Alfabeta - anno I - n. 2 - giugno 1979

SAULFRIEDLANDER STORIA E PSICOANALISI pp. 216 - L. 13.000 • COMPAGNSOCNHNEIDER VONBRAUNBENOISRTAJCHMAN CALLIGAMRIASRTI VIKARKIZER CRITICAE STORIA DELL'ISTITUZIONE PSICOANALITICA pp. 208 - L. 13.000 • FAGES STORIADELLA PSICOANALISI DOPOFREUD pp. 316 - L. 18.000 • ARIETI LEVICISSITUDINI DELVOLERE Presentazione dell'edizione italiana di G. P. Meucci pp. 260 - L. 15.000 CAPPELLI «Indiscipline» direttore Pietro Bellasi novità LA VIOLENZA E LA CITTÀ a cura di MICHELMAFFESOLI con interventi di G. Balandier, G. Durand J. Freund, C. Rath, P. Sansot volume primo Il luogo della violenza volume secondo La violenza e Il suo scarto volume terzo Derive della violenza àasetmo I. 2.500 al centrodel dibattito politicoe culturale JEAN BAUDRILLARD ALL'OMBRA DELLE MAGGIORANZE SILENZIOSE L. 2.500 DIMENTICARE FOUCAULT L. 2.500 gli altri volumi pubblicati BATAILLE,Teoriadellareligione/ BIGALLI,Filosofi senza contratto / CLAIR,Marce!Duchamp / FAYE, Criticae economiadel linguaggio / GATTEI,Soggettie assassini/ GORZ, Ecologiae politica / MAFFESOLI,Logicadel dominio I SCALIA,Lamaniadellaverità. Dialogo con P. P. Pasolini siderazione proprio per Mario Alicata. allora. al tempo del Politecnico da me come da un'infinità di vittoriniani di stretta osservanza tanto visceralmente odiato. Ad ogni modo da una certa pagina in poi ho lettolntellellualie PCI 1944/1958 come una sua epopea, un suo ciclo leggendario: e. infatti, Nello Ajello cita una grande quantità di suoi interventi. per dirigere. reprimere. redimere l'intellettualità italiana portata a volte deplorevolmente allo sbando. Mario Alicata meriterebbe proprio una trattazione a parte. È stato il nostro Zdanov, e bisognerebbe ricordarlo in una biografia almeno ponderosa come quelle che vengono dedicate attualmente ai ras del fascismo o ai cantautori. L'uomo non fu affatto trascurabile, da Primato a Rinascita. I ntellettuali e PCI 1944/1958 si arresta opportunamente all'immediata dopo-Ungheria e al grande esodo degli intellettuali che non si ritrovavano più a proprio agio nelle file del partito. "Mai come ora," annota Nello Ajello. "gli scrittori vogliono sentirsi liberi da correnti e da impacci corporativi. Del resto, come osservava Forcella, sia nel PCI sia fuori, nessuno è più tanto sicuro di aver ragione; e i germi del 'mal d'Ungheria' si annidano dovunque. Per gli intellettuali comunisti più sensibili è un momento di delusione e di cautela. Si scopre che a un partito con quelle tradizioni, quella storia, quel tipo di presenza nella società non basta per sentirsi sciolto dal giuramento un'unica cerimonia di ripudio o una semplice dichiarazione di autocritica. Occorre sciogliersi ogni giorno un po', col pericolo di venir considerati spergiuri da una massa di militanti alla quale per troppo tempo si è predicata la fedeltà come valore supremo. Comincia nel comunismo nostrano la politica dei piccoli passi verso quella vita italiana che, dopo il XX congresso e prima di Budapest, sembrava così vicina. Forse, i passi sono troppo piccoli e non sufficientemente rapidi; forse non si può fare altrimenti se si vuol evitare di cadere; forse l'attribuire alla 'base' persistenti umori conservatori e filosovietici vale come alibi per giustificare, troppo a lungo, lo scarso coraggio dei leader [...]." Insomma, Nello Ajello non considera ancora i comunisti italiani uomini come tutti gli altri. Appartenendo agli intellettuali comunisti meno sensibili, io non so se rallegrarmene o rattristarmene. Penso che, tutto sommato, mi convenga rallegrarmene, perché tutti gli altri italiani non sono poi tanto rispettabili. E poi a non essere come tutti gli altri italiani. si continua a godere di questa situazione particolare di essere l'argomento di u~ilil.