L’Acropoli - anno I - n. 6 - giugno 1945
. l 272 ORIE~TAMENTI l'obiettivo, pa!lsi membri debbono mantenere la stabilità nei ·rapporti di· cambio, col definire le parità delle ·proprie monete in termini di oro ·e col li– mitare le 'fluttuazioni nell' à~bito dell' ·1 per cento al .disopra'. ~'- al disotto d_ella p~rità. Per -evitare deprezzamenti· a carattere competito~io, viene stabilito che un paese non può proporre alterazio i nella parità fissata se non quando_ ciò sia indispensabile alla correzione di .uno ·'-squilibrio• fondamentale'. Tale espressione è di per' sé indefinita, e pi 6. ancora indefinita. vien resa dalla. ap~ ·parente precisazione che il Fondo non deve. opporsi a _riconoscere come tale . uno squilibrio sol perché determinafo da 1,ma politica soci.aie o ·comunque in– terna del paese.: È facile riconoscere qui la preoccupazione di non fondare I~ ricerca della stabilità su basi rigide, jmpossibili n.elle condizioni attuali, ma su basi notevolmente elastiche, adeguate allo stato dei fatti e al desiderio ·di- al.I– tonorriia dei singoli stati, tanto ~aggiore quanto pi(Ì ·complessi sono i problemi · che ha_nno davanti. Viéne perciò prevista la possibilità di alterazioni nei ca~bi, ma,solo dopò aver..i:onsultai·o iÌ Fondo. ed averne- ottenµto il consenso: La stessa realistica pr.eoccupàzion() ha_ ·indotto .a ·concedere, in conseguenza .d~lle incertezze che vi · saran .no nella determinazione iniziale delle parità,: la facoltà ad ogni singolo paese, previa la· semplice consultazione del Fondo, di altera.re; là parità medesima, pur che. il mutamento non ecceda, .calcolato insiem_e con gli altri c_he eventualmente l'abbiano preceduto, il 10 per cento del valore ·di pa·rità i~i~iale. A parte le misure 'intese ad assicurare stabili e .ordinati rapporti di cam, bio, i paesi membri s'_impegnano ad eliminare le restrizioni sui cambi e gli· accordi monetari discriminatori, che intralciano. il commercio mondiale. Anche a tale riguardo viene realisticam,ente · previsto che, nel periodo di transizione seguent.e al conflitto (calcolato non inferiore a cjnq~e à~ni), _ i paesi ,membri che abbiano a che _fare seriamente con. i problemi defla ricostruzione e dei debi_ti di ·guerr_a (cioè la grande maggioranza) possan·o mantenere resfrizionj ·s~i pagamenti e sugli scambi. internazionali. Tali paesi debbono tuttavia tener pre- • sénte, nella loro politica economica, lo scopo f~ndam~ntale' deU' organismo di cui fan parte, e pertanto considerare· tali restrizioni. come un malè' da ·elimi– nare al piu presto, e cioè non appf!ha .sia loro. possibile ristabilire l'~quiÌibrto nelle proprie bilanèe dei pagamenti con il normale aùsili~ 0 del · Fondo. ; -:-,Poiché le funzioni .del Fondo son~ ~tate; nel .periodo di transizione; co·si gravemente limitate, p_oi(:hé iJ còmpjto -di linanzia;e l'opera di risollevam;nto ~·;_ - ~conomjco ·nel dòpoguerra "sarebbe statò affidato esclusivamente· ~Ila Banca, è · stata da molte parti ne.gala l'utilità ,di' attuarè Uh' istituzione, c}le· si· fonaa sul commercio multilaterale e la libera c<Ìn_yertibilità dei mezzi di scambi~, 'troppo in anticipo di og!)i ,ragionevole aspettativa che tali' condizio_ni essenziali siano divenu.te realtà. Sarebbe saggio, s~c,ondo t~li opini_Ònf,dar vita per il mom~nto alla sola. Banca, separ~ndola dal_·Fondo,· la· cui creazione· andrebbe rinviata ,o che andr.ebbe ridotto ad un sempli::e,àipartiment<;> della Banca~- I difensori-ae-I Fondo, esponenti ufficiali dei paesi ·firma.tari dèll'.Accordo o scienziati, so.sten- ,- • gonÒ èhe senza ·1a concreta esistepz~--di un orgàno rf:volt~ allo scopo,'. ogn_fin- 'I Biblioteca Gino s·ianco
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