L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945

• ' ' IN CORSIVÒ I r , \ UNA SPINA DlfiLLA LIBERTÀ. I nostri nonni pàrlavano spesso e volen– tieri degli inconvenienti della libertà che si debbono sopportare con animo supe– riore in cambio della di15nità_ ;q,' uomo libero. Fra i presenti 1inconvenienti della li,bertà, son tentato di mettere gli articoli d.i Gaetano Salvemi,:,,i che qualche im– pr:udente ammiratore· di Puglia si affretta -a ritradurre dalle riviste americane. Uomo di, vita intemerata Ù Salvemini, che si è esposto e che ha patito. Tuttavia quando i,:,,' p,assato mi è successo di trovarmi nel suo stesso indirizzo ho sempre trepidato di vedermi franare addosso un'orda di esasperati:- tanto la sua scarsa I finezza, l'acidità moralistica, il sentenziare astioso' ( quasi egli possedesse tutte le , misure del !:ienee del male) inuggivano ed ir-~itavano, In complesso in politica egli è sempre ·statoi un confusionario parecchio inconcludente. Ora, dl vecchio vizio - aggiunge l'altro di giudicare' delle 'cose d'Italia dall;'America, e di scagliar ful– ~ini ed anatemi a traverso l' Atlantico. Farebbe invece bene d leggere un paio di volte al giorno il discorso della Montagna: Noli te iudicare con quel che segue. Non è affaÌto vero che la politica abbia bisogno dd giudizio moralistico: il giudizio che la politica richiede è quello dell' accorgimentq, la penetrazione di ciò che pensa e V/fole l'avversario ·e anche chi ci sta a lato, non il gi~dizio che terrà, pare, nostro Signore nella valle di Giosafat. Giudizio eh~ spetta 'a lui solo ,e che noi non dobbiamo usurpare. Siccome l'aria d'Italia è abbastanza avvelenata, vien da desiderare che i( - Sal1?emini ci ~isparmi il veleno delle sue - collere. Egli_ è ormai cittadino ameri-– ,cano. Non potrebbe riserbare le sue polemicfie alla grande e robusta repubblica stellata, che ha i nervi piu a posto di noi e può ,piu pazientemente sopportare ? __ CONQ'UIST A D'INDIPENDENZA. Quando avvicino uomini d~l partito de– mocratico-cristiano li trovo tutti ardentemente anticlericali, disposti a mangiarsi un prete. a colazione e un monsignore• a cena, per afferm_arel'aconfessionalità del loro partito. E credo , che siano sinceri, per un desiderio di autonamia, per il peso di un giogo molesto: v~rrebbero difendere d'iniziativa' loro gli ideali cristiani, senza controlli di preti a loro certamente irr,feriori per cult-ura e capacità, seguire vie nuove e ~sumere responsabilità dirette. Il fastidio del prete intrigante è stato BibliotecaG'no Bianco i f ,

RkJQdWJsaXNoZXIy