L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946
DIFESA DELL'ANTIFASCISMO 31 I nostri accusatori parlano italiano, sono o si dihono Italiani·; e non sono neppure sempre ex-fascisti o ·gent~ delusa o 1 che ha perduto il posto. Né l'accusa si rivolge a noi antifascisti per sin- . gole ragioni beri •definite, all'uno perché avrebbe commesso una pre: potenza, all'altro perché ha osato pres'entare (e firmare) una denun– cia, all'altro perché nell'esercizio 'di una carica ·si' dimostra severa– mente- imparziale e non disposto ad assecondare né gli zeli perse– cutqri né le velleità dei consueti accomodamenti illegali. È l'an– tifascismo il vero accusato, è questa l'ìmputaz10ne d1 cui dobbiamo. rispondere in blocco tutti noi che siamo al di qua tlella sbarra. La gente, a quel che pare, non vuol pi6. sentir parlare d'an– tifascismo. Và fastidio. Forse perché è roba vecchia e sa di museo e di veterani. Forse perché fa un certo dispetto, a molta gente, non aver posseduto sufficiente furberia per mettersi dalla parte di quella esigua ~ malinconica minoraqza di ' imbecilli ' che hanno fi. nito per avei ragione. Persin~ prima della ·liberazione del Nord giovani generosi, che hanno lottato bene nel periodo della resistenza, lanciavano il \Dotto : ' Il fascismo è morto, l'antifascismo è vecchio '; e intanto Mussolini tornava a fare un- ultimo discorso a Milano e le brigate nere tripudiavano per la Lombardia. Ed oggi chi ancora. non dà l'antifascismo per morto si augura che muoia presto e non · se ne .Parli pi6. : cosi ·ha augurato, in un' intervista concessa in Svizzera ai primi di ottobre, il ministro Arangio Ruiz, è gli ha fatto eco Silone. _ L' antifascismo, lo diciamo soprattutto al Montanelli' autore di quel triste e tristo romanzo Qui non riposano, morrà certamente un giorno o l'altro, ma non ' come_ è svanito il fascismo ' : finirà quando non ci sarà pi6. il nemico per tanti anni combattuto, quando altri saranno gli ostacoli da abbattere e l problemi da risolvere. Ora non può rassegnarsi a ·morire, perché il fascismo non è morto. L'antifascismo è stato Ì 'opposizione polifica e la protesta morale di tutti quelli, di qualunque parte si fossero, che a~avano la libertà e si rifiutavano al servaggio. Liberali o socialisti, comunisti o repub– blicani, catt9lièi o massòni, tutti eravamo allora affratellati nel _me– desimo• dovere, nel medesimo sdegno e ·dolore : tutti ug~almente perseguitati, calpestati e dispersi, molti costretti all'esilio mortificante ed estenuante, altri rinchiusi nelle carceri o nelle isole, altri ancora
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