Acpol notizie - Anno I - n. 1 - Ottobre 1969

DOCUMENTO COSTITUTIVO Soci promotori Gennaro Acquaviva Giuseppe Ammassari Enzo Bartocci Luciano Benadusi Roberto Cassala Fabrizio Cicchitto Luigi Covatta Enzo Enriques Agnoletti Massimo Fichera Antonio Fontana Beppe Gatti Michele Giannotta · Moreno Incerpi Giorgio Lauzi Siro Lombardini Piero Merli Brandini Diego Miraglia Ettore Marezzi Giorgio Pazzini Emanuele Ranci Ortigosa Leonardo Romano Claudio Signorile Francesco Tempestini La società è oggi caratterizzata dall'emergere di tensioni e spinte contestative che in termini sempre più urgenti e radicali prospettano l'esigenza di un profondo rinnovamento dell'assetto economico-sociale e delle strutture, delle articolazioni e degli equilibri di potere. Nel nostro Paese le forze politiche tradizionali, sia pure con motivazioni diverse per le varie compomenti, appaiono al tempo stesso sempre sempre più sclerotizzate e sempre più incapaci di forni re a queste esigenze sbocchi praticabili e soluzioni adeguate. Le forze politiche non riescono, in larga- misura, a recepire le tensioni innovatrici, disattendendo il significato di avvenimenti di ortata monB1blloteca G·1no 1anco diale: pensiamo al maggio francese ed al la invasione armata del la Cecos Iova cc h i a, alle guerre del Vietnam e del Medio Oriente, ed anche all'acuirsi dei problemi dell'Europa e del terzo mondo. La nuova domanda poi itica La nuova domanda politica che - attraverso la contestazione ed i fermenti innovatori - cresce nel Paese, rischia di rimanere priva di interlocutori e quindi si radicalizza sotto il peso di una condizione che nella fabbrica, nella scuola e nella intera società diviene sempre pii intollerabile. Nelle sue molteplici articolazioni l'autoritarismo, proiezione a livello di sistema civile del la struttura e delle logiche che presiedono ai rapporti di produzione, esclude la grande maggioranza dei cittadini da un potere_effettivo sulle decisioni che li riguardano e svolge quindi un ruo- ·10 di conservazione di un sistema oligarchico, caratterizzato da permanenti squilibri economico - sociali. La nostra società vive di una profonda contraddizione. Essasi fonda suI principio .della democrazia; ma, nei fatti, la presenza strutturale di l.9giche e di rapporti autoritari- che la-permeano diffusamente, preclude una reale articolazione democratica e di partecipazione. Questa contraddizione, che si manif~sta nel distacco sempre più grave fra sistema politico e società civile, trova nel la contestazione del le classi lavoratr'ici, dei giovani e degli studenti il suo momento più incisivo di coscienza e di denuncia. Non sempre, tuttavia, la contestazione si pone come proposta di soluzione o come indicazione di uno sbocco. Alla nuova domanda politica che anche attraverso la contestazione emerge nel Paese,le forze moderate finora prevalenti nel l'area del potere tendono ovviamente a rispondere con il rifiuto e la repressione, mentre le forze di sinistra danno ancora risposte insufficienti e si sottraggono ·ad un reale confronto con i motivi che sono all'origine di questa nuova domanda; in altre parole, non formulano una corrispondente proposta poi itica nuova, fondata su un avanzato disegno di trasformazione reale e di democrazia effettiva che tenda ad un nuovo assetto istituzionale, ad una diversa struttura dello sviluppo e.conomico - sociale, ad un'autonoma col locazione internazionale. Un sistema politico che si sottrae al rapporto - dialettico e di verifica - con la società in evoluzione è necessariamente conservatore e favorisce tra le sue componenti quel le che esprimono una concezione del· potere inteso come gestione degli equilibri esistenti. La gestione del potere In questa situazione è la sinistra a vedere elusi i suoi obiettivi di costruzione e di controllo di una nuova struttura del la società, mentre si rafforza la subordinazione del la società alle logiche di sviluppo del èa21

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