FabioPusterla. i ~ "5 2 5 _§ Le parmtesi L'erosione cancellerà le Alpi, prima scavando valli, poi ripidi burroni, vuoti insanabili che preludono al crollo, gorghi. Lo scricchiollo sarà il segnale di fuga: questo il verdetto. Rimammno le po2ZC, i montaruzzi casuali, le pause di riposo, i sassi rotolanti, le caverne e le piane paludose. Nel Mondo Nuovo rimarranno, cadute principali e alberi sintattici, spene certezze e affermazioni, le parentesi, gli incisi e le interiezioni: le palafitte del domani. Bolkttino stradale Ddesolante inverno sbraita fuori e non tintinna di slitte e renne, ma )µpo f;lmelico fruga poltiglie i! foglie cartacce cartocci di bucce d'arancia, si andrà (cupi) raschiando !}ellafanghiglia la gola, sputacchiando (attaccati al freddo, da lui sostenuti) su crinali di bestemmianti montagne: C.ornodi Gries! Pizzo di Oaro! (o ancora: Pontresina! Diavolezza! Piz Lagalb!) Ddesolante inverno ulula fuori o anche dentro che è un buio quasi pesante, e posa ghiaccioli inattesi su cornicioni e barbe (e inquietanti formule sui vetri) e rugginosi automezzi (trax, containers, Trr in ringhiante parcheggio, la berlina del Fiihrer recentemente vista su foto in periodico nell'altra attesa, dal dentista, l'automobile da corsa coi serpenti sul cofano, argentei). Sulle murate del castello, mettiamo, l'intabarrato appare, getta uno sguardo di sotto, accenna un passo di danza, dei preliminari, corre sul posto. Batte le mani e rientra. D desolante inverno abbaia sempre demente cagna: uno lo sente se tornando, sgombra la strada diritta, l'ora non tarda, con una mano sul volante voltandosi, preso da raptus, giunto all'apposita piazzola accosta, piscia dal monte delle Ceneri nel vuoto (in faccia l'altra sponda del nulla) e riandando, soddisfatto il bisogno, allacciandosi, all'auto, come per infantile curiosità, restando un attimo sul ciglio a contare gli altri che sfrecciano, sentendo tra i rombi l'afflosciarsi delle spalle, gli occhi in progressiva torbida dilatazione, ricordando il mattino, la partenza (e «non sei neanche più capace di fare un abbraccio») e ancora pensando di dover scendere l'altro versante, scegliere tra sinistra e destra all'ultimo bivio, incanalarsi quindi in autostrada, per perdersi poi intorpidito nella sigaretta, nel rito del sole calante .... Poesia dal Canton Ticino Si sarebbe tentati di pensare che un poeta assomigli in qualche modo di necessùà alla sua terra, ne abbia virtù e vizi; invecenon è quasi mai cosi, ogni paese è ben rappresentato da qualcuno diverso, che si offre come campione speculare, facies quae videtur inversa, direbbe A/ain de Lii/e. Dal Canton TICÌIIOp,aese faJto di banche, luoghi turistici, pubbliche difese di un conso/aJorio dialeno, ecco venire un giovane poeta, Fabio Pusterla, nato a Chiasso nel 1957, nervosamente insoddisfatto, sospettoso dell'ordine tecnologico, un poeta dalla fantasia ironica e trasgressiva, che dentro le acque del placido lago vede carcasse di annegati e sulle autostradepanoramiche automezzi rugginosi e fantasmi di veicoli nazisti sfreccianti. Laureatosi in Lettere a Pavia, docente alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona, per ora Pusterla ha pubblicato solo otto poesie sulla rivista ticinese Bloc Notes (n. 4, 1981), estratteda due raccolte inedite: Tredici quadri o anche di più (1981) e CatarifranParadiso, caprino, cavallino Io credo che un vecchio da qualche parte immobile sul quai (scura ombra antistante l'acqua marcia) in bilico sul margine, dove straborda l'onda al passaggio di parodie di navi, un marinaio d'acqua dolce, cupo turistico Caronte lungo il golfo, guardi la sera il lago. Da