L’Acropoli - anno I - n. 11 - novembre 1945

' IN QORSIVO I DO,VERI DELL'OPINIONE PUBBLICA. Nel presente disorientamento politico taluni presunti interpreti dell'opinione si ~ono accaniti· contro i partiti e le loro limitatezze faziose.· L' a~cusa è capovolgibile. V opinione pubblica, l'orientamento complessivo delle volontà del paese, deve sempre esser vigile ed influire sui partiti, in modo, che essi siano costretti a ripiegarsi ed a medita_re .sulla realtà effettuale. Ora è evidente che questa opinione fuor .d' esercizio da un quarto di secolo non agisce o agisce male fuorviata ·dal desiderio che un mi– .racolo possa fare scomparire di un colpo le rovine fascistiche. Prima ancora che ' l'opinione si esprima ~ traverso gesti pubblici e articoli giornalistici - sempre inquinabili questi da obliqui interessi per l'.organizzazione plutocratica, della stampa periodica '._ essa agisce per vie capillari, per atteggiamenti che si ripro• , . I ducono simultaneamente in mille guise e individuano l' urgenza dei problemi e .impediscono agli uomini politici di divagare nell'utopia o nella demiurgia arbi• Jraria, che fa loro considerare il mondo materia inerte plasmabile a volontà. In questo il paese non sorregge e non corregge i partiti, e la reazione cieca, denigratoria, di cui abbiamo di questi tempi notevoli segni, è un pessimo surro– _gato di quest'azione oc<;ulta(endocrina, direbbe un fisiologo) dell'opinione. · Reclamare l'attuazione di alcune riforme, pronte e radicali, con precedenza .assoluta : questo debbono fare i molti non iscritti ai partiti, che peseranno al momento_oppqrtuno con il loro voto: ' Forse taluni indizi possono incoraggiare a fare con molte cautele un'esegesi di _questosfuggente sentimento pubblico. E m,'avventuro a farla non senza esÙa– .zione, sperando di concorrere al chiatimento necessario. Il paese, "'1i pare, non vuoÌe, dopo tan,te tempeste, uragani nuovi, ma 'il risçinamento di dolenti ferit.e. È stanco di rivolgere il pensiero al pas~ato ed alla crisi fascistica, ma ,al tempq stesso l'irrequietezza non cesserà fino a che si avrà il sospetto che elementi di- . rigenti siano pur sempre del vecchio mondo fascistico. (Le e,sigenze parrebbero'– -eontraddi1ttorie, mal la con,:iliazione deve essere il oòmpito dei tècn'ici della po– litica). 'fon si desider.ano affatto ritorni .del passato, né.fascistico; né prefas'Ci> .stico, ma neppurè si vogliono avvenirismi, di, cui ci han~o disgustato le mira– bolanti promesse rivoluzionarie del • due.e '. Il paese· vuole vivere senza impacci, ( . BibliotecàGino Bianco

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