Acpol notizie - Anno II - n. 5 - Marzo 1970

STRATEEGPIAROSPETTIVE DELLSAINISTREAUROPEA. La ricerca di una strategia comune per la sinistra europea è stato il tema dell'incontro internazionale, organizzato a Parigi alla fine del febbraio scorso dall'ACPOL e dal Movimento francese "Objectif '72". La ricerca ovviamente non tendeva alla definizione di una linea compiutamente definita e precisa, ma voleva essere il primo passo verso l'elaborazione unitaria, a livello europeo, di una nuova strategia di movimento; ed entro questi limiti, il convegno ha confermato che una piattaforma unitaria della sinistra europea è possibile, e comincia a delinearsi. Hanno partecipato all'incontro per l'Italia militanti del PSI, del PSIUP, dell'ACPOL, di gruppi spontanei, del Manifesto, sindacalisti e aclisti, l'on. Sereni del PCI; per gli altri paesi, militanti del PSU e del PS francesi, della CFDT e delle socialdemocrazie serie (i socialdemocratici italiani non sono stati invitati) della Germania, del Belgio, dell'Olanda, della Gran Bretagna e dei paesi scandinavi, oltre a rappresentanti della Resistenza greca, spagnola e portoghese. La maggioranza dei partecipanti, negli interventi che hanno fatto seguito alle relazioni di Lelio Basso e di Gilles Martinet, si è ritrovata concorde su almeno tre punti di fondo: primo, che esistono le premesse oggettive, oggi, in Europa, per "un radicale cambiamento e per la instaurazione di una nuova società socialista, perc.hè i I capitalismo nel le società occidentali altaBi t) iotecaGino Bianco mente sviluppate ha creato tutte le premesse per il proprio superamento"; ( intervento di Livio Labor); secondo, che è possibile superare l'alternativa fra rivoluzione violenta e integrazione al sistema, perchè le contraddizioni del capitalismo sono di grandezza tale da consentire un movimento dal basso volto a creare una serie articolata di poteri, attraverso una serie di lotte strettamente collegate (Basso e Cicchit- _to); terzo, che il compito più urgente degli uomini autenticamente di sinistra è di far sì che a questa oggettiva realtà rivoluzionaria corrisponda una presa di coscienza soggettiva e generale da parte •di tutta la classe operaia e dei suoi alleati naturali. Per raggiungere quest'ultimo obiettivo, ha sostenuto Labor nel suo intervento finale, urge realizzare una aggregazione poi itica di sinistra, autonoma, del la classe- operaia. Una aggregazione che deve nascere coinvolgendo tutte le nuove componenti sociali e politiche, e in particolare la sinistra sindacale che, almeno in Italia, si sta ponendo su un terreno di scelta di classe anche a livello politico, recuperando così il sindacato alla lotta politica della classe operaia. Badando tuttavia (intervento di Enzo Bartocci) a non riproporre una concezione, sia pure attualizzata, del partito guida che pretende di subordinare alla sua iniziativa l'azione del sindacato; la crisi dei partiti della sinistra tradizionale, particolarmente evidente in

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