Acpol notizie - Anno II - n. 7 - Maggio 1970

l'altro la situazione -politica internazionale con particolare riferimento ai popoli oppressi dell'America latina, del Sud-Est asiatico e del bacino orientale del Mediterraneo. Il comitato dell' ACPOL di Capitanata, "memore del triste , passato", conclude rivolgendo un appello al Governo italiano "affinchè esprima chiaramente un giudizio di condanna verso il regime dei colonnelli, e augura ai patrioti greci un subitaneo trionfo della· libertà e della democrazia nel loro Paese". BASILEA UNA NUOVA POLITICA DELL'EMIGRAZIONE · Livio Labor del I'ACPO L, parlando ai lavoratori italiani di Basilea, il 10 aprile 1970, ha detto che l'emigrazione allo stato attuale è ben lontana dall'essere conseguenza di un atto di libera scelta, perchè ancora determinatà dalla spinta del bisogno. Soltanto il superamento degli squilibri sociali, economici e culturali può fornire una politica del pieno impiego e, di conseguenza, l'emigrazione come libera scelta .. Per questo una nuova e partecipata politica dell'emigrazione deve rompere con i vecchi schemi cu !turali di impostazione paternalistica, ad esigere l'attiva partecipazione dei lavoratori emigrati e delle loro associazioni anche nel nuovo paese di accoglimento ed in tutte quel le istanze dove si elabora e si decide la politica dell'emigrazione. In questa luce, acquista particolare significato nel mondo dell'emigrazione: la formazione culturale, sociale e professionale come indispensabile sussidio per una consapevole promozione del lavoratore emigrato; il tempo libero inteso soprattutto come occasione .culturale, atta a ricreare e far crescere i valori insiti nell'uomo; il fatto associativo come forza e mezzo più appropriato di partecipazione della base. Solo attraverso la partecipazione alle lotte - ha ( Bibl ,4 teca Gino Bianco continuato Labor - anche nelle organizzazioni' sindacali e sociali dei paesi di accoglimento, l'emigrazione può porsi in condizione di superare la sua negativa condizione umana, trascendendo la sua· situazione settoriale in quella più ampia e globale realtà che è il movimento operaio internazionale ed europeo. Per quanto concerne più direttamente la Svizzera, la serie dei problemi sopra enunciati va considerata nella realtà di un contesto. tutto particolare. L'apporto concreto della manodopera straniera,· che nel _quadro generale dello sviluppo economico e sociale del paese si è rivel-ata indispensabile, ha messo · in crisi il paternalismo nazionalistico svizzero, benevolo elargitore del benessere ai poveri italiani. Questa considerazioné è uno dei motivi che giustifica la "preoccupazione" della società-bene svizzera e delle odierne· lamentele: "abbiamo chiesto braccia di lavoro e ci siamo accorti che sono arrivati uomini". I problemi - ha concluso Labor - che caratterizzano la nostra emigrazione in genere, qui assumono toni particolarmente drammatici anche a seguito della proposta di legge Schwarzenback e della crescente tensione che si è venuta a creare in seguito· al massiccio controllo poi iziesco di ogni presenza straniera nella Confederazione. Di fronte a questo stàto di cose, l'emigrazione dei lavoratori in Svizzera positivamente ricerca una nuova base comune, che renda possibile, funzionale ed organica la propria ., presenza e un dialogo costruttivo con e per la stessa società svizzera. SIENA Nel Salone di Palazzo Patrizi sabato 16 maggio si è costituito il Comitato Promotore ACPOL presenti sindacalisti, aclisti e militanti della sinistra socialista. La sera stessa Livio Labor ha parlato suIle prospettive della sinistra in Italia. I •

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