L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

• ·; 360 ALDO .GAROSCI pessumsmo ìrreclucibile mise di mezzo· ·parenti e 'amici. Utilizzò Parini, ··col quale si era battuto in duello. Utilizzò Arnaldo'. Era anche questa una compagnia educativa; non 'Solo, come lo spettacolo deÌlo schiavo ubriaco, per la ripulsione èhe susèit;rv!l ; ma anche perché -:- attraverso la satira - insègnava a non· prender troppo sul serio le combinazioni po.litiche è a dubitare d~l se stesso aneddotiço. Ma il semplice coraggio-{il coraggio di rischiare,~e quello di pensare, e anche quello di essere 1_ rovinafamiglie 'J non poteva· che stimolarsi nel contrasto. '" ' , · · . . - . / . . Forse abbiamo in.sistìto un po' troppo sulla compagnia di. An• saldo, forse dopo tutto Carlo si interessò piu a un Albini pei; esem• pio, pacifico e bonario, a cinquantott'anni affezionato ten-eramente _ a Barri, lettore· inesauribile degli illuministi, che ' liquidate le quat– trocento pagine giornaliere, fa;seggiava còn lui aÌtorno alle brande ', che ' dormiva Jà notte 'come un ):>ebé di due anrii ', e non fossè per la moglie lontana, avrebbe volentieri ' passato !a sua vita yri– gioniero, in una biblioteca'. È, in ogni caso, up.'immagine meno sgradevole. Ma le relazioni e di Rosselli con, Ansaldo ci· paiono simbQliche di tutto un atteggia– , mento ·dèl primo' rispetto alla realtà. tare l\1ai di proposito eroico o paludato, _volentieri disposto a ascol– una. voce che Fammoniss~ delle debolezz(;lum~ne, RÒsselli non mostrò mai tolleranza vers~ il tradimento. Per questo.i traditori po-· tenziali lo temevano e ·lo odiavano. Quando Ansaldo ebbe mutato · ' casa~ca, Rosselli fece di tutto per imbarazzarlo nella sua infame carriera ; ricordò èontfnuàmente ad Ansaldo: quel suo passato anti– fascista ; non si curò neppure di seguirne la de~adenzà letteraria," ma solo di persegùitarne la turpitudine morale. Qu,est~ ostilità feroce, franca, continua, benché senz'odio, continua durante tutta fa carri~ra dì Rosselli. Ansaldo poteva essere un piccolo personaggio, qia Ros– selli lo, _tenne sempre sotto il fµòço dellà, sua polemicl; _e sohànto dopo la morte il rancore ipocritamente tiII1ido di Ansaldo ebbe sfè>go innn~. '_. . . Questo carattere dell'intransigenza àntifasèis,ta in Rosselli de-ve 'sempre esser tenuto. presente,_ perché è· il limite e insieme la ·com- · pensazione· di quel suo ' vivere nel· presente ', çli quel suo ricono; scere l' importaQZa del fenomeno fascista, ·di quei suo criticare 'le '. • r ' ( · : l?ìbliotecaGino Bianco

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