L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

Dl UN NUOVO ESISTENZIALISMO 175 condo la còncezione analitica dell'uomo, propria dell'illuminismo ·astratto, vi ·è una natura umana da per tutto· e in ogni tempo uguale: ' nella società, quale la concepisce lo spirito analitico, l'individuo, particella solida e non scomponibile, veicolo della natura umana, se· ne· sta come un pisello in un cestino di piselli; tutto tondo, chiuso in se ste!lso, incomunicabile'. Questa éoncezione fu un uti• lissjmo strumento nelle m~ni de!la borghesia, che doveva . combat• tere contro i privilegi, aggrappati tenacemente al principio che gli uomini fossero per natura diversi tra loro. Ma oggi è diventato uno strumento di' .difesa dei privilegi della borghesia, dal momento che la tesi della uguaglianza di natura .impedisce a questa stessa bor– ghesia di vede_re le differenze delle classi; e facendole scorgere nel- . l'operaio solamente l'uomo, uguale astrattamente a tutti gli altri uo– mini, la. induce a concedergli i diritti dell' uomo, ma a negargli quelli dell' operaio. Onde oggi lo .spirito analitico ha fatto il suo tempo : ' la sua unica funzione è oggi quella di turbare la co·scienza rivoluzionaria· e di. isolare gli uomini a profitto delle classi privi– legiate '. Contro lo spirito analitico il Sartre invoca _una concezione sintetica della realtà, -che egli chiama ·anche ' totalitaria ' (e· noi chiameremo preferibilmente 'universalistica') : il principio di questa nuovà (ma è invece assai vecchia) concezione è che il tutto, qua– lunque esso sia, è differente per essenza dalla somma delle sue parti. A questa concezione l'esistenzialismo offre l'ausilio di due concetti fondamentali : quello di ' situazione ' e quello di ' scelta nella si– tuazione '. E infatti, .mentre secondo lo spirito analitico gli uomini sono per natura uguali, secondo la concezione sintetica ciascun uomo esiste in una sua situazione particolare che è singolarissima e come . tale diversa da tutte le altre e ad esse insostituibile. Il pericolo che dal concetto .di situazione si sviluppi .una filosofia della necessità e quindi, in certo qual modo, del fatalismb o del quietismo, è ov- . viato con l'introduzione del concetto, pure esistenzialistico, di scelta. L'uomo è, si, condizionato nella sua situazione, ma egli stesso de- '.cide il senso della sua situazione, a seconda che vi- si rassegni o vi. si ribelli ; e non è libero di non scegliere, perché l' astensione è già una scelta, onde in ogni momento l' uomo è responsabile : responsabile della sua scelta, che è la sua libertà e quindi la sua dignità di uomo .. ' L'operaio, fatalmente condizionato dalla· sua classe, ca Gino Bianco. .I

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