L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946
IRRELIGIOSITÀ E ANTICLASSICISMO DI JOHN DEWEY 23 ' quello che è solo l' indirizzo cuJturale d' Isocrate : per il quale ul– timo solamente è, se· mai, giustificata l'accusa d'intellettualismo de– ter'iore, di dilettantismo; di spirito retorico e puramente letterario. Chi, in ,un suo complessivo giudizio storico, ,ritiene di .non te– nere nel debito conto la passione politico-sociale e l'ane,lito· morale– religioso che _fiammeggiano nelÌa cultura d1 Platone e nella 1-ottada lui sostenÌìta durante tutta· l' esistenza, non ha titoli per- poter giu– dicare, in tutto· od in parte, la cultura e l' educazione ellenica. E noz;i può arrogarsi d' erbettere giudizi di tal genere neppure chi • sia - come evidentemente è il Dewey -. poco curante od insen– sibiJe di fronte alla profonda aderenza tra attività letteraria e atti- • I vità politica, manifestataci da un Solone ; o alla profonda aderenza tra attività storica ·.e attività di viaggi e ricerche, manifestataci da 1 un Erodoto, che pm) è tanto me.no incisivo di Tucidide. Erodot~' si senti spinto all'Ìndagine sto.Fica dall'urgenza interiore di 1.m vasto pia~o quasi diremmo provvidenzialistico col quale egli ~veva creduto di poter illuminare la lotta secòlare tra Greci .e· barbari. · Ci.ò fa- ' • . I cendo ci manifesta quel sentimento di ricerca, quella· curiosità di costumi è_· di stranieri modi di vivere che - const,gnata perenne– mente all'eti~o della parola • historia' - lo aveva spinto a percor– rere terre lontane. Ed ~rano tempi nei quali il viaggiareper motivi non commerciali appariva, ai piu una pericolosa stranezza; all' in– circa come assai piu tardi i viaggi di Mihon a Vallombrosa appa– rirono ai contemporanei una stranezza. In verità, il ·Dewey s'è lasciato prehder la mano d11lloschema preconcetto dell' anti-intellettualismo insito nella filosofia pragmati– stica ; e le sue idee non giungono ad altro che a•deformare la verità storica, ad impoverire e 1 ·a rendere incomprensibile lo sviluppo del– l'educazione sia antica che moderna. I difetti della quale ultima pro– verrebbero dunque secondo lui non già'- come effettivamente pro– vengono~ da uno scadimento nostro, da una progrediente incapacità della mente umana a sollevarsi sino alla competenza fisicamente e spiritualmente ideale di figure quah Solone e Platone, Demostene e Tucidide ; bensi proverrebbero da tina meditata. e cosciente imi– tazione, generalizzazione e impÒsizione d''un tipo di cultura fatta sol,o di chiacc;:hiere : di libri, per usare la brillante argomentazione del Dewey. Poiché egli non esita. a scrivere : ' chi abbia gli occhi
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy