L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946
J , ,I · LO SCISMA LIBERALE_; posizione di movimento di destra odiato o,. peggio, indifferente al Paese e di subordinazione alla D. C. Non si offriva che un sol modo· di- liberare il P. L. I. dalle catene dell' illiberalismo qualun• quista e della destra confes.sionale : epurare il Partito allontanan– done quei dirigenti che avessero aderito ad· alle,anze elettorali equi– voche e porre alla direzione altri uomini, piu solleciti del liberalismo èhe delle gare di furberia; Le elezioni svelavano inoltre l'incapacità organizzativa di questi uomini che pure hanno .a loro .disposizione una ~on mediocre burocrazia. Un'altra delle ragioni che hanno al~ lontanato dal P. L. I. il popolo italiano è stato l' agnosticismo in materia istituzionale che ha scontentato repubblicani e monarchici. È' perfettamente inutile fare i grandi uomi~i lungimiranti nella spic– ciola lotta politica; è inutile chiudersi. in un furbesco silenzio e dire: repubblica o monarchia ? fate voi 1, quando gli altri partiti si sono pronunciati. Anche questa volta ci si è modellati sulla D. C., senza pensare che chi vota per la D. C. sa di votare per un partito· le cui principali preoccupazioni sono morali e religiose, non politiche, che può veramente dire essere repubblica o monarchia questioni secondarie perché fa questione essenziale· è teocrazia o laicismo; il P. L. I., invece, si rivolge a ceti medi che, oggi, sentono fortemente il problema istituzionale e sono fortemente infastiditi dal silenzio· liberale. : I liberali progressisti hanno voluto romperla con quest'insolubile irii!ovinello eh~ è il P. L. I. che parla da liberale e agisce da conser• vatòre, che si afferma laico e serve. messa, che si dice agnostico in materia istituzionale rpa i cui dirigenti sono, in massima parte, de– voti alla -monarchia; i liberali progres.sisti hanno voluto ·uscirP-dal- 1'equivoco e porre. le condizioni della prossima lotta: elettorale per la Costituente si:ichiare formulazioni programmatiche. Appena essi hanno avuto sentore delle trattative per l'Unione demoliberale, hanno assunto posizione di ostilità : abbiamo esposto assai ampiamente le ragioni - dell'opposizione perché ci si debba ritornare su; esse si sinte,tizzano ntlla preoccupazione che l'Unione prepari quel blocco di centro che permetterà nella Costituente un governo democristiano-moderato senza bisogno di una collaborazione democristiano-socialcomunista mal gra– dita al Vaticano, che ha, invece, accolto bene la formazione del– l'Unione, a giudicare dai commenti dell'Osservatore.Romano. I libe-
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