Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 88 - storici borghesi si sforzano a dimostrare l'utilita. La codificazione dell'autorita, a sentire codesti turiferarii, ebbe per effetto immediato di rendere impossibile l'arbitrio. Ormai i francesi erano tutti uguali; il popolo non aveva più nulla a domandare. C'era un padrone solo, dinanzi a cui, è vero, tutti dovevano inchinar.si; ma ciò aveva per effetto di uguagliarne la posizione. Questo padrone era la Legge. Ma noi, che non ci contentiamo delle parole, se cerchiamo che cosa il lavoratore ha potuto guadagnare da questa trasformazione, ci convinciamo che non v' ha guadagnato che una turlupinatura di più. Infatti, sotto il regno assoluto, quando il re e il feudatario costringevano il villano a servirli, non c'era da ingannarsi; la formula « perchè cosi ci piace » indicava da dove traevano i loro diritti. Essi invocavano solo il diritto della spada, - sulla quale contavano molto pitì che su la volonta divina; -- quindi, in sostanza, quel che invocavano era il diritto del più forte. I sudditi ubbidivano ai loro ordini, subivano le loro pretese, ma solo perchè non avevano la forza di resistere; non c'erano per lo meno degli imbecilli che venissero a dire agli interessati, che bisognava obbedire perchè si trattava della legge, e che era do vere conformarsi a questa, fino a che ll0n fosse stat. cambiata. ( Se si ammette che la legge può cambiare, signifìc. che può divenire reazionaria; e ammettere ciò vuol I dire confessare che fin dall'inizio essa può ledere qualcuno, giacchè ci sono sempre individui che pre corrono il proprio tempo. La legge allora n!)n è giu 13 li t Cj l.:iino Biarco

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