L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946

LA ·.éECOSLOVACCHIA TRA ORIENTE ED OCCIDENTE Dal discorso tenuto il 17 Dicembre 1945, all'Università di Carlo IV in Praga, dal Presidente della .Repubblica cecoslovacca, riportiamo questo brano, iii cui valore trascende una particolare situazione storica e geog~afica e può es– .sere utilmente meditato dai democratici di ogni nazione. Voi tutti sapete che, dopo la prim_aguerra mondiale, Masaryk ,ed io insistemmo sul fatto che noi dobbiamo progredire entro lo .-spirito della politica europea e mondiale ; se questo orientamento era giusto allora, oggi è ancor pi6 giusto. Il mondo nel suo com– plesso si 'è sempre sviluppato, e sempre si svilupperà, secondo una linea di progresso, a dispetto d'ogni pi6 aspra reazione. Questa linea è il suo destino, la legge della sua evoluzione e del suo d~rare. Non solo la lotta per la sicurezza mondiale_, ma anche quella per la cultura mondiale, è indivisibile. Tale dev'essere, secondo la niia opinione, la iisposta al cosiddetto conflitto fra Oriente ed Occidente. lo credo che abbiamo raggiunto Un momento ·di transizione, di passaggio · ad un nuovo stadio della società moderna. Noi stiamo .avanzando inevitabilmente verso ulteriori, grandi cambiamenti, verso 1 nuovi eventi rivoluzionari. Alcuni di questi cambiamenti _saranno pacifici ed altri violenti ; alcuni limita!i nell~o spazio ed altri su scala mondiale. Giacché molta miseria materiale e· morale v'è ancora nel mond~ intero. Sul finire del secolo scorso Masaryk, nel suo studio intorno al suicidio, era giunto (come molti dei suoi contemporanei) alla con- · elusione che l'eccessivo individualismo aveva condotto ad una crisi l'uomo romantico dell'ottocento; che aveva creato una persona ma- lioteca Gino Bianco . I

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