L’Acropoli - anno I - n. 6 - giugno 1945

ì . 244 , ADOLFO OMODEO le lettere paoline e postpaoline dànno del Cristo capo ed anima della chiesa e d~i fedeli ciascuno organo vitale del Cristo, dell'unità articol_ata nella molteplicità 'dell'ecclesìa, dèll~ chiesa sposa del Cristo; coeterna ·con lui, anteriore alle manifestazioni empiriche che, essa ha nel mondo ; del mistero ineffabile delle nozze da cui le nozze t~rrene prendon nomé e significato. · ~ · In questa teologia e in questa mistica ·ecclesiologica è evidente che il principio vitale e motore tra.scende la comunità'. · É: il CristQ,_ ~ la volontà tli lui che s~ manifesta. La comunità è la corte del re venturo, ha fupzione d'onere piu che effica~ia _di attiva compar– teqipazione: È un'adunata militare in cui si prertdon gli ordini dal. c_apo (missa era il termine 'castrense che de::iignava il gran riipport<t in 'cui venivano assegnati i còmpiti ). Non vi è nel crisJi~nesjmo, primitivo il concetto che la presenza del Cristo, in ,parte piu e -meno altro~e, lieviti in ogni cuore cristiano, Ciò' sare~be stato, un' antici-_ pazione d'individualismo protestante~ Anche là dove ,affioTano fOt'me ·apparentemente democratiche, come le elezioni, esse sono. non tanto_ l'espressione del volere ·dei fedeli, quanto il mezzo con cu( si ma• nifesta la volontà· del Signore. Caratteristico è in proposito il _rac– conto degli Atti degli Apostoli circa_ la designazione del successore di Giuda· l'lscario,te. Noi siamo di fronte ac;l~na prassi antii::his~ima di bui la chiesa non fece, per_ quanto sappiamo, piu u~o. Gli apo· stoli scelgono due antichi comp!lgni di Gesu, Mattia è · yiusto Ba– rabba, e gettano su di _loro le' sorti: la ~orte designa Mattia. La scelta per sorti mostra evidentemente che chi elegge non è la co– munità in quanto tale, bensi '10 - Spirito, ìl Signore . ., La chiesa.è retta dire~ta~ente dal Signore attraverso colui ch'eglÌ '- a volta a volta presceglie, senza mq_te:volezza. Perciò la , ·co~u- - nità, romana, la quale verso la fine del prir.no secolo rirpprovera la comunità di Corinto· 'per essersi ,permessa di_ sostituire, i suoi pre- - sbiteri e di no~inarne · dei nuovi, è dalla parte clella ragione .. La ' chiesa di Corinto procedeva secondo la concezif.me dei poteri so- , vrani dell'ecclesìa delle città greche- che poteva eleggere e destituire i suoi magistrati. La chiesa romana. invecé sostieQe che l' elètto della ~ comunità è I' ~letto del Signore, e che no~- ·_può·essere_,destituito·: -,– la comunità è lo strumento, 1;1oni{ potere _supremo: Dato ciò, si BipliotecaGino Bianco

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