L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

176 NORBERTO BOBBIO dal suo sodalizio, dalla natura del suo lavoro, condizionato persino nei suoi sentimenti, nei suoi pensieri, pure è lui a decidere il senso della sua condizione e di queUa dei suoi c~mpagni ; è lui che · liberamente dà al proletariatQ un avvenire di umiliazione senza posa o di conquista e di vittoria, a seconda che si· scelga rassegnato o rivo! uzionario '. Di fronte ~ questa imppstazione, vorrei quasi diré utilizzazione, dell'esistenzialismo, si affacciano alcune obiezioni. Anzitutto, per quel che riguarda i} motivo polemico anticartesiano, vien fatto di osser– vare che per condurre questa battaglia, a cui sono già state impe• gnate grandi correnti storiche, dal romanticismo al positivismo,- e la maggior parte delle. piu vive correnti contemporanee, dal mate– rialismo storico allo storicismo, non c'era bisogno di scomodare da ultimo anche la filosofia dell'esistenza. Motivi _anticartesiani, o pia precisamente, nel senso inteso dal Sartre, antillumini_stici, sono pre– senti in tutta la storia del pens.iero del secolo scorso : costituiscono, anzi, il filo conduttore di tutto quel pensiero. Sartre, quando con• trappone ad una concezione. analitica dell'uomo la sua concezione sintetica, riecheggia assai chiaramente motivi presenti nel miglior pensiero france.se contemporaneo, da Bergson a Bionde!. .Il suo esi– stenzialismo, ·come,' del resto, tutto l'esistenzialismo franéese, che è. poi sopratutto l'e.sistenzialismo di un letterato e di un. uomo di tea– ti-o, Gabriel Marce! (e si badi che .anche Sartre è prima di tutto un letterato. e un drammaturgo), non si discosta, ma anzi cerca di riallacc_iarsi agli indirizzi piu i:ecenti e piu significativi del pensiero francese, i:il con'tràrio di ,quel· che è accaduto in Italia: dove l' esi• ·step.zialismo è. stato impugnato come-un'arma di combattimento contro l'idealismo dominante e ha ·segnato il punto di una fragorosa rot- tura fra il vecchio e il nuòvo. · .Dopo ciò importa sapere se yaleva la pena di mettere in scena un;altra volta l'esistenzialismo per raggiungere lo scopo che si pro– pone il Sartre, cioè di porre le basi di una nuova concezione del– l'uomo da valere come nuova filosofia del proletariato in contrap• posizione alla filosofia marxistica. Che qualche spunto sociale an• tiborghese si possa trovare facilmente, se pure in forma superficiale, nell'esistenzialismo, non mi pare dubbio : ba@tapensare al tema della banalità quotidiana che Gonti_i:me un m9tivo dipolemica sociaie contro BibliotecaGino Bianco

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