L’Acropoli - anno II - n. 16 - aprile 1946

160 ALESSANDRO GALANTE GARRONE l'abbondantissima stampa partigiana, che, divulgata a qura, di .questo o quel partito, dell'una o dell'altra. forma~ione, circolava tra le for– mazioni di diverso, colore politico, in tutte svolgendo un'opera for-te– mente educativa. ·' Educavamo i nostri uomini èon !e parole e con gli scritti' - scrive un'altro commissario pofoico - ' ripetendo, loro non cose difficili, ma le stesse che altri uomini ci aveva'no ìnse- , gnato nel lontaùo settembre ·del '43. Parole di democrazia, di Li– .bertà e di Giustizia, semplici e facili come .tutte le cose grandi. Sapevano ciò ·che facevano e per ·che cosa lo facevano. Anche per questo combattevano bene '. Ed anche per questo accadeva che -in una stessa formazione ' politica ' militassero µomini di diversi par– titi, ,e che ad un certo momento fosse facile addivenire, nonostante il comprensibile orgoglio che, nei singoli corpi si era andato creando, alla unificazione di tutte le formazioni in un ' Corpo di •Volontari della Libertà ', vero e ptoprio esercito della. Resistenza.: Sé questo risultato. fu raggiunto in Italia, se i nostri partigiani· non furono, come accadde in ·altri paesi, né un complesso di corpi franchi esclu: · ·_sivamente militaristi e patriottici né la milizia ·armata di un solo partito o raggruppam·ento di par!iti, lo si deve alla larga imposta– zione politica che a quella guerra fu data dalle prime ' bande '. Esse furono le spon~~nee interpreti dell'anima popolaré insorta con– tro il fascismo : ·e in questo è la loro politicit~. Sembrano scritte per loro le parole dettate da Mazzini nel 1833 (e non è· casuale questo nostro continuo riferirci al mazziniano sogno di una guerra{ di popolo) : ' La, missione politica ·deÌle Bande Nazional_i è l'aposto: lato armato dell'insurrezione'.· · • Questo nesso tra partigiani e popolo è uno dei tratti pi6 ca– ratteristici della nostra storia r~cente. Le p.opolazio~i delle tiostre campagne e .delle nostre vallate accolsero sulle prime i partigiani con un misto di curiosità benevola e di ·pietà. Li consideravano sbandati, perseguitati, figli di ·mamma lontani aane loro case, e li soccorrevano con istintiva gentilezia _ebontà. Poi, dopo i primi scontri cruenti e le devastazioni e le rappresaglie, che misero intere regioni a ferro e fuoco, rçagirono proprio all'opposto di que-1che Tedeschi _e fascisti, si asp.ettassero, e cioè con· un piu vivace e·profon:do senso. di solidarietà. Sentirono che quei giovani combattevano. ùna guerra che era_ anche e finalmente là_loro gu_erra, sentirono che era in gioct i3tbliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy