L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

DEL PARTITO D'AZIONE 131 'llwf,,,,J!,;(p.,,, ii~~i&,vo,~ · 1· · · d l r . . . . . . , d" r' 1 D1ttoot.t,r~••iùll;ZJ,n, e,./, cu~ g I a:v~rs_an e 1asc1smo _aspirava~o 81 CO~ 1e_1_nvirtu 1 unroit.:llhj.i~, u: (JAI,) ka t.r. umco prmc1p10, che non ha bisogno d1 reduphcars1 m un secondoO• uJ°~~Cil!f ,W1AW{.t1.0 11 > t,.lil.t,(,f.•o.Ju,;/,>i!(IWU; D, principio, cosa che sarebbe contraddittoria. La liberazione divienelw>oCQ f. e.·e,1<15:.•r . essa ste~sa. generatrice di giustizia, metodo per affrontare i probl~mip!~;f ~!;:¾';t della vita, e assume volta per volta concretezza programmatica.f iwe 1,w"aw"'.tb"' Q . d" ' "b"l . d" ·r · 1-~i,q.w""""' 0' 'f<>Vwl_r um 1 e poss1 1e ncayare tutto un programma 1. ruorme socia 1ReàfJJ.~ìtMJfc/J.. lWlf1 :l,, da questo atteggiamento fondamentale, che rinnova il mazziniane•Otw.oew,c-1 r. .ut,k~~ '.il, • • • • • • • • ' • e2.· w,ua~·,w, ùclbi tl.l®'uJ simo liberandolo da ogm elemento m1st1co e da ogm v1s10nana iiiT"tiw~•IUl 5,tll,~~i-T concezione apocalittica. La r enzione delle moltìtudini nella vita~t;Jeww~,~ ~~~:,;~ . ·1 1 1 . h d' 11 d · · · · ':"V' ~(Ml t/-l' rr c1v1e, a arg ezza appe o, emocratica, a tutti I ceti e a tuttetie.'Qf; :alJt~•,~Jeiu.u_ le categorie, il ridestamento delle forze latenti, l'eliminazione dellat,...1~ 1 Jv. cJ,!'j'ru~ t:fr menzogna corruttrice della monarchia pseudo costituzionale e l' in-"Wf~w..a/l•~y 1 i;.lft~ -_fll, ,ot.ii • t,-·••bJ.,~I• .,ir-<• ~Il tensificazione dello spirito civico nella repubblica, promessa solenne;-t.P 6a.4<. di collaborazione di tutti alla vita pubblica, sòno gli' aspetti in ri• .salto di questo rinnovato mazzi_nianesimo. Connessi a questo risoluto .s11iritorepubblicano, s'intravedono anche i primi lineamenti di una riforma sociale : la necessità d'impedire tutte le forme di· monopolio che nacquero per degeneraziòiie del liberismo economìco; dei mo• 11.opoliche pongono in poche mani la potenza economica del paese e dànno - quel che è peggio - funzione politica a ceti plutocra- tici, còmpletamente inetti ai concetti politici, si che essi invece di ·dirigere la vita del paese cadon preda di sfruttatori audaci e la- sciano aleggiare un sospetto .di corruzione su tutto e su tutti. S'in• travede· la necessità di una maggiore omogeneità fra i cittadini per la vita libera, di minori distacchi, di assicurare i meno fortunati che si è fatto il possibile per alleviare la loro sorte, in proporzione con le forze produttive del paese. Si sente l'urgenza di_un ~a- · mento politico piu vasto, di ciò che nel linguaggio comune si dice un maggiore contatto con le masse. Ma non per idoleggiare le masse in .quanto tali, }umsi per risvegliare ed assorbire quanti spiriti è possibile ·alla vita superiore del paese. Ciò potrebbe parere un pro– gramma socialistico, e non lo è, se vogliamo lasciare alla parola socialismo il suo concreto significato storico e non vogliamo giocare sui quaternioni di termini, per sciocca furbizi~. ,Infatti il socialismo)'l6oeiaf-jiw,,{-<i...J• da _!.Insecolo a questa parte, dal Manifesto dei Comunisti in poi,t.O;i e,:;_~ rfp-1:;.~ ~ coincide col materialismo storico, con una coscienza proletaria fer:., p, ~Ci q~,~ ~- !..i reamente chiusa, con l'esaltazione di un'unica classe ad esclusioné;~f"- :_ 'l'i"fl•v.HtiJ,.<~ - - ~ u:·C"'ftci~ .>W ~'!'I" ' ,..i;. ufT~11fii, ' ,-

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