L’Acropoli - anno I - n. 5 - maggio 1945

RASSEGNE 235 Quali sono punt_i in cui i due scriuori divergon·9? \velles vorrebbe un'or• ganizzaziòne internazionale 11vente·il ·potere di i!(gerirsi nelle controv.e.rsie na• zionali, potere che dovrebb.è essere esercitato. in. pri~a istanza dalle- p9tenze della regi_one; Lipp~ann insisté che l'org.anizza!!lione mondiali( non cieve aver ·giuri• edizione ~ei problemi ·capaci di condur~e ad :una. gue~ra; ma solo in quei pro- . blemf che possono éssere risoÙi, pacificamente. We.lles · distribuisce l'Impero Brit8nnico un po' t~oppo alla leggiera, assicurando àgli Stati' Uniii l'egemonia·, nella zona dei Caraibi è alla Ru~eia nell'Europa orien~ale, ma negando all'fo . . ghìlterra ~n effic~c"econtrollo delrEstremo Oriente; Lippmann non è altrettanto. __ ·disposto, _invece\ a dfvidere l'Impero Britannico. Welles vorrebbe che la Ger-~ t1,1aniafosse ..riportata _alle condizioni_ del diciottesimo secolo ; .Lìppmann è di opinione che una ~er~ania unita possa far parte, come riazio!le com1I1erciale, della comunità atlantic·a. · Non· è fo~se· possibile che questa controversi~ tra' fautori delle organizza- -- zioni regionali ·e fautori"d~ll'o~gallizzazionC moòdiale sia~o sterili c~ome i dibatti'ti i,ntern(am-ericanì nella Cqstituente dei 1787, tra i rappresentanti degli stati grandi e quelli dei piccoli? Nella· storia· americana· i conflitti furono tutti di caraÌterè · 'region;le, a~ziché intè;statali. È probabile che i conflitti i~ternàzionali del-futuro - non ~asceranno fra· stati piccoli e grandi, ad esempio·fra i°aFrancia e il Belgio ·o fra -la Cina' e la Birmania, 'be.nsi fra gruppi regionali. Che _'cosasi devi; fare_ per garantire la pace- fra. la comunità atlantica e la comunità russa, per garan• tirla nel Vidno Oriente o nella tonà mediterranea, dove gli interessi regionali si sovrappongono? ·Lippmann vede meglio di WeUes 'l'esis·t~nza di questo pro– blema. Egli ci dice che' la çòmunità atlantica non ha e_ non dovrebbe avere quèstioni c~ la com'unità russa, e ammonisce solennemente gli Americani a non permettere che una Germania ,rinata giochi la carta russa contro l'Occidénte, e che un Giappone i:inato giochi la ·carta ~us;a. çontr~ 1a Cina, o la carta çi– nese contro l' India .. ' Ma que;to problem~ dei co~flitti ~egion ili ·potenziali ·è legato ad un ailro maggiore ch·e ·Lippinìmn e Welles ignorano. È il problema di cui si occupano gli articoli 4, 5 e· 6 della Carta Atlantica ì: il p_roblema della sicurezza écono• mica, fondamentale per- ogni pace durecvole. È vero che nell'ultimò- capoverso del suo lil:iro Welles fa un accennÒ-allà 'rivoluzione mondiale in corso'. Ma né l'uno né l'altro dei due scrittori si 'occupa abbasta~za di ql!esta.rivoluzio'ne dei nostri tempi/ È lapalissiano che, se vogliamo avere la pace, dobbiamo eliminare le-ieause di. guer~a. Lippm;nn insiste nel ripetere con chiar_ezza clie là p;ce non si fa coi piani teorici,. per;quanto belli possano ess·ere; iç, ·aggiungo_ che .. dovrebbe essere altret_tanto ·chiaro che non ·si può garantire la p~ce coi. meccanismi in- ternazionali, per quanto complicati possan~ es~ere. N?i possedia~o un'attre~a- . l Art. 4: libero accesso per tutti al commercio internazionale e alle fonti delle materie prime ; art. 5 : la piu ·estesa collaborazione economica fra tutte le nazion'i ; art. 6 : pàce, con sicurezza, per tutti e libertà dall' indigenza e dalla paura (n. d. r.). · ·

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