Ìle profluvio di studi. Non vorrei che \li e_assasseinosservato lo sfavillante libretto di Daniela Pasti/ comunisti e l'amore. Dopo aver esaminato a volo d'uccello i rapporti uomo-donna nella rivoluzione comunista russa per approdare a quelli della non rivoluzione comunista italiana. Daniela Pasti ci intrattiene sul contrasto tra l'ipocrisia della lotta ufficiale comunista per la salvezza della famiglia e la pratica privata dei leader comunisti. Ecco. a esempio, la storia di Palmiro Togliatti e sua moglie Rita Montagnana: 'La verità. è che quando Togliatti torna in Italia nel 1944, accompagnato da Rita e dal figlio Aldo, il legame che unisce la coppia si è già molto attenuato. Il capo del partito ha avuto alcuni incontri sentimentali a Mosca: brevi avventure che non hanno lasciato segno; a Roma poi si mormora negli uffici della direzione, sulla rapida carriera di un funzionario del partito marito di una compagna giovane e molto piacente. Rita tuttavia è ancora la moglie nella sua veste ufficiale. Come tale, come donna più autorevole del partito pubblica un librettino che racchiude oltre ai suoi pensieri quelli del PCI sull'argomento di cui dice il titolo: La famiglia, il divorzio, l'amore (nel pensiero delle donne comuniste) [ ... ]. " Rita Montagnana era, è chiaro, contraria al divorzio. Faccio rispettosamente osservare che parlare a proposito delle avventure di Palmiro Togliatti a Mosca di "alcuni incontri sentimentali" è riprendere il puro stile dell'Oggi di allora, quella lingua che una volta o l'altra un filologo di vaglia dovrebbe esaminare, soprattutto a causa della ricchezza degli eufemismi . Nonostante il cosi umano divario tra il pubblico e il privato che sicuramente li apparenta a tutti gli altri uomini, i comunisti continuano, evidentemente, ad apparire diversi a Daniela Pasti se no non avrebbe sentito il bisogno di riempire un libro con un certo numero, neppure abbondante, di pettegolezzi e indiscrezioni. Bene, la diversità resiste. Cosi è sperabile che, dopo/ comunisti e l'amore, si abbiano libri come/ comunisti e la cucina, I comunisti e il gioco del lotto, I comunisti e il turismo, I comunisti e il mare, I comunisti e la montagna, eccetera. Per rendere ancora più ghiotte tali pubblicazioni si potrebbero mettere in circolazione, invece che in semplici libri, in dispense con illustrazioni a colori. Luca Archibugi; "Se le parole avessero un sesso." Attori: Paolo Bessegato e Francesca Archibugi alfabeto n. 2, &Jugno1979 eagina 20 \ \ I),'\)\~" V (: \ VI'\ 0h:\ _ .f'\ \'h'\'-\\~\., R I V I s T A s E M E s T R A L E di p s I e A N A L I s I ADALBERTO BONECCHI .Pratica analitica e sovversione del soggetto. ERMINIA LONGINOTTI .Le vicissitudini della domanda in un'istituzione. FRANCESCO PAZIENZA .Matematica di un passo. ANTONIO BARBI .Sofistiche proustiane: una traversata. IVANA CORTELAZZI .Ai bordi dell'immagine. ALEN CARRARO .Poesia. Teatro di un incontro. FRANCO ARDEMAGNI .Pieghe del rituale. exit1. maurizio nannucci/creare l'artista creativo/serigrafia cm 29%250/tela, legno,scatola in lamiera zincata/ 50 copie/r. 150000/ exit2. nanni balestrini&ccrrado costa/la piedra colectiva,canciones con mcvimiento/ pag 40/cm 15%30/160 copie di cui 35 con un'acquaforte di claudio panniggiani/ r. 4000 edizione norma.le,r. 80000 edisione con acquaforte/ exit3. gianni gori/ai margini/libroggettc/ cm 9,5%33/50 copie/r. 50000/ exit4. gianfranco baruchello/aentito vivere/ pag 56/cm 15%24/1000 copie/r. 3000/ exit5. maurizio nannucci/art as social environment/pag 100/cm 15%21/r. 6000/ exit6. gioaetta fioroni/aubitaneità/pag 92/ cm 15%21/540 copie di cui 40 con un disegno. a china di gioaetta fioroni/ r. 4000 edizione normale,r. 40000 edizione con un disegno a china/ exi t7. gianfranco baruchello/la stazione del conte goluchowak;y/pag 30/cm 15%21/ 500 oopie/r. 3rxYJ/ in preparasioner exit8. parte prima1mai cambiare niente.che i cambiamenti acoadono.einfallen.es fallt mir ein.parte seccnda:mai dire mai/ conversazione con george brecht/ di helll'7 -.rt.in/ invi&N le ordinasioni a: exi t edisioni/ viale oraini 1/ 48(:R2 lugo/raveJJD&/p&gaaJDto a •■-o vaclia postale o UHgno bezJDa.rlo/ .,.

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