Alfabeta - anno III - n. 21 - febbraio 1981

Slllla testa triste come colui che si pone terzo vendo la testa per delitto d'assenza e il cane si siede fuori dallo specchio di dove il riflesso si scopre nell'assonanza al rimosso quando raggiungi una testa, pensa con la testa quando non raggiungi una testa, pensa con l'esempio t t s e a una «t» conquista facendosi bassa una «t» conquista essendo bassa le r iconosco : riconosce r le due «t» in una testa in una: e una seduta sicuramente che siede l'angolo, e la riconosco sicuramente a sedere di lato: e l'altra chiusa malinconicamente a chiudere il quadrato, e la riconosco malinconicamente a chiudere il /aglio: «I» chiude che «t» mai apra tanto più di sillabe il tuo d'oggi d'una ed altra oscura testa che come cava non lascia lingua ma t'dindon'na la mano in t la con'na la parola «sopra» è caduta troppo in basso, la parola «souo» è in basso, amo peuinare queste «t» per uso di linguaggio cenare a credito nell'area di un reuangolo penetrare ogni imervallo amo svenire sul linguaggio con la mia lingua chiusa dalla figura della lingua, la pagina ap~rta porta il panico in bocca e mai potrebbe essere limite amo coltivare il linguaggio di luogo lì linea e labbra in acqua là vento e luogo in volo èkko la calma del dente qui si siringe alla bocca quindi si china nel morso della lingua ieri come oggi senza frase tra le frasi a testa una bocca a linea un fiume a stima di sorriso auesta il cammino vidigli le gambe in su tenere una bianca e una di rossa ma cercando una sintassi assolata come svegliarsi mi svegliai la vocale chiazzata d'inchiostro chiusa 1:1ellsatretta preposizione che naufraga declina la resta si sarebbe deuo a voler dire: bella, assolata affiuasi sintassi escluso i sostantivi astratti ( ( s e a il duro arresto della «s» scopre lo spostamento del/'es nella fissità del «se» come se fosse smagrita scheggia che si morde fredda nello spazio bucato di un angolo retto il suo «arresto» corrisponde al/'«arresto» preso nel suo significato riflessivo di «arrestarsi», punto d'incontro di tuuo-souo-la-testa: linea reua che non si cintura in esodi diametrali s e linoDilallo scosceso «se» nel cui vasto se no dura congiunzione erbivora porta inciso l'anagramma di chi alla testa es tende quel che è assenza «se»: avaro di realtà nel/'acqua cava del nostro linguaggio se ci si afferma, non si manifesta con le congiunzioni streue non si cammina ( ( s e a ti ho cercata al di sopra delle spalle ge/lando le dita nel sonno, dove la lingua somiglia temibile ad una stagione cava del sogno ma se scrivo testa non è perché vediare la mia tes/a io la invento la resra e geuo dal suo occhio vuoro un vuoto un po' più vuoto di ruuo l'alrro vuoto ciò non impedisce all'altra tesra di esisrerenel suo posto di testa alla «a» il linguaggio della «a» alla «e» il parlare della «e» vocale e vocale nella resra una vocale riconosce la mappa della testa vocale e vocale vicinale vocale a vocale dipendeme la «a» può coprirla la «e» può sostenerla nel due non c'è dualità una vocale si cifra della sua molteplicità una testa della sua unità une tete d'effroi'd s'abrite j'aime une «e» bleme e ve une tele brève ève après la «b» se rève rèv rè r à terre la féte qui e ve ève rève crève rève ève ve e chercher dans la tete la p'tite bete ( ( s e a A,a? se discutiamo l'improvviso non riusciremo a trovarla lei nasconde un corpo ma rivela un'ombra test:a la natura della «a» è di parlare della «a», ciò favorisce la «a» di esistere nel suo posto di «a» la «a» che «sa>non parla la «a>che parla non «sa> la parola che «sa>non gioca la parola che gioca non «sa> apparentemente appare e mente àpparentemente lenta appare lentamente apparentemente lunga appare lungamente apparentemente lontana mente lontanamente apparentemente appare e mente A,a:a. la «a» si auende in distonz:a e pensa anche o lasciarsi e scrivere che i sogni siano distanti o aperti di u dirsi ( ( io omo s e a ( ( s e a tu mi ami io ( t' s e omo la testo si sogno tuuovia «la testa che si sogno» è una frase grammaticale ma «la testa che si sogno» non è un sogno vuoto lo testa è il nome tuuovia la testa che si nomino diventa misura, la testo che non si nomina diventa capo la testa si sogno: la testo andrà riscritta con «e» se la testa sognato è plurale il verbo può essere scritto «si sogna> se la testa che lo precede è singolare; ma dovrà essere riscrillo «si sognano» se la testa precedente è plurale «allora si sogna> «ora si sognano» alloro con «a» né «a» con allora ora con «o» né «o» con ora allora «né» con «e» la vecchia lingua abbaia la vecchia vecchia lingua abbaia abbaia tanto più di linguaggio il suo d'oggi il sogno per un esercizio di vertigine «(» se nella prima leuera si teme «e» se nella seconda lettera si estende «S» se nella terza leuera si sente «t» se nella quarta lettera si tace «o» se nell'ultima leuera si apre nella lettera seguente si cancella

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==