L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

164 GIOVANNI PUGLIESE . CARRATEJ!r.I . canza, di una ben definita direttiva poÙtica in Alcibiade, un tipico esponente della classe dirigente atenies-e del tempo-non fu estraneo a quel disorientamento dello spirito greco che tese possibile l'alleanza di Sparta con l'antico nemico persiano. E la sconfitta finale di Atene segnò, con l'egemonia di Sparta, essa stessa limitata oramai dall'in– gerenza persiana, il ristabili~ento dei regimi oligarchici. Nella crisi, della democrazia ateniese che toglieva ad Atene una funzione deci,siva nella politica greca, e faceva arbitra deH~ sorti dei Grèci la Persia, si ripercoteva una vasta crisi spirituale che aveva da tempo invest_ito il inondo greco. Questa era con~essa con l'affermarsi dell' individualismo, che nel progresso del moto demo– eratico aveva tr_ovato le condizioni piu favorevoli al suo sviluppo e che a sua volt aveva influito sui caratteri e le vicende deile de- I mocrazie greclie. Scosse e indeboHte dalla critica dei sofisti, diffu- sori della cultura oltre la cerchia conclusa delle scuole filosofiche, le concezioni tradizionali che nell'età anteriore avevano dominato la vita politica e Ieligiosa~delle· ?ittà greche, appartenne ora all'uomo la risoluzione dei· suoi problemi,· secondo le Sl!e capacità e le sue forze. Col progressivo rictursi dell' esigenza d' una s-!f"nzionedivina, l' influenza di Apollo Pitio andò 'sempre piu diminuendo, e venne cosi a )conclusione il processo iniziatosi col decadiqiento delle ari– stocrazie (né valsero a restaurare l'au,torità dell'oracolo le risorgenti oligarchi~, legate ad interessi prevalenteqiente economici). Ma una nuova forma di religione - un'·esaltazioné del principio dell'autono– mia della polis, _pervasa di spirito nazionalistico _;_ venne ad incidere ' piu profondamente la solidarietà pan'ellenica ; e col prolungarsi e qnasprirsi della guerra, divenuta ormai decisiva élella_vita o della morte d~1 contendenti, acquistò sempre maggior autorità il principio della forza : esso interven?e a definire ,non piu i soli_'~apporti tra . gli stati, ma anche quelli tra i eittadi~i. Cosi la politica interna ed estefa delle città greche fu diretta da passioni s~mpre piu violente: .scioltosi dal legalismo della morale pitica ma non ancora rinvigorito dal sentimento della solidarietà umana in un mondo civile, l' indi– vidualismo di questo tempo alimentava da una· parte il ~esiderio di .predominio dei singoli ; era. dall'altra limite esso S!esso alla lìbertà. dei concittadini e di tutta la nazione greca, nella sua adesione alla · nuova religione della p(?lis come all'ultima_ e,~pressione dello spirito . Biblioteca G,ino Bianco. ' I

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