L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946

124 ADOLFO OMODEO crimoso per trasfigurarsi in ostinata .volontà 'operati va, e l'amore per le classi diseredate non si trasforma in socialismo. E il documento di ques 1 ta singolare sintesi rimane p popolo italiano risorto dalla sua secolare divisiope; cementato in unità nazionale. Questa osservazione ci aiuta anche a intendere il conc_ètto di popolo, basilare nella dot– trina mazziniana. Esso è costituito si, in parte, dp ·motivi protoro-, mantici e. romantici. Insiste sul potenziamento divino del popolo, strumento e pr~feta di Dio. Era un mito fantasioso, in cui si mani– festava lo sforzo, altrimenti impossibile al Mazzini, per dilatare l'opera di Dio nella storia, per non concepi'r la storia come monopolio d'eroi, di sacerdoti e di rivelazioni soprannaturali. Era uno spunto di quel relativo J?anteismo nel mondo m_orale verso cui .il Mazzini si profes– sava 1.nclirie in una 1ettera alla madre, distaccandosi risolutamente dagli schemi della rivelazione cristi'ana. Ma· aveva il merito di ol– trepassare la concezione chiusa del concetto herderiano degli spiriti • nazionali. Il popolo prof ta ha il suo coronamento, sia pure apo~as littico-escatologico, nell'avvenire,. ha un.a oopacità di espansione e di rinnovamento, che coincide con la novità che doveva essere l' Italia richiamata a vita; ·la terza Italia, nettamente distitita dalla vecchia Italia romana e dall'Italia papale. In ciò sarà il pregio dell'ideale mazziniano di contro al 'castello di vecchia retorica del Primato gio– bertiano. Il mito della rivelazione futur;:1, del /popolo estrinsecante la possanza divina, impedisce che la mazziniana idea delle naziona– lità graviti verso .il passato, verso il destino· sy:ritto una volta pèr tutte, verso il mito razziale che doveva cosi rovinosamente coronare nel- .. • I • ' l'estr~ma manifestazione iii torbido/ feroce romanticismo tedesco. Na- 1 turalmente una piu esatta intellezione del nesso dell' universale -e dell'individuale doveva ·dissolvere la formula mazziniana. Ma oltre questi pregi intrinseci, nel mito teologic9 ·' Dio e Po– polo '. del Mazzini va rilevato un 'atteggiamerrto ben piu fecòndo è 1 tuttora efficace negli spiriti. Nel complesso, la concezione mazziniana insiste sulla .piena spirit1,lalità delle nazfoni come id~ali .e come fedi ; . il popolo è da lui voluto coma unità al di sopra di ogni divisione di class~; È la fede che· riunisce ed affratella non solo le m~mbra sparse della patria, ma l'universalità dei cittadini coll 4 boranti in quella fede e in quell'ideale. La soppressione delle antitèsi di classe vien' postulata per lo stesso motivo per cui fe fedi combattenti le esclu_. BibliotecaGino Bianco

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