L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

PER LA SCUOLA D'UNA LIBERA ITALIA 97 nalzamento · del_ tenore di vita legato allo sviluppo delle industrie e, nell'Italia meridionale, alle esigenze poste dal diffuso fenomeno della emigrazìone - è altresl vero che, per la I sua stessa natura, alimentò e ci lasciò in retaggio una ·forma ancor.a pi6 pericolosa e nociva di analfabetismo, quellò morale e mentale, - l'analfabetismo della bor• ghesia egoista e procacciante - che dobbiamo cercare di combattere e vincere se vogliamo .seria.mente risanare o, come ora è moda di dire,· defascistizzare la vita italian~. _ Quella scuola non ebbe capacità alcuna di redenzione sociale ; nel migliure dei casi istrui ma non· educò, ; per tal via fini per estraniare da sé la stessa gioventu che .mal si acconcia, come ebbe a dire _il De Sanctis, ali' ' inerzia del pensiero ' ; condivise in tal modo il destino della cultura di cui fu espressione e da cui ricevette alimento, cultura che non ebbe capacità alcuna di espansione e ri• mase ristretta nella sterile schiera dei suoi dottissimi -chierici. In effetti, esauritasi la- cerchia breve di interessi che in sul nasc·ere l'aveva resa attiva e feconda - reazione al romanticismo, con il ca• povolgimento però e non già con il superamento delle posizioni,' e quindi con la dispersione deila profonda animazione storica eh' era sfato il lievito rivoluzionario della prima metà del secolo .....:. esauritasi dico nel ·flusso di un pi6 storico e concreto modo di pensare' o, se· pi6 piace, nella' ricomposta armonia della vita spirituale, quella cultura non fece che accentuare sempre pi6 il suo distacco dalla vita, sorretta in questo e stimolata dal contrapposto pur sempre operante della lunga tradizione retorica con la quale, nella versione -di filo• logismo, venne naturalmente a ricongiungersi; e del suo dilettantismo, della mancanza cioè in .essa di ·un saldo centro di gra\ritazione mo– rale, son tipica espressione i tanti movimenti letterari di questo primo quarantennio del secolo che, nella: comune intonazione decadentistica, a siffatta disposizione mentale sono per tante vie legati. . Quei tenaci ' adoratori delle p;role' eh~ con l'appellativo di , adstotelici delle lettere ' lo spirito acuto di Pietro Verri aveva già satireggiato nelle pagine del Caffè, riemergono infatti - e centro ne . è s?pratutto Firenze; già roccaforte del filologismo e dove, dalla cat• tedra di Letteratura italiana deU' Istituto Superiore, Adolfo Bartoli (la tes~imonianza· è di Cesare -De Lollis) poteva ac_cennare ironica– me·nte a quel ·' critièo irpino ' che· rispondeva, nientedini.!)no, al nome -

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