Supplemento letterario - Alfabeta n. 50/51 - lug.-ago. 1983

Patrizia Vicinelli Onero, la fllp ........................................................................ [I] SCOPPIANO COLTELLI ALL'ADDOME PARALLELAMENTE TllAFORANDO COLPISCONO ,QUELLI CHE MEDITANO E QUELLI CHE COMPIONO TOBIA, CHE ERA ANCHE UN CONTADINO, PENSA: LOllO IN SE' -COSI' SI ESPIIJ!SSECOMPIUTI (NON ERANO MALE) •MA QUELLO CHE ESSI RAPPRESENTANO: (ESECltABILE ... OLE') E SENTI' IL BISOGNO DI DIIILO ... PEll LIBERAIISI COME DELLA COLPA DOPO PEllCHE' JIINCHE LUI L'AVEVA COLPITO ... el patron de la farma AVEVA PRESOPARTE ECCETEllA, ECC... una revolucion pequeiia A TUTTI llJVOLGENDOSJ COSI'' per EZEQUIELE, venne subito spiccato il mandato (( di cattura)) e cominciò L'EPOPEA DELLA SUA FUGA abitava un paesino del Nord, all'estrema periferia in the country, rispetto alla CAmALE CENTRALE del 3° PIANETA DEL SISTEMA s. della Galassia N. la nostra. Come? disse, MI HAI TllATIATO MALE, IL MOllVO CE L'HO eppure L'E' UN PRETESTO (comunque valido per uccidere) a) come cittadino di quel regno, anche volgarmente, la sua patria, aveva il diritto di fuggire tanto più che si pensava, pardòn, si sapeva, INNOCENTE (voleva versare [Il] Entrando nel maledetto cesso tenuta a bada dal gendarme cattivo «L'USCIO LO VOGLIO APEllTO!» grida il maiale «PEJtCHE' SA CHE FUGGlllA' LEI DA SOLA NELLA NOTTE» aperta st', sr',s1' FINESTllA APERTA, non c'erano sbarre, SI SLANCIO' FUORI FUORI C'ERA LA.LUNA [IIl] Al PESCATORIDI PERLE S.P.L.A.S.H. (a LAS PALMAS) NEL MARE per la sua fuga all'estero? EXTIIA+TEllJlESTII) SI SLANCIO' FUOaJ (FUOaJ C'ERA LA LUNA) SLACCIATI b) era vero - forse - che fosse dorata? c) durante i tempi della sua latitanza, ci stava scritto sul copione - dopo DIKETTAMENTE SOTTO UN'AUTO CHE PASSAVADI LI' PEll CASO, CHESIFEllMO'SPAVENTATA (UNA GIOVANE DONNA) NON DAL PESCECANEDA UNA MUTA IN COLLEGIO un contadino, ovunque andasse, come lui, trovava i compagni di classe AVllEBBE VOLUTO INVEllO NON APRI' NEPPURE IL FINESTRINO MA amici DI DELFINI BLU PRIVILEGIATI ,strinsero la mano, OHLLALLA', ·che CIVJLTA', a volte UNA PAJlOLA MAGICA CATTOLICA (UN'INTUIZIONE) USCITA QUASI A CASODALL'ANGOSCIA PAUllA FETENTECHE CONTll' "'1-!IEllI ·.NO AGLI ZAJl!- ... disse :' (ealtreci>se).:. :-- ,.ALL'ABBAZIA! ALL'ABBAZIA! • ..senza un senso esatto del per,ché si incammfriarono. ·- - Andando, fra tutte quelle farfalle variopinte, cQ_espesso strisciavano sul viso, si accorsero ben presto che molti altri stavano marciando in quella stessa direzione; per cui, si convinsero, qualcosa doveva esserci da fare quella notte ali' ABBAZIA, e già un indizio sicuro era quella fitta pioggia di farfalle, che faceva tornare a certi ricordi di altre vite, di altri mondi vissuti e adesso irraggiungibili. Bisognava giusto venire fino a ll, dentro la putredine della giungla, per non ~re raggiunti dai ... ma non se111pre da mangiare ... ... ALLORA? : DUE ROBOT ,_ LO SOLLEVARONO IN ALTO LUI ERA TUTTO CONTENTO PERLA NOVITA' CHE GLI ERATOCCATA POI LO MOLLAllONO AHIME' UN TONFO IN BASSO DAL TRENTACINQUESIMO DI NIU' IORX DABBASSO' INVESTI' UN CAMION DELLA llANK XEllOX IL CUORENON BATTE PIU' DISSE IL PRIMO FLIC CHE EllA NERO CHE LO TASTO' SOPllAGGIUNTO... medioevo era, fendeva con grida inumane tutt'intorno con la sua spada LUCCICANTE, con balzi immondi, MA NON SERVI', APPUNTO. v_JALIE CONTROVIALI A TORINO LUI LA VEDESSESPAllASSE ECCETEllA... 'LA RIPllENDESSEJlctlNS<>kMA; ' GlllATO IL PRIMOANGOLO BUNUEL DELLA VIA LATTEA POllTIEJlA APERTA SALE SU: (CORllENDO) «PORTAMI DA QUEST'AMICA VOLA» ECOSI' FU. 6 (SEI) sei QUADRIFOGLI in IO (dieci) DIECI MINUTI IN UN LAJlGOCAMPO DI TRIFOGLIO ALLA PERIFEaIA DI MILANO D'AUTUNNO QUEL GIORNO APPUNTO E PEil LEI ERA LA PRIMA VOLTA... C'ERA L'AMICA CON UN VESTITO NUOVO DIECI MILA LlllE UNFOULAllD UN ALTRO POSTO. IL GIORNO DOPO A MILANO Cl FU ANCHE UN BUCO PEll LEI. E TUTTI SI CONGRATULAVANO. ERA PUllTIJlTAVIA UN INGUAlllBILE JlOMANTJCO. - QUI NIU' IORX, Le formedell'011Rrvazione diretta (una corrispooclenzadi aHabetid) Cara Patrizia Vicine/li, di esperimenti ne hai fatti tanti e sei ora acutissima. Mi piace il tuo. libro del '77-'79 - con lavoro interrotto - per la sua carica