Acpol notizie - Anno II - n. 8 - Giugno 1970

LALEZIODNELLAUXEMBURG BibliotecaGino Bianco Fra le molte difficoltà in cui si dibatte il movimento operaio occidentale, quella di aver perso una bussola ideologica non è certamente la meno importante. Senza bussola ideologica si ricade nell'empirismo, e l'empirismo in questo caso vuol dire lasciare libero gioco ai meccanismi del "sistema". Per i marxisti "sistema capitalistico" significa una totalità èoerente di parti e di processi, retta da un insieme organico di relazioni fra le singole parti e verso il tutto che risponde ad una logica interna, la logica del profitto. Essere empirici significa lasciare via libera a questa logica, che tende a ristabilire permanentemente lo equilibrio della totalità, grazie ad una serie di meccanismi che il sistema stesso produce a scopo ·di autoregolazione, e che sono inerenti ai rapporti di produzione capitalistici: "Man mano che la produzione capitalistica procede, ha scritto Marx nel "Capitale", si sviluppa una classe operaia che per educazione, tradizione, abitudine, riconosce come leggi naturali owie le esigenze di quel modo di produzione. (..) La silenziosa coazione dei rapporti economici appone il suggello al dominio del capitalista sull'operaio. Si continua, è vero, sempre ad usare la forza extra-economica, immediata, ma solo per eccezione. Per il corso ordinario delle cose l'operaio può rimanere affidato alle "leggi naturali della produzione", cioè alla sua dipendenza dal capitale che nasce dalle stesse condizioni della produzione, e che viene garantita e perpetuata da esse". E' all'interno di questa logica che si è sviluppata la socialdemocrazia, proprio come strumento necessar,o per garantire e perpetuare le condizioni della -produzione capitalistica,· cioè per farne meglio funzionare i meccanismi automatici di accumulazione e di dominio. Certo il capitalismo, accanto a queste forze di integrazione reca permanente in sè, in virtù. delle sue 17

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