -di simpatia. Ma ciò .•. > raie. Non si sfugge. to questa Cortedi assisevorrà rico- ■ ■ gari l'addetto a quei cancelliha ri- che è più curioso è che, comunque, ~ In quest'aula il dibattito sulla so- noscerla, come altre Corti hanno ■ ■ tenuto un giorno che, a una certa non possono modificare il già det- ~ luzione politica, lo scioglimento già fatto, pur in presenza di un ■ ■ ora, chi è dentro è dentro e chi è to, cercaredi darne una diversa in- delle organizzazioni «combatten- meccanismo legislativo ancora ■ ! ~t2f ~{i~~IZi~ iii ~;;;r ~!f-~il;.;f { '.jJt1~r~~'In"-ré'iE ~t?~::=~:=~~ ~iii~T,]J i ■ aprile») a tentaredi capire cosa sia quei giorni, di quel fatto, di quella ~ queste udienze, di cui molti mor- Il processo dovrebbe chiudersi ■ ■ successo in questi anni o cosa sta o quell'altra riunione. < morano esseregli esitiprevedibili e entro l'estate. Speriamo di poterne ■ ■ avvenendo in quellegabbie, quali i Ci ha provato uno minore, Lino U scontati, la deposizione di due noti dare un commento in cui registrare ■ : processi interiori, singoli e colletti- Jacoangeli, a far capire come in Disegno di Mario Dalmaviva dissociati, Roberto Vitelli e Norma elementi di un'inversione di ten- ■ ■ vi, quali i mutamenti, i processi au- quegli interrogatorisi poteva essere Andriani. Bisogna almeno ricono- denza che dimostri come l'esigenza ■ ■ tocritici e la faticosa ricostruzione molto poco precisi, perché il mec- come oggi lo ribadiscesenza incer- scere alla Corte di averli ascoltati di una soluzione politica abbiafat- ■ ~ ■ di una storia. Così, Il manifesto a canismo stesso non lo consentiva e, tezze, senza sbavature, in Corte di con attenzione e curiosità. D'al- to breccianellapur giustificabileri- ■ e:: ■ parte, silenzio stampa; in modo stretti nella morsa tra il non essere assise. tronde, come si fa a essere inquisì- gidità della magistratura. ■ I ■ che scorra nel più indolore silenzio ritenuti attendibili e quindi non ot- Ma per il presidente c'è qualcosa tori contro chi riconosce le proprie Centro_di documentazione : ~ ■ uno dei processi più marcatamente tenere un giorno i benefici di legge che non torna, e naturalmente - responsabilità, parla di errori, ri- sulla legislazione d'emergenza ■ ac ■ «emergenziali»e in cui gli interro- e l'essere imprecisi o arruffare ipo- dopo che Mutti ha per l'ennesima costruiscela storia non con l'ottica ■ ~ ■ gatori, siano essidi imputati, impu- tesi al posto di certezze, beh, si sci- volta ribadito la sua versione - in della responsabilità del compagno Collaborano attivamente al Cen- ■ ~ : tati «pentiti», testi o parti lese, ri- volava spesso su questa china. modo suadente lo avverte:«Questo ma con quella delle tensioni ideali, tro tra gli altri: Franco Russo, ■ J ■ portano a un climapiù da commis- Tuoni e fulmini, anzi: precise mi- anche al fine di valutarequello che e soprattutto non chiede nulla in Massimo Cacciari, Luigi Saraceni, ■ b< ■ sariato di polizia che da aula di nacce, perché pare che i benefici di lei ha detto o quello che lei sta di- cambio, non sconti di pena da ba- Rossana Rossanda, Luigi Ferrajo- ■ ~ ■ giustizia. leggeli si conquisti non tanto con la cendo». Bel pastrocchio; episodio rattarecon responsabilitàaltrui? li, Mauro De Palma, Augusto Illu- ■ i: ■ Tre, a grandi linee, le costanti di veritàquanto con l'aderenza a quei Albesano aparte, quando il «penti- Così, per un attimo, la storia di minati, Gianni Giannoli, Laura ■ ~ Lquesta Corte di assise, la stessache colloqui, spesso intimi, avuti con to» modifica una versioneo scagio- quegli anni ai Castelli romani e Barbiani, Papi Branzini. ■ ;i ........................................................................... ~

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