L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

, I ADOLFO · OMODEO velleità di sepàrati'smo ? (Lasciamo fuori questione per ora· i mòtivì di un auto'nomismo della Vene~ia Giulia e della Valle d'Aosta). I Corriamo il pericolo, favor~ndo l'autonomismo, "di. crea_rè un'arnia dove le api non vogliàno insediarsi? Il dubbio mi viene ogni giorno. Reggéndo un' università, clii, _come a tutte le univ·ersit~ d'Italia, è formalmente riconosfiuta_ un'au~· tonomia, rivendico piena ed intera 'l'iniziativa consentita dalle leggi. •.Eppùr~ vedo in tutti, nei funzionari e nei professori, nell'opi-niime pubblica, una specie di sgomento p_er questa mancata defei:e~za _a ·Roma. Il .benestare conc'esso-· dall'ultimo- segretario del ministero tranquillizza gli animi ben piu che i deliberati del Senato accade• mico o di tutto il Corpo accademico in seduta plenaria. Temo' forte ' che ritorneranno giorni in èui"si scriveranno lunghi rapporti al mi– nistero . per trasferire, metti .caso, un· subalterno dafla facòltà di giurisprudenza a quella d'architeftura. E indubbiamente · sarà male: Ma lo spirito di autonomia, che in gran ·parte .coincide con. l' ini• ziativa dell'uomo libero, dev'essere creato prima di, sancire le_auto– nomie sulla carta, e incorrere in gravi insuccessi politici. · Esaminiamo le tradizioni di autònomia · dell' Italia. Auton9mia regionale l'Italia non ne conobbe quasi affatto : conobbe invece au– tonomie· cittadine e cam.panilismi vivi anche in paesi che non hanno avuto un passato comunale. In vista di autonomie regionali oggi si ..vanno ad esempio svegliando_ antiche rivalità fra Palermo e Catàni~, e fra Lecce e Bari. L'autonomia comunale si svolse sempre, è .cosa 11ofu, a v11.ntaggiodelle città e a detrimento delle campagne. L'au– tonomia regionale dove ha una qualche vitalità .deriva da; un cen– tralismo piu antico, dai Lorenesi, dal gov~rno austriaco, da qu~llo borbonico, e tende,_ se mai, ad· abbracciare· il territorio del vecchio stat~, invece 'che· le singo!è regioni. Pjetro Leopoldo in T~;caria e Maria Teresa in Lombardia livellàr.ono le cit_tà con fo campagne e cancellarono i resti dei privilegi. •comunali delle diverse città.· Gli. stati anterioJi al Risorgimento _nÒn erano decentrati, e ciò spiega'.ia succèssiva necessità dell'amministrazione prefettizia.· Nell'Italia Me.ri– dionale la regione non esisté mai. Prima d~i 1,'formaimiabbiamo una vera polverizz.aziçmedi popoli, di·stirpi, di b.orgate. L'(mifìèaziqne verme. dal di f~ori : dalla· conquista, n?rmaniia, che mescolò insieme indi• geni, Bizantini, Longobardi, SÌiraceni. Non sol~, ma la' liberi\zione delle . - . ' ·- . .( BibliotecaGirio Biaiicé · l .

RkJQdWJsaXNoZXIy