Acpol notizie - Anno II - n. 6 - Aprile 1970

equilibrio politico, e_chi tende a una nuova opposizione, e alla crescita del contropotere di classe. La lotta dal basso deve essere condotta tenendo fermi due punti di riferimento: da un lato, deve essere diretta contro il padronato; dall'altro, deve puntare al rinnovamento degli strumenti politici della. classe, a una rifondazione della sinistra. FONTANA La relazione introduttiva è valida e coerente; naturalmente il discorso sugli strumenti e sui metodi politici da usare deve partire, per essere efficace, da una chiarificazione relativa non più all'analisi della situazione, ma alla scelta di linea politica. Gli strumenti, la stessa organizzazione devono essere funzionali all'attuazione di una linea politica chiara, coerente, organica. Molti partiti sono ormai solo organizzazioni che preesistono alla loro funzione, tanto impegnate nello sforzo di autoconservazione da perdere di vista ogni recupero critico, da rifiutare ogni rischio di verifica e di confronto con la realtà sociale in movimento. Questa logica ha successo in una dialettica politica statica, di schieramento. Dobbiamo perciò impegnarci ad uno sforzo di invenzione e sperimentazione di strumenti operativi ed organizzativi contestualmente allo .sforzo di definizione di obiettivi e di linea articolata. La nostra presenza politica può essere uno stimolo a tutta la sinistra se, sottraendola al godimento di una automatica "rendita di posizione" la costringe ad un ruolo dinamico. L'altro senso del nostro impegno va identificato nella o ~@~j o ~ ~ ' ~ .. costruzione di uno sbocco politico reale· e credibile a masse di lavoratori egemonizzate nell'area moderata proprio per carenze di un'alternativa che la gran maggioranza di loro desidera, ma che non nasce spontaneistica mente. Queste due funzioni, di "deterrente" in un senso e di "sbocco alternativo" nell'altro, sono le direttrici più valide per articolare la nostra scelta di linea in obiettivi coerenti. LABOR 11 convegno che stiamo svolgendo, con alcuni compagni di quasi tutta Italia, sulla lotta politica di base, si attua in un momento del tutto particolare: nel momento in cui, di fronte a una ormai chiara strategia dei padroni, che stanno facendo il loro governo, la sinistra italiaoa si dimostra impotente o quasi ad influire su questo governo, soprattutto perchè manca di una strategia globale unitaria rispetto al la drammatica situazione del Paese. Ciò che dico mi pare sia piuttosto ovvio e non discutibile; ma è da qui, mi pare, che sorgono problemi molto seri, non inutili, che noi abbiamo voluto suscitare dal dibattito con la discussione della tematica sulla lotta politica di base. Facendo questo, ricercando la messa in moto di strumenti operativi - adeguati nel la loro concreta m'odalità per la elaborazione dal basso di una strategia comune in Sicilia come a Torino, anche se in situazioni radicalmente diverse - forse noi non ci NOAl C'c' ~I.E~ VED{ Df Nc»J .Sl12t\FAQE',. ~ CORA ./' DtP LA ,r-JI . ·. ~;:_ .. ·~ ~:_ \-<~. --i.1 ,. .. J.· J ' \~ ;_ ~ ' j i . ..., , \, •.. ·• . Bi~ iotecaGino Bianco·/\.-

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