L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946

DIFESA :!)ELL'ANTIFASCISMO giovam .e hanno studiato' da vicino le nuove generazioni nel loro frondismo e nel loro doppio gioco ; molti di noi sono della gene– razione che, secondo Indro Montanell1, non avrebbe .potuto far a meno di indossi).re lii c.amicia nera e di percorrere, la carriera di gerarca, e i11vece ne abbiamo fatto a meno. Quello .che .ci atterrisce, nel romanzo Qui no,n riposano,_ è iI quadro di un'halia vile, di una gioventu scettica, utilitarista, avida,. priva di ogni .scrupofo e di ogni sensibilità morale,; di un'Italia ve– ramente 'n'on donna di province ma bordello'. E si perdonerebbe– ancora il quadro, che del resto non brilla per finezza d'art~, se iF quadro non fosse un'apologia. Anzi, un'apologia e un'accusa: l'apo– logia del frondi.smo dei fascisti giovani e l'accusa d' intolleranza e– di politicomania contro l'antifascismo degli antifascisti. lo non credo, mi sia lecito a un· ç__erto punto par'lare in prima:. persona, che l'intolleranza si possa trovare dalla parte dell'antifasci– smo. Ché se qualche manifestazi~lle ve ne fosse stata, specialmente– nell'ultimo periodo prima del 25 apri~e, non sarebbe da dimenticare • • che noi ahbiam9 molto soffe~fo e che è _umanoserbare qualche ran- core. Quelli che hanno ve,duto le proprie· case. devastate, i propri cari deportati in Germania, non possono sempre essere equanimi vèrso tipi come gli Antemio Bianchi vestiti di grigio che vogliono– stare alla finestra e non essere né coi fascisti né con gli antifascisti– ma soltanto esser padroni di dir male di chi gli pare. Contro la Entpolitisierung operata dal fascismo, contro l'egoismo e la fiacchezza che furon sempre apolitici, l'antifascismo ha portato la sua lotta· e \ la, sua protesta. E non è vero, anche questo mi sia lecito dirlo in prima per– sona per aver fatto il professore ed esser vissuto molto tra i gio– vani, noµ è vero che i giovani fossero tutti cosi .cinici e vili e– gaudenti come ce Ii descrive .Indro Montanelli. C'erano dei giovani, anche di' famiglie povere, che non piegavano : seppur prendevano• la tessera per partecipare a un concorso, non andavano oltre ; e magari avevano ingegno per ambire alla carriera o al giornalismo. Esigua minoranza, essi rappresentavano però !'Itali~ piu vera, cioè quella piu alta e ·piu. pura, si .può dirlo senza retorica. Noi abbiamo sofferto. E quanto ro~sore di fronte agli stranie,ri,.. quanta angoscia per il domani, quale desolazione per il presente

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