L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946

IN CORSIVO . I , UOMINI E PARTITI. Una critica, che veniva mossa continixamente alla po· litica parlamentare pref ascista italiana e a quella francese, era di ·eccessivo indi– vidualismo. ·1 partiti erano una pedana per il salto, un'improvvisata base d'azione, che si abbandonava senza tanti rimpianti e senza scrupoli di coerenza.· La vita' politica assumeva l'aspetto cinico della corsa al potere, che sl>loda· qualche be– nefizio di legislazione o _d'amministrazione 1•eniva se non giustificata almeno al– leggerita del discredito della manc_a,afede. Come reazione si è avuta la formazione dei partiti chiusi, con rigida disci· plina da ordine reÙgios~, C!Jnun culto della propria parte che si può dire ·esem– plato dalle costituzioni della Compagni(!, di Gesu. I partiti hanno ingoiato gli individui: nessuno si può muovere o può, non dico parlare, ma addirittura_pen• sare senza il permesso dei superiori. Ognuno è infeudato nella sua parte e quasi riscisso dalla solidarietà con gli altri umani e con lo stato. I partiti non esi– ta~o a considerar buona preda i diritti sovrani dello stato che dovrebbero ga– rantire la tutela imparziale a tutti. Fra i d,ue estremi, dell'individualismo anar· chico che usa i pahiti come pretesto, e dei partiti che s~ezzano le,individualità• non s'è trovata ancora mediazione alcuna. Sugli inconvenienti dell'anarcltia in-. dividualistica s'è parlato tanto -cheper 1 il momento è inutile insistervi. Esamwiamo .ora gli inconvenienti dei partiti d~ ferro. Essi si possono ricapitolare in uno solo: hanno un'assoluta incapacità<.a confluire in una piena collaborazione an• tagonistica. Assorbono, aspirano i . segua.ci in un'astratta trascendenza del par– tito stesso, tolgono comunicativa e abbandono, arrestano sviluppi e svolgimenti che· ogni uomo, · a contatto con altri di diverso indirizzo, sente sorgere nella mente. Questi sviluppi sono considerati di solito irregolari ed abnormi, e al piu devono maturare lentissimamente nelle discussioni interne :di partito. Perciò i partiti .chiusi sono istintivam.ente avversi ad ogni form.a parlamentare. L'istituto parla-. mentare poggia sopratutto ~u questo fluido sviluppo delle. idee che reagiscono Cuna contro l'altra, sul fatto che al chiudersi di una discussione ognuno si trova ad esser diverso da quello che era agli inizi. ' Per~hé ciò avvenga bisogna che ogni partito. si disciolga ,;omentaneamente nelle personalità che lo. compongono. Vale per i pa~lamenti il vecchio detto al• BibliotecaGir:ioBianco

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