L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945

' ERRORI DELLA SECONDAREPUBBLICA · Scrisse Alexis de Tocqueville che c' erano stati bensi rivo[u.;.. zioriari piu maivagi di coloro che a Parigi, nel febbraio del '.48,. avevano fatto precipitare la dinastia orleanese, e instaurato la re– pubblic.a, ma non piu sciocchi di quelli, inquantoché essi non ave– van<_? saputo servirsi del suffragio universale, e neppure farne a meno. ' Se avessero- fatto le elezioni l' indomani del 24 febbraio, q1Jando le alte classi erano ancora storditè per il _colpo ricevu_to, ed il po– polo era piuttosto meravigliato che malcontento, sarebbero forse riu- · sciti ad ottenere un'Assemblea quale potevano desiderarla; oppure,_ se avessero arditamente afferrato la dittatura, avrebbero potuto con– servare il potere per qualche tempo.· lnvt;ce es~i invocarono il giu– dizio della Francia, e nello stesso temp_ofecero tutto quello che era piu adatto ad allontanarla da loro : la minacciarono, rimettendosi à lei ; la spaventarono con l'eccessiva audacia ,dei loro progetti, e· ~on la violenza del loro linguaggio, mentre la incoraggiarono alla resistenza con la debolezza delle loro azioni; mostrarono di volerle fare da precettori, quando 1n realtà si ponevano alla sua dipendenza ..:... Sembrò, in brevi parole, che si fossero ·assunto l'incarico di risol- vere un insolubile problema, quello di governare con la maggioranza è contro i desideri di essa '. Il Tocqueville non ha torto : ma oc– corre· però ricordare come non fossero i veri autori della rivoluzione· di febbraio coloro che agirono in modo cosi contradittorio. Chi volle interrogare prontamente (ma solo fino a un certo punto) la nazione francese a mezzo delle elezioni, per poi rimettere ad essa il porere nato dal rivolgimento di febbraìo, furonò gli elementi 111oderatidel. governo provvìs01:'iù, il Lamartine, 1' Arago, il Garriier:Pagès, cioè· ' I

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