L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

184 . MICHELE ABBATE libertà, avevamo visto risolversi, durante la comune opposizi~ne alla tira'nnide, le fedi panicol~ri, · quali la democratica o la ~ocialistica, cosi ai moti pratici, che a quelle fedi si sarebbero riportàti, ci sem– brava di dover essere noi a segnare la vià, la grande via del i-in– novamento civile e sociale; ·rioperando su di essi, non col 'con– trapporre· ad eventuali unilateralità vani moniti o altrettali unilate– ralità, bensi surrogandoli nei mancamenti, incoraggiandoli .e µrece– dendoli verso le veraci'conquiste, dntuzzandoli e citraendoli da quelle solo apparenti .. Ci sembrava, cosi, che soÌo un effettivo_, grande moto . ' liberale avrebbe potuto convenientemente esprimei-e la volontà ed attestare la· possibilità che la società Jtaliana qscisse pienamente dal vischio .del fascismo, giacché solo esso avrebbe potuto recare nel paese uria nuova temperie, restituire la fiducia e la pace sociale, av– viare alfine l'amalgama spirituale delle dive~se parti del popolo. Noi non eravamo repubblicani per ideologia, pur riconoscendo neWisti– tuto repubblicano uno strumento tecnico piu progredito ed idoneo ad una società moderna e civile. Giacché la critica di tutte le tra– scendenze, cui l'oppressione statolatra: ci aveva stimolati, aveva,-dis- · ;solta in noi an~he quella, astrattamente razionalistica, dell'ottima forma ·di governo, e ci aveva avvezzi a giudicare del.le istituzioni nella loro realtà storica. Ma, avendo contemporaneamente/ dismesso ogni affidamento nell\stituto monarchico, che attestava con le prove di ogni giorno qual palladio fosse delle libeFtà · popolari, ed avendo appreso a considerare esso m~desimo riella sua r{1altà, nel complesso di azioni e relazioni che l~_~ costituivano, eravamo entJ?ati ·nel con– vincimento che solo superando la monarchia e tutto ciò che 'e!'lsa· rappresentava e t!)telava iri lt~lia si sarebbe rwtuto compiere il primo pàsso .verso l'émancipazione completa del nostro ·popolo, verso la. fondazione del nuovo stato, liber11le e popolare. Per noi; quindi, la repubblica assumeva il valore di· un varco aperto ve,rso l'avvenire, un. avvenire in cui ciascun citt~dino potesse riconosceré n.orì altrove che nella sua coscienza politica la prima garanzia. delle civiche libertà. · Quel che è accaduto dì poi è troppo noto 'ormai. Taluno ogg-i asserisce che .diversamente· non poteva accadere, che. un p,artito li– beral.e~ ·un vero · partito -liberale, ,non sar,ebbe potuto in ~gni ca1:10 ,sorgere' per le 'siiggestioni retrive é . conservatrici risalent~ da Ull _pas• safo· ancora ·troppo recente é · legato alfa medesima denominaiione •. Bibliòtecaç3ihoBianco . ' ,

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