L’Acropoli - anno I - n. 6 - giugno 1945
ORl_ENTAMENTI tesa ihtern_azionale -'<liretta a stabilizz'are i_rapporti di scambio ed° a provvedere · pei '-Ì'ordiri'ata rimo:i;ione d_ei controlli .sui cambi', riu.scirebhe vana. li Fondo· i~ ogòi m'odo av;eb~è· un'imm~diatà funzione nei rig~ardf di quei paesi che· 'd~i controlli siano ·in grado df fare a me~cì,. fu11zione che si e~t~nderebbe a mano ; man~ ad altri IJ!lesi ch_e _prima d'·altri' raggiungano le condi~ioni suffi- . cienti ad ·eliminare, con· l'a1uto del Fondo, i controlli 2, ~ D~il_ sopipiariam;nte 1~ fun2:_io.ni.del F;ndo, vedia'mone il pratico funzio- namento; il meccanismo. Il Fond'o avrà un capitale di 8.8 miliardi di dollari, -· soJtoscritt/in oro ~d in .:valute nazionali dai,_44 paesi membri. 'Le quote di · partecipazione ·sono state' fissate: secqn_do·una formuÌa che ti~n conto. di ·1re· • e.lementi: rendita nazionale, 'commercio estero, estensione delle piu recenti va– ·,..,riazioni nella bifan~ia. amluàle ;dei· pàga~enti' 3 • Le principaÙ quote so~o as- segna.tç , 'nell'o~dine, agli. Stà-ti UniÌi, Gran Bretagna, Unionè Sdyietica,, Cina e Fr.ancia, che ·avranno· un po'sto permanente nella direzione comune del Fondo , • • • > .,,,1 . e .d,ella. Banca. Il Fondo venderà valute ·estere ai suoi membri, in. cambio'delle loro valute naziom;li;. in modo da permettere_ ad essi di riequilibr11re bilance ~favorevoli di ·pagamenti.· Su questò punto convergono le" principali..:critiche al Fondo, quelle cioè chè .investono n~on già .il tempo -o i d·ettagli; ma la ~osfanza dell'orga~ismo medesimo. Se ·infatti un simile principio ·dovesse funzionare in modo compl'eta:mente autouiaÙco, è chiaro che il Fondo •verrebbe -ad essere • ~ràt{camèrite sfruttato dai ~aesi debitori a dan~"ò di quelli creditori (t~a clii. in prim;o luog~ -gÙ Stati Unìti); con. l'evid~nte risultato di assorbire dal Fondo le ·· monete di qu_e~ti, ingorgandolo delle inutili- ~onete di qù_i;_lli.Questo pericolo viene aggraYalo dal fatto chè le lransàzioni dei v11ri paesi con ie ·maggiori po- - "lenze economiche avvengono di (atto sempre nelle_ ~onetè di _queste màggiori potenze, sia che s_i tratti .dì pagari: ·esportazioni verso queste, s·ia che si tratti di . farsi pagare iI!lp~rtazioni da queste. ·Esi•ste cioè 'u~a raddoppiata domanda delÌe monet;, di quei paesi (primi, gli Stati ·unitO d_ol'e si trov'ano • le gr!lndi ban– che -ed- il resto dell'aftrezzatura che finanzia il traffico mondiale'; Le· mo'nète · ·di t~li paesi son~ state ·chiamate, dal professor Williams, mon·ete-chiave (key · currencies), Esiste, sull.i base di· q-ue;to fattò; una d~ttrina che_ conduce a fon·; dare· dg~i ·tentativo d.i stabilizzàzion·e. monetaria ,mondiale ·su a·céordi tra· i paesi le 'cui Ifi<_>Dele hanno ·tale carattere .di mezZ'o predomi11ante negli scaip.bi mon– diali; analoga~e~te, cioè: ma in situazione diversa, all~Accordo tripartii~ del 1936. È. statò 'rispostci, dal",professor ,Berostein, che a·rigòre non si può parlare di ùioneté • chfave ·: 'v'è soltanto una graduale differenza ne!Ì'importanza di ·tutte le mooet~. ·Il doÙaro e la sterlina sonò le monete piu importanti s~prattullo perché. Stati· Uniti e Inghilterra realizzano i maggiori affari inter_oazionali ; ìna le monete di tutti i paesi sono importanti n!)lla misura in cui il commercio e glL investimenti internazion~li sono influenzati _dalla loro condotta negli scambi'. , Il rilievo non esauri-sce tuttavia l'inoegabiTe fondo. di verità che è nèHa critica. Esiste dunque; _pe; le due esppste ragiÒoi, un •I?èricolo di raref~zione delle mo-– nete piu richiee'te e di eccesso di· quelle ~eno richieste, il 'quale porterebbe da- ultimo a conseg11enze 0 direttamente opposte a quelle propostesi dal Fondo. · -- -· Gfno Bianca' . 1 r.
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