impronunciabili presagi apprende che da sotto (egli sa) usciranno. (I pochi morti annegati non vengono di solito tratti in superficie: correnti ignote e mobili fondali, lucci, alghe incolori arrestano il transito dei pallidi). Verranno una nottè inattesa e prenderanno •possesso della citti: nerastri·, untuosi; le algose chiome sciogliendo; ·a sconvolgere verranno, per tingere, infine, &catrame i rami, e benzinose essenze. Per l'abolizione dellastoriaantica nelle Scuole ticinesi Credo che sia troppo tardi (tra venti caldi e sabbie) per evitare il disastro - disse Assurbanipal con muta cuneiforme disperazione a Tecnes lo scriba. E rimase nella sera sabbiosa assorto da Ninive guardando l'infinito contro le orde guerriere le onde del Tigri i mattoni affioranti (i libri) il rotolio dei secoli l'obllo. Heteròptera O anche quando vengono - le lunghe code, i ranghi, e le frotte impazzate, intristite - patetici, anacolutici, eci snodano i serpenti sintattici, malefici crotali, a voce o in bollettini anastatici, giocandoci poi come gli acrobati - gli applausi i panegirici i grafici economici i tagli indispensabili alle spese sociali i purtroppo inevitabili sacrificifamelici, energetici questi cari politici. genti (1981-82). 1 testi qui editi provengono da altraserie, intitolata Situazioni grosso modo immagini e de/l'ultimo Montale, mentre collegail giovanepoeta svizzero ali'ironica eticità di una certa Padanarie, del 1982. nia, è da lui sentita come una sorta li pensiero dominante di Puster- di felice gi-avitazione. Quando il la è che gli uomini hanno fallito probo ordine elveticogli si configunella scommessa con la vita, dai ra un intralcio, un ostacoloa intentempi della «muta I cuneiforme I dere il senso delle cose, Pusterla disperazione» di Assurbanipal, in non indugia a sovrapporgli immaPer l'abolizione della storia antica gini «altre»per continuare a rifletnelle Scuole ticinesi, al tempo at- tere senza intralci, ora con ironica tua/e dei «famelici, energetici»poli- grazia ora con graffianti congettutici, il cui fa tuo ludismo oratorio è re. mimato in Heteròptera con un gioco di ossessivi sdruccioli allitteranti. La presenza in Pusterladi PariMaria C.orti ~ '-!~--_.._.._..,.,,..._. .._.._.._.._..._.._.._._.._.._..._...__.. ,..._._. ..._.._.._._.._.._. ..._.._.._._.._.._. .._.._._.._.._.._. ..._._.._.._.._..._. ..._._.._.._.._. ..__..__ . _.._.._.._. ..._._..._.._.._._. ..._._..._.._.._. ..._.._.._._.._.._. ..._._..._.._.._..._..._._._.._.._. .._..._.._.._.._. ..._._..._.._.._. ..._...__.._.._.._. ..._._..._.._.._. :_..., Bìol10ecag1 ob1anco Pietro lngrao TRADIZIONE E PROGETTO ■ Riforme I p,ot., .. ,.._, L 7.500 Eugenio Garin TRA DUE SECOLI Socialismo e t1i-t1a In Itali■ dopo l'UnHi •Elll...i15o, L 22.000 Hans-Ulrich Wehler JOrgen Kocka SULLA SCIENZA DELLA STORIA Storiografi• e aclenn sociali ■Puaato • prnentel1 h, L. 20.000 Walter Korpi IL COMPROMESSO SVEDESE 1932-1976 •Put•lo • preHnlell•, L 22.000 . Marcello Fabbri L'URBANISTICA ITALIANA DAL DOPOGUERRAA OGGI ■ FUOfl cOllana•, rii., con lii., L 48.000 Paolo Perulli Bruno Trentin (a cura di) IL SINDACATO NELLA RECESSIONE Modelll e tendenze delle politiche contrattuali In Occidente Saggi di Dal Co Rolller Alt Hoffmann Altvater Rosanvallon Zaritian Moynot Sisson Sassoon Priore Hedborg Vandermlssen Della Rocca Tel6 ' Carrleri Donolo Reglnl Giugni Baglloni Chiesi M;irtlnelll Accornero ■ MOYlmenlo operalo/74•, L 18.000 Giuseppe Richeri,· • L'UNIVERSO,.TELEMA'r19O ■ OlaaensU122•, L &.000 Robert Havemann DOMANI La società contampor■nH al bivio: distruzione o Utopia ■ Olsaensl/123•, L 8.500
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==