L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

18(} NORBERTO BOBBIO zialismo abbiamo compiuto per proprio conto -là loro strada ed oggi si trovino in differenti regioni ; perché in verità molti di coloro che si professano marxisti sono di fatto giovani hegeliani, assai piu vi– cini al primo Marx, feuerbachiano, che nori al secòndo, materialista e positivista; vivono in quell'atmosfera di radicalismo politico e di romanticismo che li accomuna assai piu al Marx giovane che non al Marx maturo. Esistenzialismo e marxismo in loro si apparentano, perché non si sono ancora differenziati nel loro nucleo originario, ~ lottano entrambi in un atteggiamento di discorde concordia contro la filosofia hegeliana, da cui sono a volta a volta affascinati e respinti . . Ho accolto perciò· con una certii soddisfazione il primo segnale di battaglia contro il furtivo ingresso dell'esistenzialismo nel campo ~emico, dato da Arturo Massolo nel suo articoio Esistenzialismo e borghesismo (in Società, I~ 3, pag. llS-118). Il Massolo. condanna la filosofia esistenziale, interpretandola come filosofia della borghesia, giunta al massimo della sua alienazione dalla comùnità, cosi come era giunto l'unico di Stirner, secondo Marx, all'assolutizzazione del– l'uomo borghese assolutizzando se stes~o. Devo aggiungere, però, che questa interpretazione non ha mancato di lasciarmi molto perplesso. _ NÒn ci avevano già detto, infatti, i filosofi del proletariato, che- il positivismo era una filosofia borgnese, perché era sciatto, senza ideali, soddisfatto di sé ; e non ci hanno ripetuto ancora rec_entemente che la filosofia della borghesia era l'idealismo, perché era ottimista, fi– ducioso nella razionalità della storia, giustificatore. del bene e del male e quindi amorale ? E oggi dobbiamo ·apptende,e che la filosofia -della borghesia è l'esistenzialis~o,? forse perché non è sciatto, né ottimista, ma raffinato e pessimista ; non è soddisfatto di sé né stori– ·CÌsta, ma ansioso e dispe_rato? Dunque 'tutte le filosofie da cento anni a questa parte sono borghesi ? Anche se si contraddicono l'una ,con l'alt~a-? Non c'è' ragione di credere che questo concetto di bor– ghesia sia ormai una rete a cµi, a furia di prendere' pesci in tutti J mari, si son,o strappate ·1e ·maglie, ed ·ora lascia sfuggire ttùto · <JUelloche afferra·? E poi perché l'esistenzialismo sarebbe una filo– sofia borghese ? Forse perché, come dice Massolo, il mondo bor– ghese· è ginnto 'alla piena coscienza della propria antitesi ', è ' con- . sapevole della sua disperata inumanità ' ? Ma ·dove si rivela que~ta ,consapevolezza ? Questo proclamare ai quattro venti la decadenza del Bibltoteca Grno Bianco

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