L’Acropoli - anno I - n. 7 - luglio 1945

DALLA STAMPA .ITALIANA- E STRANIERA 329 per le mi1ùiranze slovene in· Italia- ed in -Austria. (Triest.e, in The Manchester . Gu~rdian/ 1L giugno 19.45). Salutiamo l'accordo raggiunto per Trieste tfa il• maresciallo. Tito e i.I ma-. _;resciaUo Alexander e lo safotiamo per un semplice e 'fo~damentale motivo di .p.oljtica interna e di politica internazipnale .... Detto· qùesto, non possiamo non , aggi1mge~e ·che l'accordo I come tale non· può essere ·acco.Ito dagli ·lt(lliani con, :piena soddisfazi~l!è, È soddisfacente- una cosa, e cioè la dichiarazione che l,a questione delle faò~tiere ·rimane impregiudicata fino a ulteri~ri trattative . .... Tutti s~nrio ··che noi abbiamo sempre sostenuto la ·necessità di trattare la qu,estione di Trieste' e delle frontiere· orientali. direttaniente co~ gli or.ga~ ismi ·dirigenti e con gli uomini della' Jugosl!lvia- democraiica .... Certo, la questione èli Trieste è, fra tutte, la pi 6. difficile a. risolversi. Essa comporta revisioni, concessioni, cpmpromessi; ;icerca di ~oluzfoni nuove .e cosi via. Ma·'che inte– resse ,abbiamo noi a che, per esempio, queste concessioni vengano ricerc~te e fJitté da altri e non •liberamente trattate da noi stessi, ·c1>mepopolo liberà e ,consa~evole della situazione? (L'. accordo per Trieste, in L'Unità, 12 giugno 1945). * . La criei politica attuai è è domiòata da. due preoccupazioni : una di politica . interna che-si ·risolve. poi nella tremarella dei pavidi· borghesi per il pericolo ros~ò; l'altra di politica estera e si traduce nel:J'opinione dei democratici cri– stiani sull'utili!à, o- addiriti~ra· sulla nect;,ssità, di una !°oro copertura i~ materia di .rappo,rti con. gH Alleàti .... Ci pare evidente che il Partito Socialista non ha bisogno· ai nessun.a copertura perclié sia universalmente r'iconosciuta la sua fun– :zione nel camp~ ·d~lÌa poliiica iniernazionale. Legato indissolubilmente· alle classi làvora\J'ici italiane, stretto· da vincoli di fraterna collaboràziòne ai partiti socia- . Iisti°° e aU-e organizzazioni· opera·ie •~uropee e m_ondialì, il· nostro partito non si inserisce in nessun sistema di stati o in nessun sistema ideologico, al punto da perdere, o· soltanto d,a limitare·; l'autonomia del suo apprezzamìinto sulle sin– gole situazioni. È. capitaio aÌ nostro p,irtito, e a noi personal~nente, di polemiz-· :zare con i còmpagn_i laburisti inglesi, quand'essi erano al· potere e quando la foro' politica estera verso Mussolini ci pareva,debol~ ed incerta. Ci·_è capita"to, -dal 1936 al 1939, <li elevarci, nei· consigli dell'Internazionale, a critici a11pri della politica e~tera •dei socialisti francesi; belgi o scandinavi, ogni qualvolta ci -è .sembrato di scorgere nel loro atteggiamento le tracce di un egoismo' nazi~nale in contrasto· c~n gli interessi generali del!~ pace e della· democrazia. SiÌuazioni .analoghe,p~ssono rinnovarsi domani ·e ··noi non. rinunceremo, nei confronti di. nessuno, !li_ di.ritto d·ella critica, !~sciandoci guidare esclusivamente dall'interesse del nostro popolo e dal sentimento della solidariéfà i:iternazionale-àei lavora-· tori. Era perciò perf~ttamente naturale che quando si so~o presentati i casi di Trieste e della Va:! d'Aosta, il paese trovasse nella nostra parola una giusta Ùn~a: di equilibrio fra i; .difesa dei diritti della nazione e l'e.sigenza di sot– trarre le contestazioni di frontiera al .tumulto dei risentimenli,_alle carnevalate ,. ·ç,lioteca '.GinoBianco : /

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