di vitalità anarchica quotidiana, con la grandezza del gesto e dell'intenzione e dell'attraversamento rivoltoso • di energumeni pallidi e sfortunati, o veementi, sbandati, maledetti e festosi, che vi suona dovunque, con tamburi e con trovate di trasformazione dell'identità. E con luoghi di macerazione. È un poema dell'epoca passata, usando tu l'osservazione pericolosa... C'è anche quella scientifica, e la visionaria... Le tue pratiche di maga dopo il '65 e quindi le tue fughe dappertutto sono un tuo modo di essere... Durante queste si scopre tuttavia che tu ti servi ancora dello sporco BENEDETTO FIGLIO, io che non ti ho conosciuto a PORTAPORTESE, le tue motivazioni più intime le conosco, e so cosa ti muove a vibrare una coltellata all'addome a un amico che muore POVEJlACCIOLUI POVERINOTE E DISGllAZIATO. - tipografico, e ti credi in dovere di continuità verso di te e i tuoi famosi giochi letterari di adolescenza, dopo il Gruppo 63... Ma oggi con i tuoi scatti incandescenti, e il timbro fluttuante, ora tu non dovresti tri• tarli così, a mio parere... Ci sono effetti grammaticalisuperflui ... Ma si scopre che c'è un'operazione in più: quella degli unici, delle pitture, dei collages, nella speciegrafica e stratificatadi Villa, eccetera, non poesia visiva (merde), ma proprio ghirigori... Ora purtroppo questi vanno alle gallerie; gli altri al tipografo. Devi decidere tu. In attesa, io ta' gliuzzo in frammenti le pagine 22, 23-24, 27-28 (I, Il, lii) della terza parte. Per dare un esempio ricavato dalle bande strane delle tue righe perverse. Riprendi il libro in mano, amen. E il Tobia già contadino (quindi operaio-massa alla catena) fra scontri e guai, e la pateticaf anciullafuggita da una finestra di un cesso, verso il lavoro del prato, hanno un loro valore che è connesso alla memoria recente, sono casi esemplari della «passeggiatadello schizo» che leggevamo definita nel1' Anti-Edipo in quegli anni... Ora, fra i recentissimi interessi complicati con l'antropologia (pur miei, già) e i vertiginosi esercizi verbali per salvarsi la riputazione, oggi nel corso cattivo delle direzioni editoriali, ciò vale tutt'insieme a contraddire la maniera, il classicismo, laperdita del moderno. E ora sembra che «sinistra»e «ricerca»ricominciano insieme. Francesco Leonetti Cara Lea Vergine, è bene che, mentre peregrini per l'arte, per gli oggetti straordinari delle tue mostre storiche, tu tieni dei quaderni non solo relativia ciò, ma al motivo complessivamente straordinario: l'indagine nei quartieri, nelk pratiche, nei parlanli... Questa è una letteraturada proporre oggi, con lasua virtù di esperienza connessa alla teoria... Così come fai. Mi sembra che tu viaggi in un paese sconosciuto. E che la tua patria è negli anni venti, con in più Sartre, fra l'Avanguardia (Espressionismo compreso) che non è più accettatanella sua stessa definizione, e la Gauche (non più, idem). Ma questa è la nostra sorte, forse... Tu vai per fare introspezioni nel terzo male grave dell'umanità, lo Stalinismo; terzo, io dico, dopo l'Impero e dopo la Chiesa, che sono mali antichi nelle origini... Ora, l'osservazione direaa che tu consigli - intanto che nomini i nomi della patria - è il senso giusto che ci rimllne. ( lo ho varie riservesul linguaggiocome esseree sull'artecome -Bibliotecag1obianco dimora, che sono tesi heideggniane stnlle). Tu ossovi con precisione sobria; e in patria porti Szpakowslà, 6 disegni, intanto. lo mi chiedo particolannenJe: e quelli che «pregano», anche studenti, sono quelli stessi di cui dici, distintamente, «genie che confabula», poco dopo in Santa Croce? o non sarà invece Santa Croce come un cimitero, infine, che è pur buono per gli amanti e per i congiurati, e tuttavia essi non sono morti? ma congiurati, in un certo luogo? Nel tuo taccWJW,nel tuo sondaggio, in breve c'è tutto: anche questa differenza, mentre i militari sono dovunque. Il tuo discorso, come il mio, oltre che contro il militare, è contro l'ermetico e contro il moderato, mentre la patria è una grande fatica: perché ancora sia, nonostante l'invadenza del sacro. Questa è la nostra sorte. Francesco Leonetti

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