L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

DI UN NUOVO ESISTENZIALISMO 177 il nio~do piatto ed impersonale della vita borghese, o meglio pie• colo-borghese,. ricalcato sui luoghi comuni e sulle convenzioni este– riori, ispirato da un facile ottimismo e da una scialba retorica idea– listica. Ma non inganni nessuno il significato di ' borghese ' che qui .viene messo in questione : non si tràÙa della 'classe borghese, ma di uno stato di animo, ·c}:ie può dirsi borghe;e perché lontano dagli estremi, medio e quindi mediocre. Si ponga attenzione al fatto che contro qùesto mondo della mediocrità non viene rivalutata la massa, ma soltanto l'uomo di eccezione, il si11golo. La critica esistenziali– ~tica del. mondo ·bo~ghese è una critica da raffinati ; è un· composto di disdegno aristocratico e di dignitosa astensione. Attraverso Hei– degger, e piu ancora attraverso Jaspers, è Nietzsche che parla, non · Marx ; è la dottrina del superuomo., non la teoria della lotta di classe. Del restò, i risttltati a cui giunge il Sartre sono forse molto diversi da quelli di una filosofia dell'uomo di' eccezione, del super-' uomo, dell'eroe? In un suo articolo sull'esistenzialismo (vedi Il Pòlitecnico del 16 gennaio 1946), scritto proprio col proposito di segnare le caratteristiche della pr:opria posizione filosofica_nei con– fronti di quella marxistica, il Sàttre finisce col presentare una con-· . cezione. nettaménte volontari-sti~a della. storia, e di questa storia fa protagonista l'individuo isolato, il singolo, l'eroe, l'uomo insomma '.che non aspetta nulla', -:-- sono sue parole - 'che sa di non avere nessun diritto e·· che nulla gli è dovuto, che si rallegra· soltanto di contare su se stesso · e di agire da solo per il bene di tutti '. La sua in,clinazion·e per una concezione eroica· o aristocratica della stori~, ·e in questo senso. ,genuinamente esistenzialistica, non potrebbe es– sere espressa piu' chiaramente che con queste parole :. ' L'uomo non pu~ vivere. se non ha innanzi tutto capito che non può contare su niente altro che su se stes~o, che è solo, abban.donato sulla terra in mezzo ali~ sue_ infinite· ·-responsabilità, senza aiuti né soccorsi, senz'altro scopo· se non, quello che egli si prefiggerà, senz'altro de– stino· se no,n quello che egli si forgerà su· questa terra '. Si può dunque affermare che l'aspetto decadente dell' esisten– zialismo,' consistente tra l'altro nella interpretazj'One eroica· del1a sto– ria, viene in definitiva accettato, e in questa àccettazione mi par di ved~re di quell'aspétto una piuttosto clàmorosa conferma. Si tratta· di sapere, se mai, •·come il Sartre· abbia creduto di potere, valen-

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