L’Acropoli - anno I - n. 11 - novembre 1945

IL COSÌ, DETTO .PA.RTITO -.LIBERALE E LA 'CRISI DI ·NOVEMBRE . Il vantarsi ·!;I' aver pr$)Visto le .cose,a lunga distanza passa CO· mùnemente per soddisfazione degÙ sciocéhi. Ma siccome in questo momento piu d' ogni altro sentimento 'è vivo in me JÒ sdegno e , non provo l'ombra di soddisfazione per ive~ preve4uto, posso ar– dirmi di rlcordare che nel '43 - e sùbito 'dopo il 25 luglio e nèUo scorci@ dell'anno - ~i. ricusai· con feì:mezzl!·d'.aderire ,al partito li– berale ché a mia insaputa s'era costituito _intotno a Benedetto Croce. E presentivo con pena che quest~ :rifiuto avrebbe dimezzato una ' collaborazione fin allora ·completa nel pensiero e nell'azione, e_sof– frivo, giunto ad un'età i,n c~i Iion si ama Cefcare nµove re_laziòni, all'idea d'uséire dalla cerchia in cui fin allora ero vissuto. Ma in- , . tuivo nitidamente la fatale reinvoluzion~ conservatrice, anzi reazio- nÌlria, di cui il -P. L. }:tadato in questi giorni deplorevole. prova. Avevo conosciuto il 'liberalismo d'avanti il-,fascismo, e .s~pevo a che cosa s'era ri'dotto, diviso in moltepliéi rami, quello che si nntava d' esse~e stato il •partito del co.nte di Cavour. Sapevo ~he la libertà p'~r molti, per· troppi liberali ·c'òinqideva ormài con un pigro lasciar correr.e, che assicurasse l'uso e l'abuso deJle pos~zioni acquisite, con la negazione di· quel r:qetodo delle riforme tempestive éd energièbe che erano state 11,1 gloria del Cav9ur, e che -ai nostri tempi dovevano ori~ntarsi ali' elevazione della vita politica; àlla li– berazione di dassi sociali, all'ascensione ·a piu elevato tenore di vita economica e -spirit~ale. La conseguenza di questo. liberalismo pigio era il . difetto, d'ideale che il Croce stesso rileva· nella Storia d'Italia, un animo oligarchico, una ·debole·zza organica di fronte alla sorgente I , ; .·,

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