L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

• \ DOPO LA .LIBERAZIONE . Il fenomeno dell'isolamento municipale che si viene verificando nelle varie regioni colpite. dalla guerra, mentre per alcuni è materia ' di previsioni malinconiche, come se questo preludesse alla nostra disintegrazione nazionale, dai piu avveduti e riflessivi viene accolto come un indiretto collaudò della. nostra piu profonda unit~ spirituale. In Italia_ può essere in discussione e ~risi. il problema della libertà, non è in discussione e crisi il problema_ dell'unità. All'unità giaco• bina imposta daH'alto dal fascismo veniamo contrapponendo un'unità 'piu concreta, e piu duttile, fatta di autonomie e di iniziative loca1i. però noi non solleviamo sca.ndalo per questo chiudè:rsi di ciascuna città, di ciascun c'omune, nel guscio dei' suoi interessi municipali e dei suoi guai. Possiamo rilevare questo egoismo di municipi, ma sentire al tempo stesso piu tenace e piu robusto il tessuto con.• nettivo della nostra vita nazionale. I malinconici - dissertatori di un possibile ritorno a: certe utopie federative degli anni del no• stro Risorgimento, fanno soltanto dell~ cattiva letteratura. L' unità · italiana è piu salda che mai dalla Sicilia a T~rino, da ·Milano a Trieste ; volerla disconoscere è un larvato omaggio e un rimpianto ine'onsapevole del malaugurato fascio littorio, che• ci univa soltanto con le grosse parole mentre molti sentivamo di vivere come esuli nella nostra stessa patria. A una visione superiore, questo rifugiarsi di ciascuno in se stesso non appare semplice gretto egoismo: nell'affrettare la rimarginazione delle nostre piaghe, noi acceleriamo anche la guarigione del nostro vicino. Io riparo la mia casa, anche perché ne vie.ne un vantaggio agli appartamenti degli altri casigliani. Un po' tutti gli . Italiani. vi-

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