L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946
I I l 122 GABRIELE PEPE di classe ; è pm delle chiese in quanto manca di quella fossiliz- • zazione dello spirito che sorge dal conformismo ecclesiastico. L' as– sociazione mazziniana raccoglie l'atomismo della soci~tà, oltr,e le forme coattive Eìtatali, in, libere comunità che non pretendapo ,distruggere lo stato ma ne integrino sempre meglio• il. momento della forza con quello della libertà. A nQi sembra, in conclusione_, che della concezione mazziniana, tutta tesa a una riforma interiore dell'uomo non individualmente • • I preso ma sentito nella sua socialità, restino fermi alcuni punti di .sempre qotevol~ efficacia politic·a, capaci, ove rettamente applicati, di dar vita , a qn serio movim'ento. s;rebbe errore credere, in un eccesso di scienza politica, che tutto· l'insegna1'nento del Mazzini sia superato. Noi riteniamo che, nel campo ·strettamente politico, •tre motivi vadano rivalutati: , fedeltà ai' principi non dommatizzati e esteriorizzati ma sentiti come 'libera norma di azione, come guida ideale ; repubblica come: ~mica forma progr~ssiva di governo nel– l'Eur9pa ·continentale capace di comporre i dissidi sociali. senza subordinarli a gerarchie cortigiane, militari, ecclesiastiche ; associa– zione che p~rta direttamente e indirettamente tutti i cittadini a in: ·teressarsi çlella vita della patria. Cosi inteso il mazzinianesimo dà I \. maggiore concretezza e interiorità alla formula libe~ale : patria e libertà. GABRIELE PEPE Biblioteca Gino Bianco
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