L’Acropoli - anno I - n. 9 - settembre 1945

I DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA È questa dunque la fine : vittoria senza limiti, compiuta, ed anche prov– videnzialmente rapida nella su·a ultima fase. L'.esito era certo da lungo tempo, ,e dev'essere apparso evidente al nemico almeno dopo il crollo del suo ultimo '3lleato in Europa. L'irresistibile balzo in avanti della ultima settimana, culmi– nato con il decisivo ingresso dei veterani dell'Armata Rossa ... dimostra la ve– rità della dottrina, da cui è stata diretta· la strategia anglo-americana per oltre tre anni, che la via piu breve per la distruzione del Giappone consisteva nel concentrarsi prima su quella della Germania. Il compimento di tale piano stra– tegico era in vista (benché non si potesse esattamente calcolare il tempo ne– cessario alla vittor_ia definitiva) prima che il tremendo sussidio della bomba atomica rendesse assurda anche una resistenza suicida di tipo giapponese. Cosi )a prima guerra mondiale, nel senso I completo della parola, passa alla storia. La lotti) contro la Germania e il Giappone è la prima, tra quelle che l'umanità ba sofferto, in cui i due emisferi hanno simultaneamente conosciuto la guerra nella sua massima intensità, ed in cui soltanto grazie ad un supremo sforzo fu evitato il pericolo che le forze della barbarie potessero stringersi la mano al di– -sopra del corpo prosti:ato della civiltà, e controllare la principale massa terre– stre del globo dall'Atlantico al mar della Cina. Oggi, dopo che i popoli del– l'Impero britannico sono stati immersi per quasi sei anni nella lotta per l'esi– ,stenza, ed i loro alleati per periodi piu lunghi o piu brevi, gli _ autori del mo– struoso diaegno giacciono fiaccati alla loro mercé, e le Nazioni Unite soiio padrone del mondo. È un mondo devastato al di là dell'immaginazione delle età precedenti, e che deve ancora guarire di tutti i suoi mali profondi, dei -quali la guerra non è eh.e la terribile manifestazione. In presenza dei còmpiti tremendi che hanno davanti i governanti e la facoltà di ripresa degli uomini, non v'è luogo per il giubilo irresponsabile. Ma torrenti di sangue han cessato -cli scorrere ; uomini e donne diyisi per anni possono pensare con certezza a tornare uniti ; la capacità ed il valore che furono a lungo prostituiti nell'amaro -còmpito di distruzion·e possono rivolgersi finalmente a rendere il mondo ' piu icino al ~esiderio del cuore'. E sopra ogni cosa vi è la coscienza che un rande voto è stato adempiuto. È tempo dunque di vera gioia. (Fulfilment, in The Times, 16 agosto 1945).

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